mercoledì 31 dicembre 2014

Carta de dezembro 2014

Ruy Barbosa, 31 de janeiro 2014.

            Ciao a tutti,
stiamo finendo um anno e andiamo a cominciarne um altro, che speriamo sia pieno de cose buone de nuovi incontri con tante persone que incroceremo nel cammino della nostra vita. Finire um anno é anche fare la verifica de quello che é successo, de quello che se é realizzato, de quello che non siamo riusciti a fare e de quanto abbiamo sbagliato, nelle relazioni, nelle pastorali, e nelle tante occasioni che ci sono state offerte e delle quali non abbiamo approfittato. Facendo rapidamente uma piccola avaliazione, direi que il 2014 sia stato um anno positivo, dove, come comunitá dei Fratelli, abbiamo tentato de camminare insieme, dandoci del tempo e progettando insieme; come cammino de parrocchie, credo que dobbiamo dare piú tempo alle visite, essere um pouco de piú nella rua e spendere tempo per conoscere sempre de piú il nostro povo. Me verrebbe da dire que bisogna camminare de piú a piedi, lasciando il carro estacionado nella piazza e immergersi di piú nella vita cotidiana do povo. Será um propósito del prossimo anno....
La novitá principale del mese de novembre, é stata com certezza, l’arrivo de pe.Gabriel e pe.Lucas, il giorno 21 de novembro; pe.Ricardo é andato a prenderli e poi insieme sono arrivati em Ipirá, dove um folla de gente stava aspettandoli con ânsia e allegria... Adesso avranno il tempo per  guardarsi intorno e cominciare a capire dove stanno pisando.
preti diocesani de Ruy Barbosa….
Per quel che riguarda questo ultimo mese, ci sono state diversi avvenimenti che hanno marcato il nostro cammino; il primo com certezza é stato l’anniversario del primo anno dall’alluvione em Lajedinho, il 7 de dicembre, e abbiamo commemorato questo momento in due tempi. Il primo é stato la celebrazione della messa nella chiesa parrochiale il sábado 6, com la partecipazione de molte persone, inclusive persone di altre chiese evangeliche, perche diversi dei morti dell’alluvione erano evangelici, e poi il giorno dopo, domenica 7 de dicembre, in piazza, um momento de preghiera ecumênica, com la partecipazione della chiesa Assembléia de Deus, della chiesa Batista e della chiesa Católica. Io, com  alcuni della chiesa Assembléia de Deus, avevamo fatto um roteiro delle varie parti della celebrazione, dividendo i compiti e trovando le persone que avrebbero letto le preghiere e la parte della liturgia della Palavra; al pastore dell’Assembleia de Deus, avevo chiesto de fare um Piccolo commento del vangelo de Emaus e alla pastora della chiesa Batista de dare la benedizione finale e de ringraziare della presenza de tutti; poi durante la celebrazione, vari canti fatti dalle diverse chiesa, molto animati e coinvolgenti. Il tutto si é concluso com la scambio della pace, per ricordarci quanto é necessário riconoscere che, al di lá delle tragedie e del dolore, que puó Darci la forza per affrontare tutto é il Dio della Pace, colui che Nei momenti piú bui puó illuminare il cammino. Gostei molto de questo momento, perché al di lá della crença religiosa, ci siamo incontrati per pregare e chiedere a Dio che continui a Darci il coraggio de lottare e de vincere. In Lajedinho, al momento attuale, stanno costruindo 273 case che dobrebbero essere consegnate nella prossima primavera e já 43 sono state terminate e consegnate  prima de Natale. C’é ancora molto da fare, mas quello che non desanima, é la voglia de lottare.
sempre loro…...
Il 16 de dicembre ci siamo incontrati com tutti i missionari italiani em terra baiana, e questa volta era presente anche Antonina che é arrivata in macchina e si é fermata due giorni; all’ordine del giorno c’erano vari argomenti proposti dal nostro coordenatore, Gianluca,  come l’ascoltare (fa sempre bene ascoltare) le impressioni di Suor Giovanna, di don Gabriele in questi primi mesi di missione e de don Luca nei suoi primi giorni di missione; la correzione del calendario bimensile: dicembre 2015 e conferma delle altre date; la missione Reggiana in Brasile nei prossimi anni: Come dare continuità alla riflessione iniziata in luglio. Proposta metodologica. Inizio delle riflessioni; Avvisi, Altre ed eventuali: Incontro di gennaio a Aparecida. Presenza di don Fortunato. Arrivi e partenze.  A questi sono stati aggiunti alcuni punti sul Campo estivo, la richiesta de visita ad Vescovo massimo nel prossimo anno e come sfruttare la presenza de don Fortunato nei giorni che sará qui com  noi. Anche il Vescovo dom André ha partecipato de buona parte dell’incontro e dando alcune suggestioni sulla visita del vescovo Massimo, tipo il periodo de giugno dove ci sarebbe la possibilitá de partecipare della festa de S.Antonio e della dedicazione della Cattedrale. Ci siamo riproposti de riprendere nel prossimo incontro la riflessione sulla missione diocesana em Brasile, approfittando della presenza de Fortunato e de consegnare a lui la riflessione perché se torne per noi ambasciatore della lettera.
pe. gabriel Burani, ultimo arrivo….
Ultima cosa, l’incontro dei preti dopo il Natale; come è já de costume da alcuni anni, dopo le feste de Natale i preti diocesani e religiosi se incontrano em Andaraí per alcuni giorni, di riposo, de fraternità e de riflessione. Quest’anno ci siamo incontrati nei giorni 29-31 de dicembre, e dopo il pranzo ci siamo fermati per discutere su alcuni temi, tipo la animazione missionaria,  l’equipe del seminario, il congresso fatto dai presbiteri della Bahia, la JMJ 2016, la sostentabilitá e i cambiamenti dei preti e i tempi che si stá nelle parrocchie. Questi temi hanno preso tutto il pomeriggio e anche dopo la cena; quello che voglio sottolineare di tutto questo è la difficoltà de trovare um cammino comune, cioè per alcuni versi me sembra de tornare indietro, da uma chiesa que sempre è vissuta sulla forza dei laici, adesso si rischia de diventare uma clericale, dove bisogna avere um prete per parrocchia e chiedere aiuto a persone che vengono de fuori; per me è um rischio grande e poco profetico, mas siamo a servizio de questa chiesa e quindi camminiamo com lei.
Ultimo dell’anno alla Casa della Caritá, com churrasco e cerveja gelada….e um gostoso sorvete oferecido da sorveteria Gio&Gio….um feliz ano novo de paz, felicidade, saúde e muita fé….até a proxima….pe.Luis




      

Incontro degli Italiani alla CdC de Ruy Barbosa


Sintesi dell’incontro del 16.12.2014.

