lunedì 12 marzo 2012

Condividendo ... 6 , la famiglia Bellorio ci scrive da Utinga


Ciao a tutti,
                                                             
il 4 marzo abbiamo fatto i nostri primi 6 mesi qui. Per questa condivisione vorremmo cambiare un po’ lo schema e invece che raccontarvi ciò che è successo nel mese di Febbraio, vi racconteremo attraverso fatti accaduti ogni mese passato, un po’ le sensazioni, le emozioni vissute in questo primo mezzo anno in terra brasiliana.
Proveremo per ogni mese ad inserire anche una foto, per capire ancora meglio l’occasione.

SETTEMBRE: mese di scoperte, tempo di conoscenze, tempo di attesa, imparando ad aspettare.  Settembre è mese di grandi novità: la casa, i vicini, i cittadini di Utinga, ma soprattutto la nostra casa come centro delle “attività” dei bambini del nostro bairro. È una cosa che tuttora crea in certi casi degli squilibri, ma che ha portato grande condivisione da parte dei nostri figli con gli altri bambini e l’imparare ad ascoltare, ad accettare l’altro, chiunque esso sia.

Circolo Bibblico in casa nostra
OTTOBRE: in questo mese una cosa che ci ha colpito e sorpreso tanto è l’accoglienza delle persone della nostra comunità (il nostro bairro). La foto riporta un incontro del mese della Bibbia fatto in casa nostra: tanta agitazione per preparare bene la casa, per preparare il luogo dell’incontro e poi … la gente, e tanta gente, che arriva, che si siede attorno ad una candela, legge la Bibbia, tenta di condividere qualcosa (non sempre è facile), sta insieme, cerca di essere comunità fraterna. E noi? Noi ne facciamo già parte … INCREDIBILE. Poi man mano verranno sicuramente anche le delusioni, ma di fondo rimane un bello spirito comunitario che è sempre alimentato dalla voglia di condividere quotidianità, fatti semplici … 

NOVEMBRE: Matteo. Questo mese il protagonista è un po’ lui: ha iniziato, se così si può dire, un mese di prova all’asilo; a posteriori possiamo dire che l’”esperimento” è stato ottimo. Ad oggi Matteo va all’asilo con grande voglia, nessun timore, nessuna nostalgia di casa … ci dicono che è educato, chiede alla maestra le cose in portoghese, interagisce abbastanza con i suoi compagni. Matteo, assieme a Benedetta, credo che sia l’esempio di come un po’ anche noi dovremmo e vorremmo essere: pieni di voglia di conoscere, buttarsi anche un po’ (con annessi errori), voglia di ascoltare gli altri per imparare …

DICEMBRE: in questo mese vorremmo ricordare con tanto piacere la visita di Don Piergiorgio Saviola e Don Josè Aumente; due padri, facenti parte dell’istituto dei Servi della Chiesa. Tre giorni passati insieme parlando, condividendo diversi argomenti, condividendo anche i pasti brasiliani fatti da Katia e Giacomo in Andaraì, condividendo anche le bizze del tempo (i padri sono arrivati con circa 40 gradi il sabato e già la domenica si sono riversati millilitri e millilitri di acqua …). Sono stati giorni davvero davvero belli: abbiamo anche avuto l’occasione di celebrare una messa familiare in italiano: un piccola cosa che però ci ha ricordato l’Italia riportando alla mente la nostra comunità in quel di Reggio Emilia.

GENNAIO: beh, la foto di Gennaio è chiaramente una foto che riporta alle vacanze, ad un momento di relax. Effettivamente il mese di Gennaio è stato un mese di rilassamento: c’è stato un incontro di italiani che operano in Bahia; l’incontro si è svolto al CTL di Itapua, Salvador. È stata una 3 giorni molto interessante: sono venute persone “esterne” a parlarci di varie realtà di povertà in quel di Salvador: moradores de rua, realtà dell’ospedale, realtà delle carceri.  Dopo questa 3 giorni alla quale la diocesi di Ruy Barbosa ha partecipato in “massa” , abbiamo trascorso una settimana sull’isola di Itaparica, nella casa di amici di Antonina. Qui ci siamo riposati con passeggiate sulla spiaggia, bagni nell’oceano e serate a dondolarci sull’amaca.
Scusate se in questo mese non ci sono riportate grandi emozioni, ma anche le emozioni ogni tanto si prendono un periodo di vacanza.

