martedì 31 dicembre 2013

Dalla casa de Ruy Barbosa.....


Ruy Barbosa, 30 dicembre 2013-12-30

Carissimi tutti,
            Questi due mesi ci hanno dato tante belle occasioni per conoscere meglio la nostra gente e la nostra Chiesa qui in Ruy Barbosa.
Iniziamo con il 1 novembre la festa di Tutti i Santi. In questo bel giorno ricordiamo e diamo lode al Signore  perché in ogni tempo, in ogni luogo e in ogni diversa cultura ha reso santi e immacolati nella caritá innumerevoli fratelli e sorelle di ogni etá, lingua e nazione. Con tanta gioia abbiamo potuto vedere un´icona di questo mistero nell´assemblea della Messa nella Chiesa del nostro bairro: un popolo cosí variegato in colori diversi, che ci ricordano tanto i popoli di tutta la terra e tutti possiamo aspirare alla santitá.
E sognando un po´ intravediamo la moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribú, popolo e lingua  descritta dall´Apocalisse.

Natale, rappresentazione della Nativitá...
A conferma di questo un gruppetto di cristiani della Chiesa Avventista del 7 giorno ha iniziato a venire ad aiutarci ogni giovedí...
Loro non sanno che é il giorno dedicato all´Eucaristia, ma per noi é un bel segno che proprio nel ricordo dell´ultima cena il Signore Gesú pregó perché siamo una cosa sola e la generositá entusiasta con la quale ci preparano il pranzo ci fá gustare insieme al buon cibo, la gioia di camminare insieme pur nella diversitá delle nostre chiese.

La festa di Santa Lucia, patrona della nostra comunitá, é stata preparata e vissuta con molta intensitá: la preparazione della chiesa, le serate del triduo, l´alvorada ( alle 5 del mattino i fedeli vanno per le strade del bairro annunciando il giorno di festa pregando e cantando, poi arrivano in chiesa per un momento di preghiera, e concludono con la colazione condivisa) la processione.e la Messa con grande partecipazione di popolo...  agli occhi ci teniamo tutti, vero?!

In questo mese si é iniziato l´anno giubilare della fondazione della nostra Parrocchia. Infatti il 26-08-1884 fu creata la Parrocchia di S.Antonio dos Viajantes (dei viaggiatori) e nel prossimo anno celebriamo 130 anni di fondazione.
L´apertura é stata molto interessante; iniziata con una veglia di preghiera la prima sera,  poi é continuata con 2 giorni di mutirão (é la forma di solidarietá dei cristiani in Brasile. Essi sono invitati ad aiutare una particolare situazione bisognosa, unendo le proprie forze. Questa é la speranza e la forza dei poveri).  Un mutirão per la costruzione della casa di una mamma con 3 bimbi e l´altro per la sistemazione della strada di un bairo un po´ trascurato; entrambi molto partecipati. La S. Messa a conclusione di tutto.
Giubileo é tempo di memoria, di celebrazione, di formazione, di testimonianza, di spiritualitá, di integrazione e di peregrinazione per aprirsi alle nuove ispirazioni che lo Spirito suscita nella chiesa. Questo sará il programma della nostra parrocchia per il prossimo anno.

Nel cortile de casa....
Siamo stati benedetti finalmente dalla pioggia. Dopo 3 anni di siccitá finalmente é piovuto intensamente e ora possiamo vedere qualche prato verde. Tanti hanno ripreso a seminare, anche sr Laurence nel nostro orto. Sono fioriti i gelsomini e tante altre piante profumate, mentre stiamo raccogliendo tanti frutti squisiti, manga, acerola, jaca, ecc...
Qui si comprende bene come siamo terra arida e secca, senza la pioggia della grazia di Dio non possiamo far nulla, ma appena arriva tutto si trasforma e puó fiorire pure il deserto. Non esiste alcuna condizione di sterilitá, che Dio non fecondi con l´abbondanza della sua grazia.
Purtroppo, come giá avete saputo, la pioggia ha provocato molti danni laddove le case erano costruite presso i fiumi. Oltre a Lajedinho, parrocchia dei nostri Fratelli, ci sono state inondazioni molto gravi a Rio de Janeiro e nello stato Espirito Santo. Questi eventi, se da una parte hanno rivelato una certa incuria nelle urbanizzazioni, dall´altra hanno dimostrato una forte solidarietá della gente e un´immediata risposta alle necessitá da parte delle amministrazioni pubbliche. Ora la sfida sará la ricostruzione, come in tante di queste situazioni su tutte le latitudini.
Una preghiera della novena cosí recita:
Maria, incinta e serva, é come la pioggia che feconda la terra secca. Uniti a lei, la nostra speranza e la nostra testimonianza siano traformate in piante di amore, solidarietá, giustizia e servizio.
Cosí arriviamo finalmente a bel giorno di Natale!
Sembra un po´ diverso da quello che si vive in Italia...
il taglio della torta....
Forse assomiglia un po´ di piú a quello che é avvenuto a Betlemme, quando é nato Gesú.  Quasi nessuno lo sapeva...  ma qui molti lo sanno e lo vivono come una festa di quelle di tutto l´anno, dove si sta allegri con musica a tutto volume. Piuttosto che il presepio, molti fanno l´albero di Natale, (ovviamente di plastica) e aspettano Babbo Natale con i doni...  qui si chiama Papai Noel, mentre Natale si dice Natal. E non vi nascondiamo che anche qui vediamo gli effetti della nuova colonizzazione economica e relativa schiavitú dei tempi odierni, che ha invaso quasi tutti i paesi.
In casa é stato un bel giorno di festa, la S.Messa al mattino, il pranzo con il Vescovo e i padri della parrocchia; poi nel pomeriggio alcune amiche ci hanno portato una magnifica torta e con musica e danze abbiamo festeggiato la nascita di Gesú Bambino.