Ci siamo ritrovati martedì 16 di dicembre alla Casa della Carità di Ruy Barbosa per il consueto incontro dei missionari reggiani in Bahia. Erano presenti: Antonina, Enzo, Firmino, Gianluca, don Riccardo, don Luigi, Don Gabriele, don Luca, suor Nicoletta, suor Lourença e suor Giovanna della Casa della Carità.
Questa volta abbiamo iniziato con il pranzo. Poi nel pomeriggio, come di consueto, un piccolo momento di preghiera per ritemprare lo spirito; abbiamo letto il Vangelo del giorno e dato spazio ai vari commenti. Riflessioni di don Luigi, don Luca, Enzo, don Gabriele, suor Giovanna, Gianluca e Firmino.
Il nostro Ordine del Giorno era: Riflessioni all’inizio della missione di suor Giovanna, don Gabriele e don Luca. Calendario 2015 degli incontri - alcune correzioni, riflessioni sulla missione reggiana in Brasile, comunicazioni e avvisi.
Don Luca ha condiviso con noi “un’impressione di vitalità che ti scrolla il pessimismo dell’Italia”. Un’apertura della gente. Un bella grazia da vivere quella della missione. Attenzione ai ritmi che le distanze impongono che stancano parecchio.
Don Gabriele sottolinea l’aspetto della povertà non come scelta. L’incapacità ancora di comprendere. “Vedo una Chiesa nuova, meno clericale della nostra italiana”. In questi mesi prevale il senso della fatica anche perché ci è mancata la mediazione al nostro arrivo. Una sensezione di non conoscere le persone per stabilire relazioni, non conoscere la comunità, i responsabili. Fatica de vedere e non comunicare. Nota la mancanza di una pianificazione stabile nelle famiglie, una pastorale giovanile non ancora chiara, non intesa completamente. Si sente la fatica di questi primi mesi.
Suor Giovanna parla della povertà come “la conversione più grande che ci è chiesta”. Non ci sono tanti stranieri qui, come in Italia, per cui diventa importante vivere la tua povertà in un paese straniero. Povertà di relazioni che si sente ancora di più nella Casa della Carità. Ci è chiesto di spogliarci del nostro modo di relazionarci.  Un cammino di verità. L’importanza di relazionarti con gli altri nelle cose più semplici e “l’esserci con fedeltà a quello che è il tuo compito”.
Poi abbiamo corretto il nostro calendario per il 2015 che è diventato il seguente:
29/30/31 di gennaio 2015 al CTL di Ruy Barbosa
14 di aprile 2015
08 di giugno 2015
11 di agosto 2015
13 di ottobre 2015
07 di dicembre 2015
             Inizieremo sempre con il pranzo, alle 12,30 seguito dall’incontro nella Casa della Carità di Ruy Barbosa.
             Per gennaio abbiamo una proposta: pensiamo di sfruttare l’arrivo di don Fortunato Monelli che andrà, con “alcuni di noi” (don Riccardo, don Gabriel, don Luca, suor Giovanna ed Enzo) ed “alcuni di voi” (don Marco, Alex...) ad Aparecida per il raduno dei missionari italiani dell’America Latina. La nostra proposta è quella di ritrovarci dal giorno 29 al giorno 31 di gennaio al CTL di Ruy Barbosa per il nostro incontro consueto e chiedendo a don Fortunato la disponibilità per predicarci due giorni di ritiro. In questo incontro ci siamo dati il compito di riflettere sulla lettera di don Gabriele Carlotti che ci ha lasciato in agosto di quest’anno dopo la sua visita alla missione reggiana in Brasile e sulle riflessioni di Gianluca in merito ai laici.
             Abbiamo pensato anche alla possibile visita del vescovo Massimo alle nostre missioni. Gianluca preparerà la bozza dell’invito ufficiale che faremo avere al vescovo per le mani do don Fortunato.
            Sul campo estivo abbiamo preferito pensarci su ancora un po’ e per questo ci aggiorneremo alla fine di gennaio.  In linea di massima è fattibile.
            Anche in merito ad una esperienza di volontariato missionario pensiamo che ci siano reali possibilità. Anche qui a fine gennaio avremo un confronto sulle riflessioni di Gianluca legate ai laici e, sicuramente, salteranno fuori altre proposte. Saremo pronti per mandare qualcosa prima della primavera 2015 così Villa Borrettini avrà del materiale sul quale riflettere.
            Per il nostro contibuto alla Quaresima Missionaria abbiamo deciso che don Gabriele Burani scriverà l’articolo sul tema “Una Periferia grande come il mondo” e lo invierà ad Andrea Bonati del CMD.
            Registriamo la presenza del vescovo André che ha partecipato a buona parte dell’incontro.
           Nel finale alcuni avvisi e scambio di informazioni sulle nostre attività diocesane.
           Non possiamo dimenticare che la merenda questa volta è stata arricchita da un favoloso “strudel” alla tirolese fatto da Frederica Pessina del quale, in pochi minuti, non è rimansto nenche il profumo.
   
         

GIANLUCA GUIDETTI

lunedì 17 novembre 2014

Incontro italiani, Casa da Caridade.

