venerdì 23 novembre 2012

Incontro italiani in Ruy Barbosa.

Ci siamo ritrovati alla Casa della Caritá il giorno 22 de novembre, per fare um momento di condivisione e vedere le varie cose che stanno per succedere nei prossimi mesi. É stata anche l’occasione de festeggiare il compleanno de pe.Marcos, con i suoi 48 anni de vita e i 10 de missione...al canto del parabens si é um poco emozionato, kkkkkk...Eravamo presenti tutti, mancava solo Antonina che ha dovuto cambiare i programmi perché c’era una importante riunione della Caritas de Salvador. Il primo punto che é stato la venuta de don Matteo Mioni nel mese de gennaio e gli esercizi spirituali che andrá a predicare alla fine del mese; si é discusso se le date erano le piú appropriate e dove fare i giorni di ritiro. Sono uscite diverse opinioni e indicazioni, poi si é scelto de confermare le date e di fare il ritiro nel monastero di Jequitibá. Anche sull’argomento del ritiro si é discusso e si é pensato di chiedere qualcosa legato alla Dei Verbum, visto i 50 anni del VAT.II e sulla conoscenza della Parola di Dio che ha don Matteo. Abbiamo anche letto la lettera che ha scritto don Gabriele dove  ci avvisa che verrebbe in Brasile nel mese de gennaio, per participare dell’inaugurazione del Progetto in Andaraí, la struttura che é stata costruita dietro la chiesa di S.Francisco e che servirá per le attivitá de quella comunitá e poi per incontrare i missionari verso la fine della sua visita, in Salvador dove ci sará l’incontro dei missionari italiani presenti in Brasile, organizzato dal CUM di Verona. 
il festeggiato...
Benedita, la piú piccola della missione...
Si é parlato anche della GMG e della presenza degli italiani e stranieri che arriverranno nella nostra diocesi e si é verificato quanto sia complicato sapere il numero e se alla fine ci saranno giovani de Reggio che arriveranno; quello che é certo é che qualcuno arriverá e quindi bisogna prepararci per questa accoglienza. Certamente c’é um grosso movimento qui in Brasile e adesso non si fa altro che parlare de GMG, sfornando materiale e sussidi per prepararsi a questo evento; speriamo che non si limiti solo a questo, mas che possa essere una occasione per animare le comunitá e in special modo la gioventú. Legato all’Anno della Fede si é anche pensato de potere fare alcune cose studiando un documento conciliare, dandoci il tempo per approfondire e vedere quanto il Concilio ha marcato la storia della chiesa e quanto stá marcandola anche adesso.Durante l’assemblea diocesana é venuto a parlarci un prete de Feira de Santana, che insegna allo studio Teologico de Feira, e ci ha fatto una relazione sul come il Concilio ci ha aperto a delle nuove prospettive e quanto peró, alcune cose sono rimaste ferme o addirittura hanno riportato indietro il cammino; lui ha sviluppato in modo particolare l’aspetto dell’Ecclesiologia, del nostro essere chiesa e di quanto questo ha inciso nella chiesa attuale; é stato interessante e desafiador...Noi abbiamo deciso di darci un tempo per fermarci sul Concilio durante questo anno.

Enzo, suor Cristiana e Laura...



Gianluca e Firmino, il veterano della missione...
La presenza de suor Cristiana ci ha anche permesso di avere informazioni su quello che é il cammino che si sta facendo a livello di formazione missionaria, in concreto quello che si fa a Villa Borettini, come momenti importanti dove si incontrano varie persone con diversitá di etá e di storie, ma che vogliono darsi un tempo per la missione; ci sono giovani che chiedono di pertire per una esperienza missionaria, dopo la maturitá, quindi molto giovani, e altri che dopo esperienze differenti senti=ono il desiderio di giocarsi per un tempo. A livello diocesano si é anche costituito il Consiglio Diocesana Missionario che ha il compito di mettere insieme le varie realtá dei vicariati e di proporre delle attivitá legate alle Missioni o momenti che richiamano aspetti missionari, come il mese missionario, l’infanzia missionaria, ecc. É un luogo di pensiero e di proposte. Poi ha chiesto come la missione Brasiliana puó aiutare Reggio Emilia-Guastalla a sentirsi sempre piú missionaria o come i giovani che stannomfacendo formazione possono entrare dentro questa realtá; qui sono emerse le difficoltá di avere laici che siano strutturati e solidi. Le due famiglie hanno detto la bellezza dell’essere qui ma anche la tante difficoltá che hanno incontrato, a partire da un progetto molto bello ma che forse era un poco slegato da una realtá concreta dove la quotidianitá ha evidenziato la pesantezza di sentirsi soli o dovere affrontare cose che sembrano banali ma che non sempre lo sono. Le scelte anche dei luoghi forse hanno condizionato il cammino, mas quello che mi é sembrato molto positivo é stato il fatto che, con coraggio abbiano manifestato e presentato il loro vissuto. Sempre si puó migliorare, e quindi continuiamo a camminare, ma con certezza il dire le cose aiuta a trovare cammini sempre piú possibili e belli. Un saluto a tutti e até logo.

giovedì 22 novembre 2012

Tiao, Katia, Miguel e Fabio....