Abbiamo avuto l´occasione di partecipare alla Messa di Natale nella comunitá Todos Santos, una delle comunitá di base piú distanti dal centro. Abbiamo impiegato un´ora e mezza per raggiungerla. Non essendoci la cappella, si é celebrato nel cortile di una casa all´ombra di un grande albero, dove le donne avevano preparato un grazioso altarino addobbato, contornato da alcune palme che decoravano il tutto come una bella chiesa. Tutti sono arrivati a piedi e cosí sono rimasti per tutto il tempo della Messa, perché le uniche sedie erano per il prete e la suora. Un gruppetto di ragazze ha animato i canti che tutti cantavano. Dopo la Messa si é continuato la festa con bibite ben fredde per ristorare dal caldo e tanta allegria di ritrovarsi insieme. In questa comunitá, come nella maggior parte delle comunitá delle nostre parrocchie, il sacerdote arriva una volta al mese, se non una volta ogni 2 o 3 mesi. La vita delle comunitá é affidata ai laici, soprattutto a donne, che custodiscono la comunitá come una mamma la propria casa.
Questo é edificante, ma anche da una stretta al cuore perché spesso sono in poche. Quindi rimaniamo uniti nella supplica: la messe é molta e gli operai sono pochi, Signore manda operai per la tua messe.

Al termine di quest´anno solare qui inizia il tempo delle ferie come d´estate in Italia, quando molte attivitá si fermano. Peró qui la gente non va in vacanza né al mare, né ai monti.
Il tronco de Jesse, com Lia.....
Le scuole normalmente rimangono chiuse fino al termine del carnevale, cosí i ragazzi ancora piú del solito, sono nelle strade a giocare e divertirsi. Peró quest´anno ricominceranno all´inizio di febbraio, perché a causa dei mondiali di calcio, le scuole saranno chiuse per tutto il mese di giugno. Quanti bimbi e giovani che come  pecore senza pastore necessitano di qualcuno che li educhi, e dia loro un senso alla vita, uno scopo che li apra a prospettive di vita piú degne per i giovani!

Si fermano nel mese di gennaio anche le attivitá pastorali; per cui nel mese di dicembre si sono svolti vari incontri di verifica e di programmazione per il prossimo 2014, sia a livello diocesano, che nelle diverse comunitá. Quest´incontri, molto partecipati, mostrano il volto di una chiesa comunitá, dove ognuno da il proprio differente contributo per camminare insieme come popolo di Dio. Anche tutti i sacerdoti con il Vescovo, dopo Natale, come ogni anno, hanno vissuto 3 giorni intensi di condivisione.

Una statistica internazionale ha constatato che il Brasile é il paese piú ottimista del mondo. Il Brasiliano é colui che piú di tutti é felice guardando al futuro. Sí, i problemi non mancano: ingiustizie sociali, sanitá e  istruzione carenti... ma nonostante questo, o forse proprio per questo, sanno guardare al futuro con una speranza formidabile che raggiunge il primato mondiale!!!
E noi siamo felicissimi... veramente abbiamo molto da imparare e da stare allegri, guardando al futuro!!!

Ora guardiamo al nuovo anno con la speranza che il Regno di Dio in Gesú si é fatto prossimo ad ogni uomo e cammina con noi nella storia, in ogni luogo della terra.
Lo Spirito Santo apra i nostri occhi a vedere e i nostri cuori ad accogliere la presenza del Regno oggi qui dove viviamo: in questa chiesa e in questo tempo.
Ecco i nostri auguri per il nuovo Anno che sta per iniziare e continuiamo a cammininare  insieme.
La comunitá della Casa della Caritá di Ruy Barbosa




mercoledì 11 dicembre 2013

Ultime de Lajedinho....


