domenica 24 dicembre 2023

Scrivo due righe per questo Natale

 




Pe Luis Ferrari

nella preparazione di quest’anno ho ritrovato le forme per fare le immagini del presepio; ho provato a farne qualcuna con una mescolanza di gesso e cemento bianco dopo ho affidato ad una ragazza che ha continuato a riprodurne. Poi ho ritrovato anche molte immagini di Gesù Bambino; così abbiamo invitato i ragazzi del Centro Jovem, e invece di Babbo Natale abbiamo dato loro una statuina di Gesù Bambino, raccontando un po’ la storia della sua nascita. Come aveva desiderato San Francesco quando ha inventato il presepio, era cercare di vedere Dio con l’immaginazione per comprendere: Gesù Bambino, la sua povertà e il Amore per noi. Qua in Brasile, ho imparato a fare il panettone, così ne ho fatti 5 piccoli da mezzo kilo; bisogna fare un massa ben fermentata e poi dopo la cottura devono raffreddarsi capovolti per mantenere la tenerezza. Nella novena del Natale c’è un commento di Santo Ireneo che sempre mi colpisce: “Il Verbo di Dio pose la sua abitazione tra gli uomini e si fece Figlio dell’uomo, per abituare l’uomo a comprendere Dio e per abituare Dio a mettere la sua dimora nell’uomo secondo la volontà del Padre”. E’ un mistero che non finisce di stupire, un Dio che si riveste di fragilità per salvarci. Pensando anche alla storia di oggi, con queste terribili guerre e con questi bimbi che sono le vittime principali, i santi Innocenti di oggi. Gesù viene per abitare in noi per assumere l’umanità e salvarla, chiediamo la luce della fede ci accompagni in questo Natale.

Stiamo costruendo una chiesa in una comunità, Morro das Flores, è dedicata al Sacro Cuore di Gesù; i muratori stanno intonacando le pareti, le prossime settimane dovrebbero arrivare le porte e poi le finestre. In questi mesi abbiamo anche fatto del lavoro in mutirão due domeniche: i muratori del posto hanno lavorato due mattinate gratuitamente poi c’è stato il pranzo insieme a “Feijoada”. Per me è stato buono che loro si sono spesi per la chiesa, sentiranno di più il senso dell’appartenenza a questa comunità.

 In Casa della Carità questi mesi è arrivata Maria, una volontaria laica missionaria, ha portato un po’ di freschezza e si vede un grande desiderio di donarsi e spendersi per questo popolo, in particolare per i più giovani. Adesso per Maria stiamo preparando una casa, nello stesso bairro della Casa della Carità, dove potrà vivere e rimanere legata alla casa ma nello stesso tempo disponibile ai progetti che assieme alla chiesa locale le saranno proposti.

Poi dulcis in fundo mi sto preparando a tornare in Italia, è certamente una sfida; in particolare il dover ricominciare, che è una sorta di rinascita. In questo tempo anche “despedida” come si dice qua saluto le varie comunità; il tono è dettato dalla gratitudine dover ringraziare di un cammino fatto assieme sia nella Casa della Carità, sia nel Comunità terapeutica Levanta-te e anda e nella quasi parrocchia di Aparecida San Giuseppe Operario; mi sembra di aver donato ma nello stesso tempo ricevuto Tanto.

Ultima ora: è morta all’ospedale di Salvador Lilia, una giovane signora madre di famiglia, che ha lottato perché non si trovavano anestesista per fare la chirurgia per un tumore. Aveva quest’anno ricevuto la cresima, ha fatto un bel cammino di fede, aveva ricevuto anche dal vescovo l’olio degli infermi; La ricordiamo con affetto, chiedendo consolazione e pace per la sua famiglia.

