É giá alcuni anni che nel finale dell’anno ci incontriamo come preti, diacono e, quet’anno, anche seminaristi, in Andaraí, per fare alcuni giorni di “vacanza” dopo le feste de Natale, e per festeggiare il compleanno del Vescovo, che compie gli anni il 31 di dicembre. I giorni sono stati 28-29-30, cominciando con la cena e terminando con il pranzo del 30 di dicembre. In questi giorni c’é stato il tempo di riflettere su alcune cose che riguardano il cammino della diocesi, come l’aspetto finanziario che stá preoccupando molto, forse troppo, e il relazionamento con le varie congregazioni religiose che sono in diocesi, tema sempre molto delicato e spesso affrontato solo come un problema, in primo luogo economico e anche di tipo relazionale. Mi sembra che, al di lá delle questioni e delle problematiche, siano stati giorni di fraternitá, giorni dove con calma si é discusso e tentato di approfondire cose che sono importanti per il cammino diocesano, e nello stesso tempo siano stati giorni di vacanza, dove abbiamo assaporato ancora una volta la bellezza della Chapada Diamantina, con le sue cascate e i suoi innumerevoli angoli paesaggistici, che fanno ricordare un poco le nostre montagne. Si é anche programmato il cammino per il prossimo anno, marcando le varie date degli incontri, vedendo anche la possibilitá di un tempo di formazione permanente per i sacerdoti, approfittando di quello che si sta facendo in Feira de Santana. L’accoglienza e la disponibilitá di padre Luis Miguel e padre Erivaldo, hanno aiutato a sentirci in casa, sentirci parte di un presbiterio che vuole camminare insieme e che vuole affrontare le cose discutendo e tentando di arrivare ad una decisione condivisa e accolta; é una ulteriore sfida, perché questo comporta a volte tempi piú lunghi, ma che con certezza dará frutti nel tempo e nella voglia di costruire una diocesi non verticalista, ma comunionale. Si é visto bene come i nuovi preti stanno giá assumendosi delle ressponsabilitá a livello diocesano e come pensano in modo piú baiano, e questo dá coraggio per un futuro che sará il loro, e con certezza, per certi aspetti, riusciranno a dare un volto piú brasiliano-baiano, che non quelo che abbiamo dato noi. Il vescovo ci aiuta sempre di piú a capire quanto lui sia uno di noi, mettendosi al nostro livello e ascoltando con pazienza quello che si dice e che si discute, intervenendo spesso, ma con quella capacitá di non volere a tutti i costi la ragione, ma accogliendo anche le decisioni che sono della maggioranza, e questo é un esempio di comunione che vale molto di piú che tanti discorsi o prediche. Bisogna ringraziare il Signore per questo pastore “belga” che ci ha dato, che mi sembra un poco differente da un altro pastore “tedesco” che abbiamo...risata...
Si é detto anche quanto é importante avere di questi momenti per gustare la bellezza dello stare insieme, senza dovere fare delle grandi cose, ma solo per la bellezza di vivere la fraternitá sacerdotale, e mi sembra molto vero...abbiamo anche gustato le varie specialitá spagnole, come le tortilhas e la paiella, e una sera, anche la pizza fatta dagli italiani...tutti grandi successi...Bene, concludiamo con un augurio di un buon anno a tutti e a presto, pe.Luis
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