Lajedinho, 11 de dezembro 2013

            Ciao a tutti,
Vi scrivo per mandarvi alcune notizie sulla situazione della parrocchia de Nossa Senhora do Carmo in Lajedinho, una delle 4 parrocchie che sono affidate a me e a Don Riccardo; quello che é successo credo che loa vete giá saputo attraverso i gionali e la televisione, perché ho scritto un articolo per il Resto del Carlino; ma quello che voglio trasmettervi e che non ho scritto per gli altri, sono le sensazioni che sto provando in questi momenti di tragédia e de difficoltá.
nell’incrocio quando si arriva in paese...
La prima sensazione é quella dell’impotenza di fronte ad una catástrofe di questa entitá; la mattina di domenica quando sono arrivato in Lajedinho mi sono trovato di fronte a una cittá distrutta, sia materialmente che spiritualmente, le persone erano perse, sconvolte, quasi incapaci de rendersi conto di quello che successo e nello stesso tempo il tentativo di provare a fare qualcosa, tirare il fango dalla casa o recuperare il salvabile....gesti di vita e nello stesso tempo di disperazione. Il colpo é stato forte, ma di fronte a questa tragédia che ha provocato 17 morti, bisogna ringraziare il buon Dio vedendo quello che é accaduto potevano esserci bem piú morti e dispersi.
La seconda sensazione é quella della fede, semplice, piccola, ma vera; incontrando le persone nelle case, la prima cosa che usciva nella conversazione era che tutto é poco di fronte al valore della vita che Dio ci ha lasciato; tutto é distrutto, mas abbiamo ancora la vita e per questo motivo dobbiamo lottare per riprenderci e ricostruire. In seguito la costatazione che quello che l’uomo non riesce a custodire si rivolta contro di lui; cioé la gente ha chiaro che quello che é stato distrutto come natura, abbattendo gli alberi per fare pascolo per il bestiame, si rivolta con violenza contro l’uomo stesso, e questo é vero, perché il desmatamento ha provocato questa onda violenta che non é stata trattenuta in parte dalle piante che sono state abbattute.
guardate il segno dell’acqua....
La terza sensazione é stata la grande solidarietá della gente di fuori, dei comuni vicini e lontani e di quanti si stanno addoperando per aiutare e sostenere questa gente; persone che stanno donando di tutto, dagli alimenti basici alla roba per vestirsi; e questo aiuta a riconoscere che dove c’é bisogno, anche chi ha poco riesce a contribuire. Un episodio che é successo ieri mentre mettavamo in ordine gli alimenti che erano arrivati; Railda, una signora che era li com me mi ha fatto vedere un sacchetto di fagioli che non era pieno, era aperto e chiuso con il nastro adesivo. Lei ha commentato:“questa persona ha condiviso quello che poteva...” Con certezza altri avrebbero detto:“guarda che tirchio, neanche un sacchetto intero...”, modi diversi di leggere una situazione. Mi ha edificato.
la strada principale, diventata fiume....
L’ultima sensazione é legata all’unitá nella diversitá di chiese; in questi ,momenti ci si avvicina anche come professioni differenti, soprattutto per quel che riguarda il rapporto con le chiese evangeliche. I primi morti sono passati nella chiesa cattolica, con la presenza del Vescovo André e poi al cimeitero; gli altri, per motivi di igiene e per lo stato avanzato de decomposizione, sono andati direttamente al cimitero, e lá stavano presenti anche alcuni pastori di chiese evangeliche, perché i morti erano legati a quelle chiese. Mi ha fatto molto piacere vedere che di fronte alla morte ci si avvicina e si prega lo stesso Dio; in modo perticolare voglio ricordare il Pastore Candido, della chiesa Battista, che sempre é stato al mio fianco.
Adesso, credo che il nostro compito principale é essere presenti, continuare a creare fidúcia nelle persone, visitando e rispettando il dolore di ognuno, mas nello stesso tempo lanciare motivi de speranza e di vita. Di nuovo voglio concludere con um detto, giá conusciuto e che io amo molto, perché é segno di questa terra. “Lutar sempre, vencer talvez, desistir jamais”
Auguro a tutti um buon Natale e un prospero Anno Nuovo. Pe.Luis 



Notizie da Lajedinho


Lajedinho, 8 de dezembro 2013

Sembra una cosa assurda, ma quello che é succeso in Lajedinho, una delle nostre parrocchie, qui nella Diocesi di Ruy Barbosa, ha davvero dell’irreale; si prega per la pioggia, in questo tempo de secca prolungata, e quando arriva, arriva con una forza distruttrice e mortale. É quello che é successo nella notte tra sabato e domenica, 7-8 di dicembre in Lajedinho, piccolo município dell’interno della Bahia.  In poche ore é caduta una quantitá di acqua incredibile che ha lasciato dietro de sé case distrutte persone disperate e morti, 17 per l’esattezza, tra i quali tre bimbi. Quando sono arrivato mi si é presentato davanti uno spettacolo direi apocalittico, fango, alberi e di tutto per le strade, anche loro distrutte dalla corrente del fiume che passó in mezzo al paese; persone in pianto e indaffarrate a pulire e recuperare quello che potevano, ma che nello stesso tempo dicevano che solo Dio puó dare la forza dopo questa tragédia. Gente provata dalle difficoltá e dalla povertá che nonostante tutto continua a lottare e sperare.
Ascoltando i racconti delle persone, ho tentato di immaginare quello che si puó provare in questi momenti; nel buio della notte, senza energia, dovere trovare luighi per non essere portati via dall’acqua e vedere di aiutare altri a non essere trasportati via. Le urla di aiuto e riconoscere l’impossibilitá di aiutare chi stava in situazioni di pericolo e che, infelicemente, non furono salvate. L’aspettare il chiarore del mattino per potere vedere con chiarezza la distruzione e i danni provocati dall’inondazione. Gente che ha passato la notte intera sui tetti o sui muri di casa...e al mattino verificare quanto era successo.
Entrata del paese
La solidarietá della gente degli altri municipi vicini, peró, é stata rápida e grande; da tutte le parrocchie sono arrivati materassi, coperte, vestiti e tanta, tanta roba da mangiare, segno di una attenzione e caritá che non manca. Adesso si pensa al futuro, a come risolvere questo problema e come mettere in sicurezza le famiglie e le persone; bisogna ripensare alla pianificazione del paese e dislocare le case in alto e non nel letto del fiume.
Questo con certezza non sará un natale de festa, mas un Natale marcato dalla sofferenza; cio nonostante, chi nasce per noi é motivo de esperança e di vita. Um Abraço e até logo, pe.Luis 