Um Feliz Natal e um abraço fraterno   

Pe Luis

Ruy Barbosa 19/12/2023          


       

mercoledì 19 ottobre 2022

Scrivo due righe sulla nostra missione qui in Ruy Barbosa

 




In questi mesi, nelle comunità della quasi nuova parrocchia, abbiamo realizzato molte prime comunioni: adolescenti che avevano cominciato la preparazione già prima della pandemia. Si spera sempre che possano continuare a partecipare delle comunità, alle volte sono poco accompagnati dalle famiglie. Nel mese di luglio abbiamo fatto una campagna per lo sviluppo del “dízimo”: la decima biblica, che è l’offerta mensile permanente per il sostegno della chiesa. Sono andato assieme all’equipe di animazione di questa pastorale in visita alle famiglie; è stato buono per conoscere meglio la realtà e nello stesso tempo visitare molti anziani che sostengono la chiesa con una bella fedeltà. Agosto è il mese dedicato alle vocazioni: la prima domenica ricordo dei sacerdoti, mi hanno fatto una bella festa. La settimana successiva dedicato alle famiglie; abbiamo ogni sera fatto incontri nelle famiglie, leggere la parola di Dio nelle case è sempre fruttuoso, ricorda le prime comunità cristiane di Paolo che si sono sviluppate così. E’ stata anche l’occasione per un inizio della pastorale famigliare, con alcune coppie che si sono date da fare per animare le serate. In Casa di Carità abbiamo avuto per tre mesi la presenza di Suor M.Elena, ha dato una bella mano e anche l’occasione di dialogo e condivisione con tutti quelli che vivono in casa. E poi come si dice qua: “saudade” ha ricordato il passato, in particolare con quelle che tempo fa erano le ragazze che partecipavano della comunità del Bairro Santa Luzia. In Casa è arrivata Karine, una ragazza di Ipirà, che già ci veniva a trovare e si fermava qualche giorno; ha deciso di fare 9 mesi di “leva”, per crescere umanamente e fare un discernimento vocazionale. Abbiamo fatto un incontro l’ultimo fine settimana con l’equipe de casa; Sergio di Salvador ci ha aiutato a fare un cammino sia sull’auto-conoscimento che sul valorizzare la fraternità partendo dall’enciclica Fratelli Tutti. In casa ci sono due probande, due leve, due sorelle, una missionaria italiana Marinella e tre funzionari che ci aiutano: nella cucina, nella lavanderia e nella cura degli ospiti. Questa ricchezza e diversità sia di vocazioni che di persone va integrata in una comune missione, per far crescere la comunione nelle differenze. Abbiamo fatto con la Casa della Carità, per ricordare i 50 anni dei Fratelli della Carità, un pellegrinaggio in un luogo, qui vicino a Ruy Barbosa, Alagoas dove ha vissuto con fama di santità una donna del popolo Maria Milza. Siamo andati con tutti gli ospiti i volontari, le donne dell’Arco Iris, che ci aiutano nelle pulizie di casa. E’ stato un bel momento di chiesa, popolo di Dio che cammina assieme, e in questo luogo dove sperimenta la misericordia di Dio che passa attraverso persone piccole ed umili. Nella animazione della giornata ci hanno aiutato due novizi dei Gesuiti; sono stati tre settimane con noi per fare esperienza di servizio e preghiera. La prima domenica di ottobre si è votato per le elezioni del presidente, dei governatori, dei deputati della camera e del senato. Per fortuna non c’è stata violenza, come si temeva; per il presidente si andrà al ballottaggio a fine ottobre; tra Lula che per poco non passava e Bolsonaro il presidente attuale, che nonostante in questi anni abbia mostrato grandi limiti, ha ricevuto 50 milioni di voti. Il dodici di ottobre abbiamo fatto la festa della Patrona del Brasile “Aparecida”; una piccola immagine di Maria, pescata nel fiume Paraiba, circa 300 anni fa. Rimasta nella casa dei pescatori per qualche anno, poi in una piccola cappella, crescendo la devozione e i miracoli adesso è custodita in un grande santuario, nello stato di San Paolo. In Ruy Barbosa abbiamo due comunità dedicate ad Aparecida e così abbiamo celebrato nelle due cappelle e poi con due processioni ci siamo incontrati per fare festa assieme. Erano presenti le comunità della Cattedrale e della Quasi Parrocchia che è dedicata ad Aparecida e san Giuseppe Operaio. Alcune drammatizzazioni, canti, danze; un sacerdote Pe. Claudio con una band, che ha animato con musiche religiose il pomeriggio. Si è chiusa la giornata con la benedizione del Santissimo Sacramento in pompa magna con il vescovo Dom Estevam; poi il sorteggio di un bingo, una festa ben partecipata.    