Ci siamo ritrovati martedì 28 di ottobre alla Casa della Carità di Ruy Barbosa per il consueto incontro dei missionari reggiani in Bahia. Erano presenti: don Marco Ferrari, Enzo Bertani, Firmino Pessina, Gianluca Guidetti, don Riccardo Mioni, don Luigi Gibellini, suor Nicoletta, suor Lourença e suor Giovanna della Casa della Carità.
Dopo i saluti, come di consueto, un piccolo momento di preghiera dove abbiamo letto il Vangelo del giorno e dato spazio ai vari commenti. Riflessioni di Gianluca, suor Giovanna, don Riccardo e Enzo.
           Il nostro Ordine del Giorno era: Testimonianza di don Marco, calendario 2015 degli incontri, riflessioni sulla missione reggiana in Brasile, comunicazioni e avvisi.
pista de Baixa Grande para Ipirá...
          La parola a don Marco che ci ha fatto una sintesi, in 50 miunuti, del suo cammino missionario, quasi tredici anni, con la Chiesa brasiliana de Ruy Barbosa. Don Marco ha ricordato le tappe più significative della sua missione. Dal primo incontro del 1994 col Brasile (presenti don Giovanni Rivi e Enzo) dove è nata la disponibilità alla missione “ad gentes”, disponibilità che si è fatta risposta, nel 2001, alle richieste del vescovo Adriano Caprioli per la presenza nella chiesa di Ipirá. Dal 2002 iniziava l’esperienza missionaria, con l’aiuto e l’appoggio di don Vittorio Trevisi.
           Racconta poi delle varie presenze che hanno condiviso con lui questi anni di missione: da don Alfredo a don Mario Pera, da don Mario Gazzotti a don Carlos Marçal, don Islan, il diacono Genival.
Romaria da Terra e das águas em Itaeté
           Il ritorno definitivo in Italia fissato per il 31 di ottobre (ma realizzatosi il 30 per uno spostamento improvviso dell’aereo) ed i programmi fino a giugno 2015 sono stati altri pensieri che don Marco ha condiviso con noi. Ricorda con gioia i momenti dei saluti in Ipirá, molto belli e preziosi.
          Cosa è rimasto? Lui dice che questa esperianza (della missione ad gentes) dovrebbe essere possibile per tutti i preti, fa bene al ministero.
         Cosa mi porto a casa? La fede semplice della gente, una fede bella fatta di dedicazione, di perseveranza, di coinvolgimento. Ricorda il progetto della comunità di Ipirazinho che ha trasformato il volto di quella comunità e ribadisce la sua contentezza per questi anni vissuti in Ipirà. Anche la presenza dell’ECC ha contribuito a cambiare il volto della parrocchia. Ci tiene a sottolineare che in tutti questi anni di presenza ad Ipirá non si è mai scontrato con i politici locali e non ha mai appoggiato partiti politici cercando sempre la neutralità. Un altro aspetto che ricorda con enfasi è il “Terço dos homens” (la recita del rosario degli uomini).
           Anche con le suore la collaborazione è stata positiva e ricca di bei momenti.
com Luciele, filha adotiva….da CdC de Ruy Barbosa...
Dopo la testimomianza di don Marco hannno preso la parola don Riccardo, don Luigi e suor Nicoletta per dirci qualcosa dell’Italia. Il 14 di ottobre ad Arceto l’incontro missionario dei rientrati, il capitolo delle Casa della Carità (nuove nomine e tematiche affrontate come il profetismo e la povertà nella realtà di oggi). Sottolineano la difficoltà dovuta al fatto che ognuno parte dal proprio punto di lettura della realtà per affrontare le sfide future.
Siamo passati poi, al calendario dei nostri incontri. È stato approvato così:
No dia dos 50 anos da Diocese de Ruy Barbosa….
Ci incontreremo periodicamente ogni DUE mesi il secondo martedì del mese iniziando con il pranzo (12:30) e continuando nel pomeriggio:
Le date del 2014 e 2015:
16 di dicembre di 2014
10 di febbraio di 2015
14 di aprile di 2015
09 di giugno di 2015
11 di agosto di 2015
13 di ottobre di 2015
08 di dicembre di 2015
In questo modo tutti sanno e si possono organizzare per essere presenti. Gli incontri avverranno sempre alla Casa della Carità di Ruy Barbosa. Se decideremo di cambiare posto lo comunicheremo per tempo.

Non ci siamo addentrati nella riflessione sulla Missione in Brasile, lasciandola per il prossimo incontro con la speranza di avere tra noi don Gabriele Burani e don Luca Grassi.
Tra gli avvisi l’arrivo di Stefano e Valentina il 7 di novembre per una ventina di giorni. Saranno ospitati dalla famiglia Pessina a Ruy Barbosa.