Lajedinho, 10 de dezembro 2013

La gravitá della tragédia é grande; la gente stá tentando di recuperare tutto quello che é possibile, anche se si vede che nelle case invase dall’acqua e dal fango c’é bem poco da recuperare. Si continua a scavare per vedere di incontrare altri corpi che mancano alla lista dei dispersi che ha raggiunto il numero di 17; tra i quali 2 bimbi e due adolescenti.  Sentire il racconto della gente impressiona, perché si avverte l’impotenza di fronte a questa calamitá, persone che hanno tentato di aiutare altri a mettersi in salvo e altre che si disperano per non avere avuto modo di trarre in salvo chi stava chiedendo aiuto.
L’acqua e il fango hanno raggiunto l’altezza delle pareti e molti si sono salvati perché sono riusciti a salire sui tetti o sui muri di casa, ma molte case sono cadute e distrutte.
Quello che stupisce é che molti, al di lá di avere perso tutto, ringraziano Dio per essere in vita, e che la vita vale molto di piú di quanto hanno perso; ma c’é anche chi sta piangendo per la perdita di perenti e amici. Dei 17 morti, 7 sono di una sola famiglia, e questo marca profondamente questa tragédia. Ieri sono arrivati i primi corpi e sono stati portati in chiesa e insieme con il Vescovo André abbiamo celebrato e Benedetto le salme prima di trsportarle al cimitero; il pianto e la commozione della gente é stata grande, e nel salire di chiesa la gente ha applaudito i propri morti. Il Vescovo ha tentato di lanciare messaggi di speranza e di fede, dove, al di lá della morte e della sofferenza, dobbiamo intravedere la luce della vita piena in Cristo.
Al centro del paese...
La solidarietá della popolazione si sta manifestando molto grande, stanno arrivando camion di alimenti e di vestiário e tante persone che si stanno disponibilizzando per aiutare e cercare di rendersi utili in queste circostanze; l’esercito e la polizia militare stanno tentando di dare ordine e la Croce Rossa sta organizzando la distribuzione e la raccolta di tutto quello che sta arrivando.
Politici e ministri si sono presentati in questi giorni, il Governatore Wagner e il Vice Governatore Otto Alencar sono arrivati per vedere l’immane tragédia e cominciare a pensare come organizzare la ricostruzione; con certezza, é quello che io spero, é che tutto questo possa servire per non ricostruire nel letto del fiume, dove il pericolo di alluvione é sempre presente, e che si possa ripensare ad una ricostruzione in um luogo alto e distante dal fiume.

sabato 7 dicembre 2013

"POVERO NON É CHI HA POCO, MA COLUI CHE DESIDERA INFINITAMENTE TANTO, TANTO, TANTO ..."

http://www.youtube.com/watch?v=3SxkMKTn7aQ

QUESTO É UN VIDEO DEL PRESIDENTE DELL´URUGUAY, JOSÉ "PEPE" MUJICA ....
DICE PARECCHIE COSE INTERESSANTI.
Credo che in missione si possa vivere, toccare con mano che i VERI poveri, davvero non sono le persone che hanno poco, ma siamo NOI, occidentali, persone che non la smettono mai di viziarsi con cose, tante cose, troppe cose ... e vogliamo tutto ... e lo vogliamo súbito ... e lo vogliamo bello ... e alla moda ...
Cerchiamo invece di vivere con sobrietà, guardando al mio prossimo, aiutandolo ... magari togliendo qualcosa che per me é un "plus" e dandolo agli altri ... compreso anche il tempo, che sembra che sia TIRANNO ... MA SIAMO NOI E SOLO NOI A RENDERLO TIRANNO, OCCUPANDOCI TUTTA LA GIORNATA, TUTTE LE SETTIMANE, TUTTI I MESI CON COSE ASSOLUTAMENTE TRASCURABILI E DAVVERO DI POCHI CONTENUTI ...
ok, la smetto, scusate lo sfogo
comunque guardate il vídeo e riflettete .
UN FELICE NATALE E UN BUON 2014 A TUTTI
ALEX BELLORIO E FAMIGLIA
´
P.S. : CLICCATE SUL LINK IN ALTO PER APRIRE IL VIDEO .. oppure qui a fianco        http://www.youtube.com/watch?v=3SxkMKTn7aQ

mercoledì 13 novembre 2013

PJMP, reflettendo sul cammino....


Assemblea della Pastorale della Gioventú in Mezzo al Popolo  (PJMP)

Come accade tutti gli anni, nella nostra diocesi di Ruy Barbosa, prima dell’Assemblea Diocesana, le varie pastorali si incontrano per fare la verifica del cammino e organizzare il prossimo anno pastorale; cosí anche la PJMP si é incontrata in Baixa Grande per verificare e vedere il prossimo cammino. Quest’anno terminava il tempo del cammino della Coordinazione diocesana della PJMP, quindi tempo di elezione della nuova Coordinazione, con nuovi giovani che si prendono la responsabilitá di accompagnare la gioventú diocesana.
bandiera dalla PJMP
É bene dire que nella nostra diocesi si sta verificando un processo di cambiamento a livello di gioventú, cioé, si sta verificando che ci sono varie tipologie di giovani e che non si puó piú identificare la gioventú solo come PJMP. Si stá camminando per formare uma equipe che coordina tutte le varie speci di gioventú per dare um volto piú veritiero della realtá giovanile nella diocesi. Credo che sará um cammino difficile e impegnativo, ma che vale la pena affrontare, con la consapevolezza che questo influirá anche sulle scelte ecclesiali e di che tipo di chiesa noi vogliamo essere.
Nei giorni in Baixa Grande (8-9-10 novembro) siamo stati aiutati da Claudia, una assessora della PJMP Regionale, della Bahia e Sergipe, che ci ha aiutato a riprendere che tipo di spiritualitá e mística ha la PJMP, per fare memória dei 30 anni di presenza di questa pastorale nella Diocesi. 
Assemblea em Baixa Grande
 
