lunedì 7 dicembre 2020

LETTERA DI NATALE DI PADRE GIANCHI DA JANDIRA-BRASILE





JANDIRA NATAL 2020.

 

 

Carissimi "FRATELLI TUTTI"

 

con queste parole di Papa Francesco vi mando un abbraccio e l'augurio di Buon Natale.

Come sarà il Natale di quest'anno? Senz'altro questa nuvola di virus malefici e mortali che copre tutta la terra, ci porterà forse più silenzio, meno luci, meno consumismo. Ci sentiremo più vicini "all'isolamento" della grotta di Betlemme e della culla del bambino Gesù, e sentiremo più profondamente il senso dell'annuncio dell'angelo; È nato un bambino, annuncio di pace a tutti gli uomini di buona volontà. Qui in Brasile l'istrionismo del presidente Bolsonaro è stato ridimensionato con la caduta ingloria del Trump degli Stati Uniti e qui in Brasile dell'insuccesso delle elezioni municipali, dei candidati appoggiati da Bolsonaro, il centrodestra si è rafforzato e la sinistra ha tenuto botta anche se un po’ malconcia per la frammentazione del suo elettorato in vari partiti.

La sconfitta proprio è caduta sulle spalle dell'estrema destra di Bolsonaro.

 


Qui a Jandira il candidato del PT (Partido dos Trabalhadores) Zezinho non è stato eletto però è riuscito a eleggere un consigliere comunale, (Vereador) Fabio Betera, che è un dipendente della Caritas. Speriamo che questo possa aiutare il dialogo tra la Caritas e tutti i gruppi sociali di Jandira con la camera municipale e il sindaco.

Il coronavirus in Brasile che era in una curva discendente accusando un mese fa 100, 200 morti al giorno, ora è tornato ad aumentare e raggiunge i 700 morti nelle 24 ore e supera nel totale più di 170 mila vittime .

Qui alla Caritas abbiamo gli asili, e scuole materne chiusi da marzo, comunque le maestre con le dovute cautele si incontrano 2 o 3 volte alla settimana per revisionare i contatti con le varie situazioni dei bambini, (casa, famiglia, alimentazione, salute, ecc.) e preparare le lezioni video da mandare ai loro bambini, ai loro alunni.

Noto come in queste nuove attività il rapporto fra loro, le maestre, e il gruppo insomma, cresce e si intensifica sempre più, si interessano soprattutto dei bambini che sono più in difficoltà sia economicamente che pedagogicamente. Due volte al mese ricevono e distribuiscono per ogni bambino una cesta basica un "kit di alimentazione" mirando l'insieme della famiglia e anche le famiglie dei vicini che sono in situazione di bisogno e chiedono aiuto. Se teniamo presente che abbiamo un migliaio di bambini tra asili e scuole materne da seguire e fornire loro la cesta basica più i bambini delle famiglie attorno che vivono vicino, e che sono in una situazione di mancanza di cibo, di fame, ecc., dobbiamo grosso modo fornire tutti i mesi circa 3000 ceste di alimenti basici. Praticamente per 1500 bambini quindi sono 3000 perché sono due volte al mês; , il valore economico di una cesta è di 100 reais, 15 euro circa.



Lo stato ci fornisce il kit per i bambini iscritti all'asilo e alle scuole materne, ma gli altri sono completamente a nostro carico .Riusciamo anche a distribuire a 160 mamme e anziani 2, litri di latte per settimana Grazie a Dio abbiamo avuto aiuti extra da tanti di voi: grazie e moltissime grazie. Con questi aiuti abbiamo potuto trasformare il corso di taglio e cucito in produzione di mascherine, da distribuire alle famiglie assieme agli alimenti, alle ceste basiche. La nostra Caritas di Jandira compra la stoffa e i materiali, e le sarte nelle loro case fanno le mascherine come volontariato.

È interessante che sotto questa nuvola grigia della pandemia nascano molte iniziative di solidarietà e di vita. Abbiamo piantato un migliaio di alberi assieme ai senza terra... con la “benedizione" di papa Francesco.

Gli orti sono stati rivitalizzati e le verdure che abbiamo in più sono distribuite alla gente assieme al kit basico. In un accampamento abbiamo aiutato i senza terra a fare una mandala, un orto circolare in sintonia con il creato.



In questi giorni, proprio in questo accampamento, si sta facendo, anche con il nostro aiuto, un corso ecologico agroforestale per piccoli contadini e assentados delle occupazioni dei senza terra; si vuole annunciare la speranza che viene dal verde della terra, terra amata; contro la cultura della violenza e della morte che viene da una terra bruciata e avvelenata nelle grandi piantagioni di soia, di alberi da cellulosa e di pascoli sempre più aridi per bestiame da macello. Come facevano i negrieri con gli schiavi africani, così oggi una classe di latifondisti senza scrupoli fa con la terra e le sue foreste.

E per finire vi voglio dire anche, che io sto bene...; sì, invecchio, ma invecchio bene. Il cuore ricucito funziona molto bene e mi proteggo dalla pandemia più che posso, uno dei pochi motivi per cui esco di casa sono le messe alla domenica e anche durante la settimana, con le dovute precauzioni... di questo son molto contento: l'eucaristia è un pane che non si spezza né si mangia per televisione ma a tavola, in famiglia, in comunità...fin che si può.

È questo Natale che auguro a voi "fratelli tutti" che la nascita di un Dio che si fa carne, di un corpo spezzato per tutti gli uomini, faccia di noi un dono per gli  altri, per i più poveri, per la nostra madre terra e tutte le sue creature.

Uniti attorno alla Culla di Betlemme, rinati come Corpo Eucaristico, siamo pronti ad affrontare tutti i mali di questo mondo, anche la nuvola minacciosa della pandemia.

Noi accenderemo l'Olivo Benedetto, sull'aia della nostra casa, della nostra terra (come una volta!). Invocando il padre nostro la tempesta troverà la pace, e la


grandine si scioglierà in pioggia di estate, feconda per la terra e ogni essere vivente.

Auguri di Buon Natale ancora una volta; un grande abbraccio e grazie, grazie di tutto ciò che fate per me e per noi, soprattutto per questa missione.

Io, diciamo, sto invecchiando ma la missione è sempre più giovane, e così pure il mio cuore e la mia fede.

Grazie a tutti voi, un grande abbraccio di nuovo, virtuale perché siamo distanti e poi dobbiamo stare attenti anche alla pandemia, ma abitate nel mio cuore, ciao, un saluto di pace, a tutti

 

 

ciao ciao FELIZ NATAL

 

Padre Gianchi Pacchin