mercoledì 12 novembre 2014

Carta de Outubro…2014

Nova Redenção, 30 de outubro 2014

            Ciao a tutti,
giá é quasi um mese que sono rientrato dopo il período del Capitolo, momento ricco e sofferto, mas sempre uma bella boccata d’aria, per quel che riguarda l’incontro con i tanti che non si vedono da tempo e per la possibilitá di potere partilhare esperienze e impressioni; momento di cambiamenti e di possibili slanci per un futuro che a volte sembra incerto, mas che sempre ci stupisce. Mas entriamo nella nostra vita brasiliana, baiana e em particolare, Ruy Barbense, che in questo mese ci ha particolarmente animato; 
eccole, sul Pai Inacio….
la prima cosa che é successa é stata la partenza de Agnese e Manuela, due giorni dopo il nostro arrivo; il giorno delle elezioni politiche qui i Brasile. Il sábado c’é stato il momento della despedida e la domenica mattina, bem prestino, ci siamo messi in strda para Salvador. Durante il viaggio si é potuto parlare, condividere idee e raccontare come erano passati i due mesi in terra brasiliana e alla casa della Caritá. Poi arrivati a Salvador ci siamo sorpresi per l’assenza di traffico, infatti siamo arrivati nel centro storico in um attimo, mas com grande sorpresa ci siamo anche accorti que la maggior parte de negozi e dei botteghini erano chiusi, perfino il Mercado Modelo, centro della visita dei tanti turisti che arrivano a Salvador. E poi, ancora piú sorprendente, non c’erano turisti per strada....uma desolazione; per fortuna alcuni stacanovisti avevano aperto e quindi siamo riusciti a fare le ultime compere prima della partenza. Fatto questo, ci siamo avviati verso Itapuá per pranzare, in um ristorante vicino al mare e dove si mangia molto bene la “carne de sol”....non ci siamo buttati sul pesce, mas ho visto que le ragazze hanno apprezzato la carne. Poi com calma verso l’aereoporto per imbarcarsi. Ho aspettato um poco per vedere se c’erano difficoltá, mas tutto é andato bene.
Entrata della cittá e inizio della camminata...
Poi la preparazione del DNJ zonale em Wagner; anche questo é stato um bel momento, molta correria e apprensione fino all’ultimo giorno, mas direi che é andato bene, caldo permettendo...kkkkkk in effetti nel pomeriggio la mancanza di alcune tende in piú, hanno dato da fare, perché il sole era bem forte e il calore si faceva sentire. la giornata é cominciata all’entrata della cittá, con l’accolhenza dei giovani delle parrocchie, com molto entusiasmo e allegria; lá é stata presentata uma musica accompanhata com uma danza fatta dai giovani di Wagner, sull}allegria e la goia, molto bella. Poi ci siamo incamminati verso il centro, facendo 3 soste lungo il cammino, dove sono stati presentati i 3 temi che hanno accompanhato il lavoro de preparazione del DNJ (Dia Nacional da Juventude), fino ad arrivare alla piazza centrale dove abbiamo celebrato l’eucarisitia, presieduta da pe.Giorlando, sacerdote diocesano ordinato due anni fá. 
Pe.Giorlando, pa.Carlos Marçal e pe.Luis
Terminata la messa, bem preparata e animata (potete vedere alcune cose em you tube....) e dopo il pranzo, c’é stata la parte culturale, di festa e di apresentazione delle varie parrocchie che avevano preparato scenette, canti e danze; é stata bella la partecipazione dei giovani della chiesa batista, che hanno presentato due scenette e l’intervento del pastore Batista che ha ringraziato per l’invito  e per la bella giornata. Poi la festa é continuata com um gruppo musicale de Baixa Grande, che ha animato, cantando e invitando a danzare, i giovani che stavano nella piazza, fino alle 5 del pomeriggio, quando i tecnici dell’impianto áudio, hanno detto che dovevano cominciare a smontare l’impianto. Credo che i giovani siano rimasti contenti e animati, quelli di Wagner con certezza ....finito tutto é stato bello vedere la gente rimanere per aiutare a liberare il palco e pulire la piazza, come segno di attenzione e soprattutto come método educativo e rispetto per gli spazi pubbilci...
Poi il rientro di pe.Riccardo, que ha completato la ricomposizione della comunitá dei Fratelli e sorelle e in seguito il secondo turno delle Politiche, con la votazione tra Dilma e Aécio; ho assisitito agli ultimi dibatti tra i due e quello che mi ha stupito é stata la poca progettualitá, che vuol dire, capacitá de proporre politiche nuove e vere, perché sempre si sá que quello che si promette molte volte non si riesce a realizzare. Molte le proposte sulla scuola, sulla lotta contro la corruzione, sulla sanitá e sulla casa; vedremo. Chi ha vinto deve lavorare molto e soprattutto dare conta di quello che ha promesso, aiutando i ceti piú poveri e dando impulso a nuovi modi di intendere la política. Dilma ha vinto, speriamo che adesso possa vincere la giustizia e la ricerca di un vero bene comune.
E per ultimo, ma non perché é meno importante,  l’incontro tra i missionari reggiani il giorno 28 de outubro. Eravamo presenti tutti (anche Firmino), tranne Antonina che aveva detto che non sarebbe venuta per la distanza e perché adesso ha in casa i muratori per la ristrutturazione del tetto. Abbiamo ascoltato pe.Marcos che ci ha raccontato un poco dei suoi 13 anni qui in Brasile, di come é arrivato e de come ha camminato in questa terra e com questa gente; 
Pe.Marcos in una delle tanta attivitá
pastorali…...
molte le persone incontrate e molte le testimonianze de fede que hanno animato questo percorso e che rimarranno sempre presenti nella sua vita. L’affetto e la riconoscenza di tenti che in questi giorni sono passati nella casa parrocchiale di Ipirá hanno confermato il lavoro pastorale fatto e come il tempo speso per le relazioni personali siano fondamentali per il cammino di ogni sacerdote che si mette a disposizione della gente. La partenza é per il 31 de outubro, mas oggi abbiamo saputo que vai viajar oggi, 30 de ottobre per arrivare domani....mas mi sembra que non troverá difficoltá nel reinserirsi  in Itália...stiamo aspettando i nuovi preti che dovranno arrivare, se Deus quiser, per dare di nuovo uma forza alla missione, perché al momento atuale siamo próprio pochi!!!!!
Que todos os santos e os nossos falecidos possam nos acompanhar no próximo mês  de novembro, e que a chegada de pe.Gabriel e pe.Lucas estimule nas comunidades a alegria de anunciar, com novo entusiasmo,  o evangelho do Senhor, alimentando a fé e a coragem de pisar nas periferias humanas e existenciais do mundo de hoje. Um abraço a todos e até logo....pe.Luis





venerdì 5 settembre 2014

Carta de Agosto 2014


Reggio Emilia, 04 de setembro 2014.