Bisogna dire che chi fondó la PJMP fu dom Elder Câmara, vescovo di Recife, stato del Pernanbuco, qui nel Nordeste, e bem conosciuto per il suo impegno a servizio dei poveri e degli emarginati; é lui che comincia a lavorare con i giovani delle favelas e formare giovani perché fossero elementi di trasformazione della realtá sociale e política. Questo é anche l’obiettivo delle Cebs, impegno a livello ecclesisle e sociale. É lui che comincia a formare i giovani seminaristi, non nei seminari con le stanze singole e con bagno, mas a piccoli gruppi, in mezzo alle situazioni di povertá e di lotta... era utopia o era um segno dei tempi che non fu letto come profezia?
Tema del DNJ
Nasce cosi la PJMP, che si impegna per il riscatto del popolo e delle persone che non hanno voce. Nasce in um período di dittatura, (Regime ou Ditadura militar no Brasil foi o regime autoritário que governou o país de 1º de abril de 1964 até 15 de março de 1985), di oppressione e com un grande desiderio di giustizia, di libertà e di pace, e dove i giovani erano con certezza i primi protagonisti. Il motto della PJMP è:“ Muita luta, muita Reza e muita Festa”, per evidenziare che queste tre caratteristiche non devono mai mancare nel cammino dei giovani pejoteiros. Dom Elder aveva questa espressione che rimase famosa:“Quando dou comida aos pobres, me chamam de santo. Quando pergunto porque eles são pobres, chamam-me de comunista”, e in un'altra frase lui rigetta il fatto che il cristianesimo accetta che alcuni nascono poveri e altri ricchi come volontà di Dio…O verdadeiro cristianismo rejeita a ideia de que uns nascem pobres e outros ricos, e que os pobres devem atribuir a sua pobreza à vontade de Deus.  
 
Voglio ricordare anche  l’obiettivo della PJMP, per aiutare a intendere meglio questa pastorale giovanile:"Evangelizar os jovens da classe popular no meio em que eles vivem e atuam, anunciando a Pessoa e o Projeto de Jesus Cristo Libertador com vista a uma prática libertadora na igreja, na sociedade, na família e em todos os momentos de sua vida."
Notte culturale....
   La PJMP sempre fui accusata de essere molto impegnata a livello sociale e político, dimenticandosi della spiritualitá e dell’aspetto piú religioso, mas in veritá questo non é vero e non era l’intenzione de dom Elder, mas al contrario, partendo da una forte appartenenza alla chiesa e all’ascolto della Parola di Dio, immergersi nella vita del popolo e essere presente nelle situazioni di maggior povertá. Adesso, com l’arrivo dei movimenti e dei gruppi carismatici, il rischio é che la PJMP sia un poco dimenticata e i giovani si lascino attrarre da un modo d’essere chiesa differente, dove quello che é importante é il cantare, danzare ma di essere lontano dalla realtá povera e marginalizzata.  I preti cantori e i grandi eventi attraggono di piú che i dimenticati e gli impoveriti.
momento di apresentazione
In quest’anno, la PJMP della diocesi di Ruy Barbosa, celebra i 30 anni di vita, e questo deve essere motivo di riscattare tutta la storia che ha vissuto con la gente, le lotte con i “sem terra” e per la riforma agrária, l’essere una chiesa di piccole comunitá di base, dove si cerca di transformare la societá e ricercare la giustizia, immergendosi sempre di piú nella lotta contro la corruzione e contro una política, che non sia partitaria, mas per bene comune; essere dal lato dei piú dimenticati e alzare la voce con chi non ha voce...credo que questo sia il modo di celebrare 30 anni di storia; speriamo che possa essere cosi e che la PJMP sia sempre piú un segno di scelta “preferenziale per i poveri”.   
Finisco con una frase de dom Elder, che invita a non desistere nel cammino e nell’annuncio del Vangelo:É graça divina começar bem. Graça maior persistir na caminhada certa. Mas graça das graças é não desistir nunca”.
Até logo, pe.Luis, irmão da Caridade.

giovedì 7 novembre 2013

padre Marcos, notizie....


Ipirà, 4 novembre 2013

Carissimi amici, passate le feste dei santi e morti, ecco un altro mese che se ne va. Scontato affermare che il “tempo vola” ma è proprio così.
ufficio parrocchiale di Ipirá

Un altro periodo intenso essendo prossima la fine dell’ anno pastorale, tempo di verifiche nelle comunità, a livello di parrocchia, nello zonale (sarebbe più o meno il corrispondente dei nostri vicariati) e poi 3 giorni di assemblea Diocesana.
La bella chiesa di Ipirá...
Segno della resistenza del Sertão...
Alla fine del mese visiterò, con un gruppetto di venti persone, la Terra Santa e Giordania. In mezzo a una diffusa povertà c’è anche chi ha condizione per potersi permettere un pellegrinaggio di questo tipo e credo sia un’ esperienza proprio bella.  Quindi passerò dall’Italia ma solo sorvolandola… ci saluteremo a distanza, “dall’alto”. Per il resto, tutto come sempre, aspettiamo le piogge estive che possano bagnare questa secca terra, moltissimi chilometri in macchina per visitare le nostre piccole comunità e così via.  La salute “Graças a Deus” sembra buona e allora continuiamo la Missione a servizio di questa Chiesa, di questo popolo!
Um grande abraço
Pe. Marco

venerdì 1 novembre 2013

Dalla Casa della Caritá.....


