mercoledì 28 dicembre 2011

SERVIZIO FOTOGRAFICO SU SALVADOR CAPITALE DELLO STATO DELLA BAHIA

Parco in centro davanti alla chiesa della Pietá

Chiesa della Pietá

Il famoso ascensore Lacerda in centro


Il porto e il Mercado Modelo


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Bancarelle artistiche in Centro


Chiesa San Francesco

Il famoso metró che da 13 anni stanno costruendo e non sono ancora riusciti ad arrivarci in fondo, anche se si tratta di soli 6 km. In questo metró i politici locali si sono mangiati un sacco di soldi.

Favela in centro di Salvador


Chiesa evangelica

Palazzi in centro a Salvador. Dall'altra parte ci sono favelas.

Capoeria, danza popolare baiana

Piazza del duomo

Chiesa di san Francesco (dentro é tappezzata d'oro! Alla faccia di san Francesco!)


Noi missionari reggiani nella Bahia lavoriamo tutti nell'interno a 300/600 km da Salvador. Ogni tanto ci muviamo verso la capitale per fare compere o per qualche incontro specifico. A Salvador abita Antonina, una delle primissime volontarie laiche di Reggio Emilia. Il suo arrivo risale agli anni '60 del secolo scorso.

Il centro storico di Salvador, che é la capitale dello Stato della Bahia, é molto interessante anche perché era a Salvador che dall'Africa arrivavano gli africani, che venivano utilizzati come schiavi. 

Salvador si trova sulle coste dell’oceano Atlantico e le sue coste si alternano da sabbiose a rocciose. La terraferma è prevalentemente pianeggiante perciò è una zona molto edificabile. Ma non bisogna illudersi perché lo stato Baiano è percorso dal terribile sertao, un immenso deserto secco dove l’unica forma di vita sono scorpioni e serpentelli. Nel sertao l’eccezione la fa il Parque Nacional da Chapada Diamantina, un’oasi di boschi e montagne con percorsi d’acqua e cascate emozionanti. I residenti di Salvador vengono chiamati Soterpolitani (dal greco Salvador: salvatore: Soteropolis) Sugli stessi volti degli abitanti è scolpita la storia di Bahia che ha accolto la maggior parte degli schiavi africani.

Per ciò che riguarda la religione, il Brasile è una nazione molto credente. Numerose sono le chiese e le basiliche nel centro di Salvador, per la precisione sono 365. Il 60% della popolazione è cristiana-cattolica, il 13% protestante, l’8% professa altre religioni e il 19% non ne praticano alcuna. A Salvador fu fondato il primo vescovato brasiliano, molti ordini religiosi come francescani e benedettini si sono affermati attraverso il mantenimento di ospedali per poveri e anziani, l’assistenza ai carcerati e grazie all’apertura di conventi. È fondamentale ricordare che la comunità africana possiede un culto detto “Santeria”. Questa è una religione sincretica, (il sincretismo è una fusione di diverse tendenze religiose o l'influenza esercitata da una religione nelle pratiche di un'altra) nata nel periodo della deportazione degli schiavi e della cosiddetta «tratta dei neri», trasferiti a forza nel XVIsecolo.
A quell'epoca, agli schiavi era proibito seguire il loro credo, perciò celarono sotto le spoglie dei Santi Cattolici le loro Divinità, anche per allontanare i sospetti dei padroni, che ad un certo punto iniziarono a diffidare dal comportamento degli schiavi, dimostrandosi prevenuti e anche intimoriti nei confronti di cerimonie che reputavano barbare e di pura stregoneria.

La più grande risorsa di Salvador è sicuramente il turismo culturale, su cui la città ed il comune punta molto aumentando le risorse artistiche ogni anno. Il settore primario si è molto indebolito nel corso degli anni per via dello sviluppo del settore secondario. I principali prodotti sono grano, barbabietola da zucchero Vicino a Salvador, recentemente, sono state trovati giacimenti petrolchimici e sono state fondate numerose industrie: metallurgiche-siderurgiche, ma anche manifatturiere (caratterizzate da oggetti rudimentali poco costosi con perline conchiglie,ecc. oppure più costosi con pietre preziose) ed industrie legate ai mezzi di trasporto. Nel settore terziario oltre al turismo sono molto avanzate le conoscenze aerospaziali e i mezzi di trasporto pubblico sono piuttosto efficienti.
La lingua parlata è il portoghese come nel resto del paese. Nel folklore della città c’è il carnevale che si celebra per quasi una settimana intera da tutto il mondo vengono quasi 800 000 spettatori per vedere questo impareggiabile evento. La polizia è molto all’erta in questo periodo per mantenere e garantire la sicurezza. Diffusi sono i teatri e la biblioteche con libri tradotti in moltissime lingue diverse. I trasporti sono efficienti: oltre ad avere il primo porto d’america è presente una metropolitana composta da 9 stazioni e collegata con le fermate dei bus. Per il primo è importante la circolazione di merci che ha reso importante la città grazie alla capacità importazione-esportazione. Nel caso del secondo il collegamento veloce di parti della grande città molto lontani.



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