            Ciao a tutti,
Vi scrivo dall’Italia, visto che non ho avuto il tempo de scrivere prima di partire; il mese de agosto é stato pieno de eventi e de fatti, sia a livello diocesano que a livello sociale.
Comincio con il raccontarvi qualcosa sulla missione diocesana che abbiamo fatto nella parrocchia de Baixa Grande e che ha visto impegnati circa 110 missionari, venuti dalle varie parrocchie della diocesi e de alcuni venuti da altre diocesi ou de congregazioni religiose che hanno participato de altre missioni ou que hanno vissuto e lavorato per un tempo, nella diocesi de Ruy Barbosa. La modalitá della missione é já bem assodata como momento importante nel cammino diocesano, mas ogni settimana missionária ha un suo percorso e uma sua caratteristica. Il lunedí mattina, é stata presentata la situazione religiosa, sociale e polita della parrocchia, com il numero delle comunitá della campanha e de come la parrocchia si stá muovendo nel campo della evangelizazione e nell’attenzione alle varie situazioni sociali; sul finire del pomeriggio abbiamo celebrato la messa e poi ognuno é partito per la própria destinazione. 
carrozzina tipo italiano....
Io, insieme a Don Gabriele Burani, siamo andati em alcune comunitá della campanha e abbiamo alloggiato in uma família che ci ha accolti com molta attenzione e com molta allegria. In questa família era presente anche una jovane que aveva partecipato della GMG em Rio de Janeiro lo scorso anno, e questo é stato motivo de ricordare questo momento tanto bello e significativo per il gruppo che ha partecipato. La visita alle familie é stato il tempo che ci ha impegnati di piú, e senza ombra de dubbio é stato anche il meomento piú significativo, dove l’incontro con le persone, con i problemi e le allegrie della gente ti aiuta ad entrare in sintonia con uma realtá que altrimenti ti rimane lontana e rischia de essere indifferente. Il dar tempo e il fermarsi, senza avere la fretta de dovere andare de corsa, te aiuta a gustare il tempo dell’incontro, del calarsi nella realtá concreta de quelle persone senza judicare e senza pregiudizi. Mi piace sempre molto questo modo de incontrare le persone; poi abbiamo anche celebrato em tutte le comunitá che abbiamo visitato, e anche questo diventa um momento molto importante, per loro e per noi che possiamo esperimentare come la comunitá si incontra intorno alla Parola e alla mensa eucarística. Voglio ricordare que queste comunitá celebrano l’eucarisitia uma volta al mese, e alcune anche ogni due mesi; mas la maggioranza celebra la liturgia della Parola tutte le settimane. Questo per perdere di vista quanto é importante per le comunitá la Parola de Dio e il senso della comunitá em sé. la prossima missione, nel 2015, sará nella parrocchia de Itaberaba, dove lavorano i francescani conventuali.
Comunidade da zona rural
Secondo momento importante é stata la Romaria della Terra e dell’Acqua che si é svolta em Itaeté, domenica 24 de agosto; é stato um momento preparato a partire da um trabalho a livello de parrocchie, cioé la CPT (Commissione Pastorale della Terra) aveva prodotto um libretto com 3 incontri che dovevano servire per preparare le comunitá a entrare nel teme della Romaria e per capire perché si faceva questa Romaria. Il tema era: “Rio Paraguassú, vene che generano vita nella Bahia” legato all’importanza dell’acqua de questo fiume che dá da bere a quase 5 milioni de baiani e que stá gravemente minacciato per l’inquinamento e per lo sfruttamento delle grande fazendo que utilizzano l’acqua per la produzione dei grandi progetti de agro-negozio. La giornata é cominciata in um assentamento a 3 km dalla cittá, em Riva al Paraguassú, dove anni addietro c’era stata uma grande protesta delle donne de quella zona perché il governo voleva fare una barragem allontanando tutte le familie que stavano sulle rive del fiume senza dare nessuna indenizzazione e sicurezza de casa e de vita. Dopo uma lunga trattativa e lotta, lo stato ha costruito le case e dato uma sicurezza alle familie e dopo ha costruito il barragem. Poi, camminando siamo arrivati al campo sportivo dove abbiamo continuato cantando e ascoltando la voce de due cantautori molto legati all’attenzione della ecologia e vicini al cammino della CPT. la giornata si é conclusa com la Messa presieduta dal vescovo dom André.
sambando depois da celebraçãõ....
Ultima cosa che penso sia significativa, é l’impegno della Chiesa a livello político, cioé la CNBB (Conferenza dei Vescovi del Brasile), insieme a oltre 95 entitá, (come agli avvocati e gli architetti, altre chiese evangeliche, movimenti sociali e sindacati), hanno formato uma coalizione per una Riforma Política del Brasile e chiedono alla gente de assinare una petizione perché le cose che propongono possano tornarse legge. La proposte verte su 4 punti:
Ø  Allontanamento del denaro delle imprese private nella propaganda política
Ø  Paritá tra donne e uomini al Planalto (Parlamento)
Ø  Votazione in due turni, dove prima si sceglie il partito con il suo programma político e poi e candidati proposti dai partiti
Ø  Potere sovrano del popolo de leciferare, cioé potere proporre leggi e essere approvate.
Cose que mettono in evidenza quanto la chiesa é attenta alle situazione e come tenta de aiutare la gente ad assumersi responsabilitá non solo em âmbito religioso, mas anche per il bene di tutti; e nello stesso tempo come il legame Fede-Politica non si puó scindere, mas deve essere motivo de riflessione costante per i cristiani, soprattutto nelle situazioni dove si vivono grandi ingiustizie e disiguaglianze sociali.
Neste tempo que vou ficar na Itália, espero de encontrar muitas pessoas e de contar diretamente a experiência que a Igreja Brasileira vive no seu dia a dia; um abraço a todos e até breve, pe.Luis, irmão da Caridade.





lunedì 4 agosto 2014

Un anno fa ... il RIENTRO !!!





Ciao a tutti,

Esattamente il 6 agosto 2013 ci imbarcavamo da Salvador per rientrare in Italia. È passato un anno, un anno intenso, rincontrando amici, persone care, conoscenti, riscoprendo le nostre origini, la nostra casa italiana, le strade di Reggio Emilia.