Deo Gratias!
Ruy Barbosa, 31 0ttobre 2013

Carissimi amici, fratelli e sorelle,
Ecco un po´ di notizie dalla nostra Casa di Ruy Barbosa.
Abbiamo vissuto un mese ricco di feste e di eventi molto importanti che ci aiutano a capire sempre di piú la nostra vocazione e a gustare la gioia di poterla vivere in questo paese sovrabbondante di festa e allegria.
Infatti qui si dice: Bahia festa e follia!!!

Il 28 settembre, 72º anniversario dell´Ospizio S.Lucia, prima Casa della Caritá, abbiamo celebrato la Santa Messa alle ore 7 di mattina come ogni martedí, giovedí e sabato; presiedeva il nostro Vescovo André, che é stato molto felice di poter festeggiare questa ricorrenza e certamente anche noi eravamo emozionate nel pensare che siamo nella nostra prima Casa della Caritá in America Latina e, come giá detto in altre occasioni, preghiamo insieme lo Spirito Santo perché moltiplichi le Case in questo continente… Ricordando sempre che:
...solo i sogni che si sognano insieme possono vedere la realizzazione.
Il Vescovo ha poi mandato questo bel messaggio a tutti:

Sabato scorso ho avuto la gioia di celebrare alla Casa della Carità de Ruy Barbosa il Rendimento di Grazie per l'anniversario della prima Casa della Carità (72 anni)… Pensavo di indirizzare auguri di cuore, e preghiere  a tutte le Case...
per questo giorno anniversario e per tutti i giorni di questo anno a servizio della vita, nel cammino di Gesù che viene, perchè tutti abbiano vita e la abbiano in abbondanza. Ringraziamo Dio per la Prima e per tutte le Case della Carità e per il privilegio della Prima Casa della Carità "tra di noi".
Che il Signore benedica abbondantemente tutte e tutti coloro che le sono affidati.
Un abbraccio fraterno, in Cristo.                     + André De Witte

Il 1º ottobre S.Teresa del Bambin Gesú, inizio del mese missionario e del Rosario.
Con tanta gioia alle ore 5 siamo andate alla cappella del bairro di S.Teresina.
cruz de lixo... 
I nostri cari amici che vengono ogni giorno a pregare il Rosario in casa nostra, iniziavano la festa di S.Teresa con il suono della campana e lo scoppio di alcuni petardi, poi celebravano solennemente le preghiere del mattino, la lettura del Vangelo del giorno e le litanie a S.Teresa, con una solennitá tale che poteva far concorrenza alle celebrazioni della basilica a lei dedicata a Lisieux!!!
Alla sera la Messa altrettanto solenne presieduta dal Vescovo André, ben preparata e animata, che ha fatto riplendere ai nostri occhi la bellezza dei poveri e dei piccoli che si affidano all´Amore misericordioso di Gesú. Vi assicuro che ci siamo sentiti guardati con tenerezza e simpatia da S. Teresina.
E ci riteniamo privilegiati perché possiamo abitare la nostra casa, per tutti un segno chiaro di amore del Signore ai poveri e ai piccoli.

Nella prima domenica di ottobre abbiamo solennemente iniziato questo mese missionario con il mandato e saluto a Sr M.Cristina che ritorna in Italia.
la parrocchia ha convocato tutte le comunitá di base e tantissimi erano presenti, anche cristiani non previsti, perché appartenenti alle chiese protestanti…
qui é una novitá, infatti sono pochi gli scambi fra la nostra chiesa e quelle protestanti, ma in questa occasione sono venute in luce tante persone che in questi anni, hanno instaurato una collaborazione semplice, basata sull´amicizia e il desiderio di aiutare insieme i piú bisognosi.
Cartaz do mês missionario...
La celebrazione é stata preparata molto bene, super suonata e cantata con tanta allegria. Anche i nostri ospiti sono stati coinvolti e la piccola Luciele ha portato la BIbbia nella intronizzazione del Vangelo, con solennitá e quando è arrivata all´altare, l´ha alzata davanti all´assemblea per tutta la durata del canto, come avrebbe fatto un diacono.
Il Vescovo ha dato un vero mandato missionario a sr MCri con l´unzione della fronte, degli occhi, delle orecchie, delle mani, dei piedi, ecc  con olio profumato… cosí sr MCri ne é uscita talmente profumata che nessuno a faticato ad abbracciarla con tanto affetto e commozione. In questa occasione abbiamo capito quanto la nostra Casa é conosciuta e amata, anche se talvolta non ci sembra proprio cosí.
P. Carlos, il nostro Parroco, ringraziando sr MCri, ha ricordato anche papa Francesco, quando ha citato S. Francesco: si evangelizza con la vita e con le parole solo quando é necessario.

Sabato 12 ottobre, Nossa Senhora Aparecida, patrona del Brasile. Festa nel Bairro das Flores, dove la cappella é a lei dedicata. Abbiamo partecipato alla Messa, molto festosa e ben preparata, la celebrazione ha unito la gioia della festa con il dolore nel ricordo della morte di una giovane, mamma di 3 bimbi piccoli, uccisa durante una festa da un ragazzo sotto effetto di droga. Le donne di quel bairro, che vengono qui in casa, dicono che le feste portano spesso questi dispisceri, perché alcool e droga rovinano tutto... Se questo é il risultato delle feste... sarebbe meglio viverle chiusi in casa propria!!!