Um abraço fraterno pe. Luigi                                                          Ruy Barbosa, 14/10/22      

           

 

lunedì 27 settembre 2021

Non possiamo tacere sulle cose viste e udite





 

Padre Luigi Ferrari

Ruy Barbosa (Bahia-Brasile) 25/09/2021

 

 

Ottobre è il mese missionario, leggo il messaggio delle POM, dice: Gesù è la nostra Missione, con la sottolineatura “Non possiamo tacere sulle cose viste e udite”. Qui in Brasile è chiaro viviamo e vediamo aspetti contradditori, disuguaglianze a tutti i livelli; che la pandemia ha acuito. Io assieme a Suor Maddalena e due ospiti più anziani della Casa abbiamo ricevuto la terza dose del vaccino, una cosa straordinaria. La pandemia sembra adesso un po’ più controllata; il 40% della gente è vaccinata completamente. C’è da ricordare che i morti dall’inizio sono vicini a 600 mila. La situazione economica sociale complessa con una inflazione che ha portato ad un rialzo dei prezzi esagerato: vedi benzina e generi alimentari basici. La fame purtroppo è tornata, e le politiche di aiuto socio assistenziali sono molto scarse. Come chiesa, ricevendo aiuti da entità straniere, abbiamo fatto ceste basiche per portare un po’ di sollievo. Nelle comunità abbiamo ricominciato a fare i sacramenti, in particolare battezzare quei gruppi di adolescenti che già si stavano preparando prima della pandemia.

Il vescovo Dom Estevam mi ha chiesto di iniziare una nuova parrocchia, sarà dedicata a san Giuseppe Operaio e Aparecida. Ci sarà una celebrazione ufficiale il giorno della Madonna Aparecida, il 12 di ottobre, la patrona del Brasile. Lui vorrebbe costruire una chiesa ma per il momento usiamo un tendone, per dare una idea di chiesa fatta meno di mattoni e più di è pietre vive che devono essere i cristiani. Il desiderio è quello di vivere una conversione pastorale animata dalla missione, farsi prossimi della gente e cercare in questo forme creative per annunciare il Vangelo.

In Casa di Carità viviamo un tempo particolare, le sorelle sono tutte in congedo, in Italia e Madagascar; è rimasta solo ir. Alessandra, ci dà una bella mano Marinella, volontaria missionaria arrivata in Bahia ln maggio; sta facendo un po’ di tutto ma con quella leggerezza che la contraddistingue. Poi abbiamo alcune ragazze, in cammino vocazionale, che sono una presenza importante. In questi giorni anche i tre novizi gesuiti che fanno una esperienza di servizio per tre settimane.. La mancanze delle sorelle è occasione per i volontari vedere di fare un passo in più, una chiamata ad assumere più responsabilità. Il vescovo ci ha chiesto se non valeva la pena prendere due persone stipendiate per occuparsi della cucina e della lavanderia. Stiamo guardando di mettere in pratica questa proposta. Io continuo a fare due giorni dal mercoledì al venerdì al progetto Levanta-te: comunità terapeutica di recupero di tossici e alcolisti. Accompagnarli nel cammino è importante per esercitare in particolare il ministero della riconciliazione e avvicinarli anche all’Eucaristia celebrata e Adorata.  Piccoli passi per un cammino di conversione che comincia in questi 9 mesi di comunità, ma che poi deve continuare quando tornano nelle loro famiglie e comunità. Mi sono incontrato con Vanessa e famiglia in Nova Redenção; è stato bello celebrare in questa comunità dove per 10 anni sono stato parroco, ritrovare persone che avevo seguito in quegli anni.

Bene vi saluto con piccola scoperta, in Evangeli Gaudium, il Papa mi ha stupito, con questa affermazione: “ che come comunità cristiana dovremmo inquietarci e dispiacerci che ancora molta gente non conosce l’amicizia con Gesù, la consolazione e speranza che viene da Lui.”

Um Abraço Fraterno