"Sto bene così ???"
È passato un anno intenso anche sotto il punto di vista organizzativo: asilo per i bimbi, lavoro di Laura, studio mio (oramai agli sgoccioli), ritmi italiani da essere assorbiti, o per lo meno capiti.

Selfie di papà e figlio
È passato un anno, e non è cosa da meno, anche rispetto al nostro approccio con la parrocchia , con la Fede. Difficoltà, incomprensioni, riflessioni, dubbi … tante cose passate per la nostra testa, venendo da una realtà ecclesiale come quella della Bahia e cercando di rientrare negli “schemi” della Chiesa italiana.

Mamma Laura e Matteo al lavoro !!!
Mancano tanto, a dire il vero, le tante, piccole cose che si facevano in Brasile: un bimbo in casa, una riunione in comunità, una celebrazione della parola, una visita nelle case, un pomeriggio “sgangherato” di catechismo nel bairro Santa Luzia. Mancano, ma dobbiamo essere consapevoli che ora, per ora, in questo momento, la nostra missione CONTINUA qui. Non è stata una bella parentesi, con tante belle cose e stop ! NO, dobbiamo essere in grado di reinventarci missionari “in casa”, stando con la gente, essendo testimoni del Regno di Dio nelle vie del centro storico di Reggio Emilia, o nel parchetto di fronte alla scuola materna di Sant´Agostino, oppure tra i corridoi di qualche casa di riposo per anziani, compiendo ciò che Gesù più volte ci ha detto: “ANDATE  E FATE DISCEPOLI IN TUTTE LE NAZIONI”.

Continuiamo perciò a camminare, seppur tornati dalle terre di missione, sulle strade di casa, portando il messaggio della Buona Novella a tutti coloro che incontreremo sul nostro cammino.

                                   

Un caro saluto a tutti, italiani e brasiliani.

lunedì 14 luglio 2014

incontro missionari italiani em Ruy Barbosa, 07-07-14


Ci siamo incontrati il lunedí 7 di luglio alla Casa della Caritá di Ruy Barbosa approfittando della presenza di Don Romani Zanni, in visita alle sorelle e ai Fratelli, che si preparano al Capitolo Generale nel prossimo settembre, e anche perché lui é il Vicário Episcopale per le Missioni nella Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla. Eravamo presenti: Gianluca Guidetti, coordinatore dei missionari brasiliani, pe.Marco Ferrari, pe.Riccardo Mioni, Enzo Bertagni, ir.Nicoletta, ir.Giovanna, pe.Gabriele Burani, pe.Luigi Gibellini e ir.Lorenza. Mancava pe.Fernando Imovilli perché scendendo di Bonito era uscito di strada, mas senza nessuna conseguenza grave, solo il carro ha avuto danni.
Dopo um piccolo momento di preghiera dove abbiamo letto il vangelo del giorno e dato spazio ai vari commenti, poi abbiamo cominciato a discutere i punti dell’OdG che Gianluca ci aveva mandato cominciando dalla “riflessione sulla presenza dei missionari reggiani nella Diocesi di Ruy Barbosa e prospettive future” in questi 50 anni di cammino.
Con certezza si puó dire che c’é stato un cammino caratterizzato dalle varie situazioni che si sono incontrate e dalla circostanze che si sono vissute; ma in questi ultimi anni gli aspetto che piú hanno marcato la diocesi di Ruy Barbosa é stato l’impegno a livello vocazionale e aspetto econômico, che vuol dire cominciare a vedere come la diocesi puó autosostenersi. Sulle vocazioni, oltre che aver costruito un seminário próprio ( fino al 2008 i seminaristi della diocesi erano insieme ai seminaristi della diocesi di Paulo Alfonso) si sta lavorando e si stanno vedendo i primi piccoli risultati, cioé 6 nuovi sacerdoti di Ruy Barbosa, e 4 seminaristi che si stanno formando. In questo si é ricordato come la Diocesi di Reggio Emilia aveva progettato un cammino di accompagnamento inviando alcuni anni fá, don Mario Gazzotti, ch avrebbe dovuto inserirsi nel cammino di formazioni dei seminaristi. Per questo, quello che puó essere un nosso impegno qui in Ruy Barbosa nei prossimi anni, potrebbe essere legato al discorso “formazione” individuando in questo un aspetto piú specifico della nostra presenza.
Per quanto riguarda il futuro, si é affermato che, se si aspetta che la Diocesi di Ruy Barbosa sia autosufficente, ricordando quello che dom Adriano Caprioli aveva detto nel suo ultimo viaggio in accasione dei 50 anni della diocesi, cioé “rimaniamo fino a quando ce ne sará il bisogno”, non si cambia mai; per questo si é detto che é bene dare dei tempi alla diocesi di Ruy Barbosa, facendo un progetto proiettato nel futuro. Su questo si é aperta poi una discussione partendo dal fatto che siamo una chiesa inviata in missione, e non solo singole persone o solo preti; le domande che sono uscite sono state queste:
-       Quando si parla di chiudere cose si intende?
-       Quando si dice di spostarsi cosa implica per l’equipe missionária?
-       Dove andare? Cosa ci chiede la Chiesa Brasiliana?
-       Quanto vuole investirci la Chiesa Reggiano-Guastallese nella missione in Brasile?
-       Che spazio trovano i laici in questa missione?
Di fronte a queste domande abbiamo cercato di dare alcune risposte che ci possano aiutare a capire sempre meglio quelle che saranno le prospettive future della nostra missione qui in Brasile.
Dom André de Witte, bispo de Ruy Barbosa
Alla prima domanda si é detto che la missione non chiude, cioé é importante riconoscere quanto sono importanti le missioni per la vita della Diocesi di Reggio-Emilia, ricordando che le missioni sono il polmone della diocesi;  si é detto che puó essere giunto il momento di pensare ad uno spostamento, vedendo, che dopo 50 anni, ci sono luoghi che hanno piú bisogno della presenza di missionari, che Ruy Barbosa. É uscito anche che il discorso di “chiudere” é impróprio, perché la presenza dei missionari Reggiani non é solo di preti e suore, mas anche di laici e volontari, quindi é chiaro che una presenza reggiana continua in forma differente, mas sempre salvaguardando la dimensione de equipe, cioé di una chiesa che ínvia il próprio essere chiesa. In seguito si é detto che il fatto dello spostarsi é legato anche alla presenza di preti baiani che stanno assumindosi la responsabilitá della loro diocesi, e questo é molto positivo.
  Alla seconda domanda si é confermato il discorso che se si apre una nuova missione in Brasile, si apre con lo stesso método dell’equipe missionária, cioé un gruppo di persone che vanno a nome della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, cioé preti, suore, laici e volontari. Non si puó essere solo la presenza di preti che fá la missione, mas la presenza di una chiesa che si assume la responsabilitá di mandare le varie vocazioni e i vari carismi.
Dove andare? Questa non é una decisione nostra perché siamo inseriti dentro una chiesa che já sta dando delle indicazioni sopra la necessitá de missionari; in questo caso la Chiesa Brasiliana stá chiedendo missionari per la missione continentale, e in modo speciale per la regione amazônica, quindi potrebbe essere in quella direzione che anche la chiesa di Reggio si muove. Il documento di Aparecida e i vescovi brasiliani stanno invitando a inviare missionari in quella regione perché é, al momento attuale, il luogo dove c’é piú necessitá.
e a Palavra se fez carne.....
Per fare questo peró é necessário che la chiesa Reggiana possa investire ancora di piú sulla missione; in questo incontro ci siamo fermati anche al fatto che in questi ultimi anni la nostra presenza in terra brasiliana é diminuita notevolmente, sia  alivello di sacerdoti che di laici. Se la prospettiva é di rilanciare la missione e aprire altri spazi bisogna che la chiesa che ci ínvia riconosca quanto é necessário la presenza missinaria per la chiesa reggiana, e non essere rinchiusa in sé stessa; avere il coraggio di fare delle scelte che si aprano alle “periferie del mondo” e non rimanere chiusi nella varie sacrestie delle nostre chiese. Se é vero che é dando che si riceve, dobbiamo sempre piú alimentare questa dinâmica evangélica. Quindi aprire e andare, vuole dire investire e credere che non ci perdiamo o impoveriamo, mas che sempre piú ci arricchiremo....
Sulla presenza dei laici si é confermato il fatto che sono una presenza importante e che possono trovare spazio nel cammino di questa missione; si é ribadito la necessitá di non inventare progetti o altre cose per la loro venuta, mas che possano esserci cammini dentro le realtá dove sono presenti i reggiani. Si é sottolineato l’importanza di una presenza familiare, in primo luogo, cioé familie che scelgono di essere família qui, dando una testimonianza viva in una situazione dove le familie sono distrutturate e inesistenti; inserirsi in parrocchie dove possono svolgere un servizio a livello di pastorali o di progetti já esistenti. Si riconosce quando é importante che siano accompagnati e che possano confrontarsi con chi já da tempo sta vivendo in queste realtá missionarie.
Si é concluso l’incontro con il pranzo e marcando il prossimo, aprofittando della presenza di Gabriele Carlotti che sará con noi a partire dal 15 di Luglio. Il prossimo incontro é stato fissato per il 18 de agosto.