FEBBRAIO: la foto di febbraio è proprio nel finale del mese. Esattamente il giorno 28 è arrivato Francesco (molti di voi lo conoscono come SONCIO). Starà qui sino al 28 marzo. Nella foto vedete l’accoglienza che gli abbiamo fatto, visto che il giorno 26 febbraio ha compiuto gli anni (non si dice quanti !!!!).
Febbraio è stato mese di ripresa delle attività: quelle pubbliche (come le scuole) oltre che le attività parrocchiali. Francesco è venuto a condividere un pochino del cammino della missione e credo, ma soprattutto lo spero, possa essere un’occasione per lui e la nostra comunità di camminare un po’ insieme, con un figura nuova per la comunità e con stili e ritmi diversi per lui.

Ecco siamo giunti a marzo, ma questo lo troverete nella prossima puntata …

Speriamo di non avervi annoiato e soprattutto speriamo che il nuovo stile di condivisione vi sia piaciuto. Accettiamo suggerimenti nel cambiarlo o nell’apportare modifiche.

Vi mandiamo un grande abbraccio (e anche un po’ di gradi, qui c’è un caldo incredibile) e vi diciamo a presto, nelle preghiere, nei pensieri e … nelle prossime mail con l’augurio di un buon tempo di Quaresima.

ALEX LAURA MATTEO BENEDETTA E … SONCIO


lunedì 5 marzo 2012

lettera...da Wagner.


Una cosa che adesso stá succedendo nelle nostre comunitá, e é giá tempo che si protrae, é la secca, la mancanza de acqua; le varie pozze che in questi 6 anni ho sempre visto piene, o per lo meno sempre con un poco de acqua, sono seccate, quelle piú grandi stanno diminuendo a vista d’occhio, e il problema della sete per gli animali e per le persone é sempre piú evidente; dopo alcune piogge nel mese de gennaio, che non hanno riempito i vari bacini, a oggi non é piovuto, chi aveva piantato ha perso il raccolto e chi ha del bestiame sta raccogliendo l’erba ai bordi delle strade perché nei pascoli c’é solo erba secca e brustolita dal sole; anche la temperatura sta aumentando e il caldo si fa sentire. E di fronte a tutto questo, la risposta della gente é sorprendente, cioé di fede, semplice, a volte quasi supertiziosa, ma che dá speranza di fronte alla situazione critica che si sta passando. 
Nella settimana scorsa, in Lajedinho, una delle nostre parrocchie, quando sono arrivato per celebrare la Messa, una delle animatrice della comunitá, mi ha chiamato in disparte e mi ha detto che era successo uma tragédia in cittá; uma figlia aveva ucciso, a colpi di scopa, il papá anziano e aveva terrorizzato tutta la famiglia minacciando e inveindo contro tutti; la ragazza era in regime controllato, prendeva medicine perché aveva problemi psichiatrici. Dopo la messa, parlando con altre persone ho inteso che ci sono altri casi come questi e che purtroppo non si riesce a fare molto, se non internare per alcuni giorni le persone piú a rischio, ma poi tornano nelle famiglie sapendo quanto questo é pericoloso. Adesso questa ragazza é in stato de fermo dalla polizia, in attesa di uma perizia psichiatrica per attestare se il fatto é avvenuto per squilibrio o no. Continuando in questo aspetto trágico, ieri sono  andato a visitare un giovane morto di cirrosi epatica a 26 anni de etá; bevitore di pinga a dismisura, diceva la gente e disordinato nella vita. Il problema dell’alcool é forte, e attinge qualsiasi etá, anche i giovani e le donne. Ubriacarsi di cachaça é il modo piú econômico (una bottiglia de cachaça casalinga, che non si sá che cosa ci mettono dentro, costa 2 R$), per sballare e fare festa, con tutte le sue conseguenze. 
A livello de zonale, abbiamo fatto un primo incontro a Itaberaba per parlare delle realtá delle zone de riforma agrária e per riflettere sulla situazione della minerazione nelle nostre parrocchie; a livello di riforma agrária, si sta verificando che il governo Lula, nel suo secondo mandato, aveva fatto una scelta de Contro Riforma Agrária, che vuole dire che non ci sono piú stati incentivi per dare terra ai senza terra, anzi lo Stato ha devoluto delle terre ai grandi proprietari per impiantare le grande monoculture e le varie produzioni alimentari per la esportazione (Soia, Granturco, eucalipto...) dimenticandosi delle promesse fatte; questo sta continuando con il governo Dilma, che per continuare questa salita econômica del paese, deve esportare materie prime e che non possono essere prodotte per i piccoli agricultori. Di fronte a questa scelta, rimane peró il fatto che gli alimenti che arrivano sulla tavola dei consumatori brasiliani sono prodotti per il 70% dai piccoli produttori. L’altro aspetto terrificante che sta avvenendo é l’esportazione de minerali, e qui in Brasile, la legge dice che tutto quello che si trova nel sottosuolo é de proprietá del governo; si sta verificando che le grandi imprese de minerazione stanno investendo molto per questo, senza si preoccupare molto per le conseguenze che sono disastrose.