Ciao a tutti, sono passati 2 mesi ormai dall'ultima condivisione!
Il silenzio è stato imposto dal furto dei computer portatili e così se non avete ricevuto risposte o se le avete ricevute in ritardo sappiate che siamo rimasti un po' fuori "internet".
Stiamo organizzando la festa per inaugurare la sala parrocchiale dietro la chiesa di S.Francisco nella periferia della città, quella costruita con l'aiuto di tutte le offerte italiane passate dal Centro Missionario di Reggio e di Ferrara....grazie davvero, come sempre abbiamo detto, i soldi si sono trasformati in mattoni, tegole e cemento e poi in attività legate alla comunità di Sao Francisco.



Un ringraziamento lo dobbiamo anche al gruppo di Comacchio (Ferrara) che ci ha permesso di organizzare un "bazar" e di ricavare i soldi per sostenere parte delle spese di viaggio per partecipare con i giovani della comunità a un ritrovo nazionale, utile momento di scambio, comunione e crescita.

In questo periodo si accavallano tante feste e tante "celebraçao" che riempiono le serate Ciao a tutti,sono passati 2 mesi ormai dall'ultima condivisione!
Il silenzio è stato imposto dal furto dei computer portatili e così se non avete ricevuto risposte o se le avete ricevute in ritardo sappiate che siamo rimasti un po' fuori "internet".

Stiamo organizzando la festa per inaugurare la sala parrocchiale dietro la chiesa di S.Francisco nella periferia della città, quella costruita con l'aiuto di tutte le offerte italiane passate dal Centro Missionario di Reggio e di Ferrara....grazie davvero, come sempre abbiamo detto, i soldi si sono trasformati in mattoni, tegole e cemento e poi in attività legate alla comunità di Sao Francisco.
Un ringraziamento lo dobbiamo anche al gruppo di Comacchio (Ferrara) che ci ha permesso di organizzare un "bazar" e di ricavare i soldi per sostenere parte delle spese di viaggio per partecipare con i giovani della comunità a un ritrovo nazionale, utile momento di scambio, comunione e crescita.

In questo periodo si accavallano tante feste e tante "celebraçao" che riempiono le serate di questo caldo novembre, preghiere molto sentite dalla comunità, partecipate e vivamente animate da balli, tamburi, canti e tanta allegria vissuta sotto le stelle davanti alla Chiesa.
In queste preghiere non mancano i vostri volti, i vostri nomi, il ricordo di chi ci ha lasciato, di chi soffre o attraversa un momento difficle e di chi invece è arrivato sorprendendo tutti e portando gioia per la sua nascita.

Le esperienze che viviamo sono contrastanti. Da un lato, per quel poco che possiamo notare come persone che sono qui da poco più di un anno e che non hanno la pretesa di aver capito tutto, non riusciamo a comprendere molte delle dinamiche di questa società, molto ferma, spesso priva di iniziativa e portata ad accontentarsi di ciò che arriva gratuitamente dallo stato. I vari sussidi che lo stato offre hanno tolto la fame ma purtroppo nella maggior parte dei casi non vengono recepiti come incentivo all'uscita dalla povertà o trampolino di lancio per fare investimenti per una casa dignitosa o entrare nel mondo del lavoro e far progredire la città (ci sarebbe spazio per agricoltura, artigianato, turismo, sviluppo in generale). Al contrario, spesso le famiglie si accontentano di questi pochi soldi ricevuti (senza far nulla) per continuare a far nulla. Non è raro vedere adulti alcolizzati a bere al bar, spendendo molti dei soldi dei sussidi, e i figli abbandonati nelle strade vestiti di stracci. Magari si indebitano per curare i capelli una volta la settimana o comprare un televisore, ma non mettono da parte i soldi per costruire un bagno o dare ai propri figli il necessario per vivere dignitosamente. Così, fare figli diventa quasi un lavoro, perchè aumenta la "borsa famiglia", in un meccanismo insensato perchè queste creature poi non ricevono le attenzioni necessarie per uno sviluppo appropriato e vengono anzi sfruttati per prendersi cura dei fratelli più piccoli, sostituendosi ai genitori.
Dall'altro lato, soprattutto durante i laboratori di falegnameria (Giacomo) e reciclaggio (Katia), ci accorgiamo come i ragazzi abbiano in realtà una profonda necessità di "fare", costruire, imparare, e che se stimolati dalla cultura della creatività e supportati dai necessari strumenti costituirebbero una generazione di menti non più assuefatte alla miseria e desiderose di progresso nella loro vita. Abbiamo vissuto e viviamo momenti emozionanti nel vedere, ora che i laboratori funzionano, i ragazzi tutti intenti nel lavoro, e finita una cosa hanno la necessità di buttarsi subito in qualcos'altro. E si stimano dei risulati raggiunti, perchè i prodotti del loro lavoro, portati a casa, si trasformano in cose utili che vanno a beneficio di tutta la famiglia. Lampade, giochi di legno, panche, tavoli, cassettoni per contenere i vestiti, carriole di legno, ecc. Il rammarico è il non poter raggiungere più bambini possibile, e il non poter dare continuità. In questo senso ci accorgiamo che i 2 anni della nostra esperienza volano e speriamo davvero di aver comunque messo dei semini e che qualcuno continui un pò il nostro lavoro o che sappia cogliere lo spirito che ci sta animando.  

un abbraccio
katia, giacomo e bimbi