domenica 29 giugno 2014

Festa do Crisma em Wagner....


Segunda feira, 16 de junho 14
Ruy Barbosa.
La domenica dove se celebró la Solennitá della S.S.Trinitá, nella parrocchia di Nossa Senhora do Carmo in Wagner, abbiamo celebrato la Cresima in una comunitá della campagna e nella chiesa principale nella cittá de Wagner. In tutto erano 2 giovani di 16 anni e 8 donne, alcune giovani (4) tra i 17 e 23 anni e 3 mamme de família, giá impegnate nelle loro comunitá.
Entrada na capela de Bonito de Cima
Alle 14,30, insieme al vescovo dom André, siamo arrivati nella cappella della comunitá di Bonito di Cima, che ha come patrono S. Antonio; la chiesetta era bem preparata, com fiori, bandierine  e palloncini appesi alle pareti. Fuori la gente che stava aspettando e i giovani, con la maglietta rossa con impressi i doni dello Spirito Santo, un poco emozionati e trepidanti. la messa é cominciata com la processione di ingresso, con i crismandi e con irmã Josy, che ha accompagnato la preparazione di questo momento che ha portato all’altare l’olio del Crisma. Chiquinha, a coordenadora della catechesi ha introdotto la celebrazione spiegando il significato del sacramento della Cresima, dicendo che é la confermazione del Battesimo e che adesso sono loro che si prendono la responsabilitá di dare ragione della própria fede e di assumersi impegni nella vita della comunitá. Dopo la messa tante foto e per finire um momento di festa con dolce e bibite. Una signora, la mamma di due ragazze che si sono crismate, a nome della comunitá ha ringraziato il Vescovo per la sua presenza e l’ha invitato a venire altre volte nella loro comunitá; il Vescovo da parte sua ha risposto che tutte le volte che la comunitá prepare giovani e adulti per il sacramento della Cresima lui stará presente.
O grupo com ir.Josy
Siamo poi partiti per Wagner, dove, dopo um lanche e um buon caffé, ci siamo preparati per celebrare la S.Messa e conferire il sacramento della Cresima agli altri che si erano preparati. Devo dire che da alcuni anni si stá facendo um cammino per ricevere il sacramento della Cresima aperto a tutti, adolescenti, giovani, e adulti  che vogliono impegnarsi piú a fondo nel cammino della fede e nell’impegno nelle Cebs, Comunitá Ecclesiali di Base; e stá dando um buon risultato, sia perché le suore che accompagnano questo cammino stanno dando tempo e poi perché si é visto come la catequese agli adulti sia importantíssima. La strada é ancora molto lunga, mas credo che questo sia uno dei cammini certi da percorrere. In questo caso la Cresima non diventa il sacramento del “ciao” come si dice in Itália, mas il sacramento dell’impegno Cristiano rivolto alla própria fede e al cammino di comunitá. 
O grupo com dom André
La Messa era stata preparata da tutto il gruppo che stá partecipando del cammino crismale, e la chiesa era piena; il vescovo ci ha ricordato, e ha ricordato in modo particolare ai crismandi, che questo sacramento ci infonde i doni dello Spirito, che ci aiutano a fortificare la fede e de dennciare le ingiustizie e annunziare il Vangelo. La comunitá Cristiana, con l’amministrazione dei sacramenti, aumenta de persone che si impegnano a essere segni della presenza di Dio in mezzo al suo popolo e testimoni dell’amore que Dio ha per noi. Una cosa bella che il Vescovo chiede ai crismandi, é di scrivergli un lettera di presentazione e di motivare il perché stanno chiedendo il sacramento della Cresima, e nel giorno della festa, lui consegna a ciascuno la sua risposta, con il ricordino della festa; é um modo simpático di conoscere e capire le motivazioni che spingono le persone a chiedere i sacramenti. Dopo la celebrazione, anche qui c’é stata um poco di festa, con dolce e bibite.
Speriamo di potere sempre avere momenti come questi, perché le nostre comunitá si possano arricchire di persone compromesse e impegnate nella varie pastorali e nei vari servizi che ogni comunitá  ha da svolgere.