Zé Vicente....
Il 15 ottobre festa di S.Teresa abbiamo celebrato la Messa alle 10 del mattino. Pur essendo un giorno feriale hanno partecipato in tanti della parrocchia e,  con tutti gli ospiti, Nailton compreso... abbiamo celebrato con il massimo della solennitá... cantato, suonato tastiera e tamburo!
Poi siamo riusciti a seguire la Messa via Internet, anche se la connessione aveva qualche difficoltá, abbiamo goduto molto la gioia con voi e ci sentiamo parte di una bellissima famiglia!!!

Domenica 21 ottobre giornata della gioventú diocesana
Giornata di preghiera, di lotta e di festa. Tanti giovani e non, da tutte le parrocchie della diocesi si sono riuniti a Baixa Grande per la giornata annuale dei giovani.
I gruppi parrocchiali dopo la S.Messa hanno fatto piccole rappresentazioni con semplicitá e tanta allegria. Alle ore 14 sotto il sole cocente, il concerto di Zé Vincente, noto cantautore nordestino, ha trascinato tutti a cantare e danzare.
Per concludere il mandato missionario dá ai giovani l´impegno di portare il Vangelo lottando per la giustizia e la pace contro la violenza e ogni forma di schiavitú.

Tutti questi avvenimenti ci hanno reso partecipi della vita del nostro paese, con le sue speranze e fatiche, con le sue conquiste e delusioni, con le tante contraddizioni camminiamo insieme nella grazia del Vangelo e la  luce dello Spirito Santo.
pe.Carlos Marçal que celebra a missa do DNJ.....
Certamente in questo tempo piú che mai ci ritroviamo molto piccole e deboli, soprattutto ora davanti alle violenze insensate che accadono qui nei nostri quartieri e in tanti altri paesi.
Crediamo che dobbiamo pregare insieme tanto perché il male non si diffonda ancora di piú e perché si fermino le vendette!!!

Vi scriviamo perché desideriamo rimanere in comunione...
é la comunione che ci dá la forza e la pace nel sentirci accompagnati
da chi ci vuole bene e da chi cerca il Regno di Dio in qualunque luogo si trovi.

Un abbraccio grande a tutti
La comunitá della Casa della Caritá di Ruy Barbosa




mercoledì 23 ottobre 2013

Dia nacional da Juventude. Baixa Grande, 20 de outubro 2013


DNJ em Baixa Grande.....
Incontro della gioventú della Diocese de Ruy Barbosa il 20 ottobre 2013.

Quando si preparano degli incontri a livello diocesano, si é sempre um poco in apprensione, perché non si sá mai cosa puó accadere, ma quest’anno in Baixa Grande sembra próprio che sia andato tutto molto bene, almeno per quello che riguarda il mio punto de vista...Quella giornata peró, é cominciata ben antes dell’evento, perché in tutte le parrocchie é stato preparato un libretto con il materiale nel quale si trovavano gli incontri proposti per riflettere il tema del DNJ 2013. 
animazione all’arrivo dei giovani...
Quest’anno, come anche per il altri momenti importanti della Chiesa Brasiliana, come la Campagna della Fraternitá, la GMG, il mese missionário, anche il DNJ ha avuto come protagonisti i giovani e il tema scelto andava nella stessa direzione degli altri temi:“Juventude e Missão” e il sottotitolo era “Jovem: Levante-se, seja fermento”, invitando la gioventú a non stare ferma e impalata, ma mettersi in cammino per diventare protagonisti nell’annincio del Vangelo. Il materiale che é stato preparato raccontava concretamente delle storie e vicende di giovani che si sono impegnati per essere dei segni visibili di annuncio e di riconoscere come il Vangelo cambia le persone e afascina la gioventú.
Ma ritorniamo al DNJ; la parrocchia scelta per questo evento é stata Baixa Grande, circa 200 km dalle nostre parrocchie, perció, di buon mattino ci siamo messi in moto; infatti l’orario de partenza  stato fissato alle 6,00, mas come spesso accade, non si riesce a partire nel tempo fissato perché c’é sempre chi arriva in ritardo, e questo é successo come copione. 
La croce de pattume....
Arrivati in Baixa Grande ci hanno accolti i giovani della parrocchia che hanno direzionato i pulman e le macchine Nei luighi di estacionamento, e poi tutti verso il campo sportivo dove era stato allestito il palco e varie tende dove erano scritti i nomi delle varie parrocchie. Intanto sul palco un gruppo di giovani animavano quelli che arrivavano; poi la messa presieduta da Padre Carlos Marçal, parroco de Ruy Barbosa e uno dei preti giovani della diocesi; ha insistito molto sulla perseveranza (c’era il vangelo della vedova che vá dal giudice ingiusto...),  sulla preghiera personale e sulla testimoniaza di vita, per potere essere veri missionari e credibili cristiani nelle varie situazioni nelle quali siamo chiamati a vivere. Poi, ci sonostate alcune rappresentazioni sulla GMG de Rio, fatte dai giovani dei vari zonali e in seguito vari giovani delle parrocchie hanno presentato canti, danze, scenette durante il tempo del pranzo. 
Zé Vicente, cantore cristiano del Ceará.
Poi lo spettacolo di Zé Vicente, un cantore del nordeste, Cearense, che ha incantato e animato il pubblico che si é accalcato ai piedi del palco. Mi ha sorpreso molto la sua capacitá de coinvolgere i giovani, e di spiegare e motivare tutti i canti; all’inizio ha chiesto di ricordare la creazione, il creato, il sole, la terra... e poi ha chiesto di fare un gesto ben concreto, coraggioso e significativo; ha chiesto hai giovani che stavano lá in basso del palco, di formare una grande Croce di pattume, con tutto quello che c’era per terra, e i giovan hanno cominciato a raccogliere bicchieri, tovagliolini, bottiglie e costruire questa Croce...uno spettacolo, una attenzione e um messaggio chiaro. Di fronte alla Croce di pattume, ha chiesto di impegnarsi a rispettare la natura e preservare il creato....parabéns.
Poi ha richiamato l’importanza della chiesa brasiliana per la lotta per la justiça, per i diritti e per le lotte  di tutti i poveri e impoveriti della societá. Poi nel finale, ha interagito con chi ha preparato il mandato di ínvio per tutti i giovani presenti, chiedendo di diventare portatori di speranza e missionari della pace; nella benedizione finale ha chiesto, come fece il Papa nel giorno della sua elezione a Pontefice, la benedizione della gioventú sul ui e su tutti quelli che stavano sulpalco, e tra loro c’ero anch’io, che mi sono emozionato non poco...
Invio ai Giovani.....
Poi tutti a casa, credo contenti, e spero entusiasti di essere cristiani e fare parte di questo progetto de Dio per la costruzioni del Regno di Dio e della Civiltá dell’Amore.





sabato 19 ottobre 2013

carta de setembro.....


Terça feira, 15 de outubro 2013
S.Teresa d’Avila

Ciao a tutti,
nell’attesa de celebrare la messa de S.Teresa, aproveito per scrivere alcune cose che sono successe nel mese passato e em questi primi giorni de ottobre. Il mese de settembre é decicato alla Lettura orante della bibbia, e tutti gli anni viene scelto um testo bibblico sul quale tutte le comunitá sono chiamate a riflettere e pregare. Quest’anno sono stati scelti 4 brani del vangelo de Luca, molto conosciuti e significativi; Zaccheo, l’invio dei 72, il padre misericordioso e Emaús. É sempre um momento importante per le comunitá e per le famiglie che accolgono per gli incontri, ed é una delle caratteristiche che ha segnato la chiesa Latino-Americana nell’incontro con la bibbia.  Nella semplicitá delle persone, escono cose molto forti, e in particolare, cose della vita  e dell’esperienza del quotidiano della gente. Non ci sono delle grandi riflessioni teologiche, mas si avverte quanto il vissuto delle persone si incaixa nelle parole del Vangelo e come la vita prende colore com quello che si capisce dalla Parola di Dio. 
mês da Biblia....
La situazione della siccitá continua e nella campanha si avverte quanto le persone stanno soffrendo; molti hanno lasciato il campo per trasferirsi em cittá e questo é um segnale de desanimo, de capire quanto non sia possibile continuare a vivere in situazioni tanto precarie. Mas d’altra parte la gente continua ad affidarsi a Deus, dicendo che “Lui Sá quello che fá” e questo mi impressiona molto. E nonostante tutto questo, hanno cominciato a bruciare la Chapada, distruggendo ettari e ettari de vegetazione...questi sono gli assurdi della nostra gente !!!!
caruru e vatapá...
Nel mese de settembre si celebrano anche i SS. Cosme e Damião, santi della tradizione afro-discendente, e legati al Candomblé, religiositá que ha mantenuto vivo i riti venuti dall’Africa e che oggi sono accolti e riconosciuti; Esiste anche una Pastorale Afro, che tenta de recuperare i valori della cultura e della religiositá africana. Nei vari “terreiros”, luighi di culto, si celebrano le devozioni e si cantano i “benditi” ai santi, si fá il caruru, che é um piatto típico della cucina baiana, originale dell’Africa, utilizzato come alimento rituale del Candomblé, e arrivato in Brasile attraverso gli schiavi. Questa mescolanza, tra Candomblé e cristianismo,  a volte é difficile da capire, mas fá parte della vita della gente e le comunitá camminano riconoscendo che entrambe sono segni della loro fede; abbiamo alcune comunitá che vivono questa duplicitá, e sono le migliori.....
In Nova Redenção si stanno preparando i vari sacramenti, prime Comunioni e Crisma, e per questo sono state preprarate varie celebrazioni Penitenziali per chi riceverá i sacramenti; sono sempre momenti molto belli dove si capisce quanto la gente é poco acostumada a celebrare il sacramento della Confessione, ma nello stesso tempo come sono capaci di aprirsi e parlare apertamente delle difficoltá che vivono; persone che caricano dei pesi enormi, situazioni familiari incredibili...é próprio il tempo di sapere ascoltare, in religioso silenzio, senza dire molte cose, mas rispettando la vita e la dignitá con la quale riescono a superare le cose....
ir.Cristina com Agdo, e padre Carlos Fontinele..
Per ultimo, mas non perché é di poca importanza, abbiamo salutato ir.Cristina, dopo 12 anni di Brasile, regalandole uno slaide con tante foto; degli ospiti, delle persone che aiutano in casa, sue in varie circostanze e de tutti i missionari reggiano-guastallesi che hanno lavorato qui e che sono qui attualmente. Anche la comunitá de S.Lucia ha fatto un momento de saluto, nella messa domenicale, agradecendo Deus pelos anos de serviço de ir.Cristina. Che Nossa Senhora Aparecida possa agora acompanhar o seu caminho na Itália e, quem sabe, um dia voltar para fazer uma visita....magari insieme a Luigi Ferrari!!!!!!
um saluto a tutti....

Que Deus abençoe todos vocês, porque cada cristão possa se tornar um discípulo-missionario do evangelho, lutando pela justiça e pela paz. Um abraço, pe.Luis