mercoledì 4 giugno 2014

Non é solo calcio.....ma anche sfruttamento.


Ruy Barbosa, 03-06-14

S.S. Carlo Lwanga e compagni.
La Coppa del Mondo stá arrivando, le Nazionali dei vari paesi stanno mettendo piede sul suolo brasiliano e la propaganda televisiva stá ossessionando la gente, con video, canti e trasmissioni dando sempre piú risalto alla conquista del 6º titolo mondiale per il Brasile....se per caso non vince, sará lutto nazionale per un mese...kkkkk. 
inizio della manifestazione....
Tutto é verde-oro, le bandierine della festa di S.Giovanni sono verde-oro, i parallelepipedi delle strade sono colorati di verde-oro, alcune case sono state tinteggiate di verde-oro, i negozi stanno vendendo le magliette della nazionale giá con le 6 stelle e anche i berrettini hanno disegnato le 6 stelle; la Hunday sta facendo una propaganda sulle sue macchine garantendo per 6 anni dei benefici...anche agli argentini é stato proposto, come scherzo, che se vince il Brasile si potrá comprare una televisione piana per solo un Real...immagina!!!! Ma oltre a tutto questo, ci sono anche quelli che contestano le spese eccessive per la Coppa, le espropriazioni per costruire stadi e ingiustizie sulle persone che per questo hanno perso casa e luogo dove abitare; ma questo é tutto messo a tacere; poi stanno arrivando anche i tifosi, gli stranieri che staranno qui per il tempo della Coppa, con tutte le sue esigenze e tutte le sue necessitá, e qui in Brasile si sá che una delle necessitá piú ricercata é quella sessuale.
ricordando la Coppa del Mondo....
La Campagna della Fraternitá di quest’anno ha riflettuto sul traffico e sullo sfruttamento della persone, sullo sfruttamento sessuale e sulla schiavitú; legato a tutto questo, si é fatto, in vari municipi la giornata contro “L’abuso e lo sfruttamento sessuale sugli adolescenti e sui bambini” per ricordare un fatto che é accaduto il 18 di maggio, non mi ricordo l’anno, dove fu rapita una bambina di 8 anni e, dopo essere stata abusata e violentata,  la uccisero e la sciolsero nell’acido; gli assasini non furono mai incontrati, mas da quel episodio nacque questo giorno per non dimenticare tanta barbárie e tante violenze subite dai bambini e dagli adolescenti.
Faccia bello....
Dati dimostrano che la maggior parte degli abusi e delle violenze succedono dentro le mura di casa, tra familiari che senza vergogna e rimorsi, usano dei propri figli, o dei figli di seconda unione, dove zii o nonni violentano le proprie nipoti o cose di questo genere.... Mas questo é anche una delle cose che succederá in questo tempo di Coppa del Mondo, dove persone senza scrupoli useranno bambini/e, adolescenti e giovani per fornire a chi vuole tutte le possibilitá a livello di prestazioni sessuali; il traffico sessuale é uno dei piú redditizi e di certo qui in Brasile non manca la “matéria prima” infelicemente.
conclusione nella piazza pubblica di Wagner...
É bene che possiamo avere presente anche tutto questo, ci saranno persone che si ricorderanno della Coppa non perché il Brasile sará “exsa”, mas perché per pochi reais é stato costretto a vendersi e a guadagnare qualcosa per potere sostenere la famiglia, o chi perderá la própria vita perché si rifiutó di prestare certi servizi...mas questi non saranno ricordati dalla Globo o da Galvão Bueno, perché tutto sará incentrato sui giocatori e sulla possibilitá di essere i primi ad arrivare a 6 titoli mondiali.
Vedremo alla fine chi vincerá, se il Brasile delle ‘stelle del pallone’ o il Brasile dei “dimenticati e degli sfruttati”; io fin da ora tifo per loro, sperando che la lotta e la denuncia contro queste ingiustizie possa continuare anche dopo la Coppa, anzi, deve continuare e deve essere motivo di gridare con il papa Francesco che fá dure critiche al sistema attuale dicendo: “Cosi come il comandamento –non uccidere- pone un limite chiaro per assicurare il valore della vita umana, cosi anche oggi dobbiamo  dire – nó a una economia dell’esclusione e della disiguaglianza sociale-”. (53)
Um abraço a todos/as e que possa vencer o melhor....pe.Luis, irmão da Caridade