Scrivo due righe per dire un po’
del tempo passato in Italia e anche il rientro in Brasile. Questo per me è
anche un anniversario l’anno scorso come oggi arrivavo in Bahia, con un po’ di
timore ma anche con la voglia di immergermi in questa realtà.
Le mie vacanze in Italia sono state un
po’ tutte di corsa, ma sono riuscito a vedere e salutare un po’ di persone. E’
stato bello vedere la mamma, essere riconosciuto, è sempre ben curata a
Fontanaluccia. Poi la vita dell’Ospizio e della Macchiaccia; incontrare le
comunità dell’Alta Val Dolo e Val d’Asta. In particolare Febbio dopo una estate
particolarmente affollata. Bello incontrare i Fratelli e le Sorelle della Casa
della Carità. Partecipare al ritiro degli ospiti, momento alto è stata la
grande Festa del 15 di ottobre: le professioni perpetue, i crocifissi, le
promesse e quelle danze che mettono nella liturgia il senso dell’incanto. Ho
concelebrato anche all’ordinazione dei diaconi, in particolare Pietro, marito
di Chiara mia cugina. Ho visto il vescovo Massimo, che mi ha chiesto un po’
della missione. Ho avuto la possibilità di avvicinare alcune persone nel loro
contesto, fa capire meglio gioie e sofferenze che stanno passando. Altro
momento forte è stato il mandato missionario diocesano ai partenti per il
Madagascar e alle due Sorelle che vengono in Brasile Ir. Alessandra e Ir.
Josiane, con il mandato per la Casa da Caridade de Ruy Barbosa. Una chiesa
quella reggiana, come anche nella nostra famiglia religiosa, si sente il
bisogno di un rinnovamento sia nelle strutture, vedi le unità pastorali, ma
anche anche nel cuore e nella mente, nel portare un annuncio nuovo per questo
tempo. Lunedì scorso il viaggio di ritorno con Ir. Alessandra e Luca, un
ragazzo adottato che viene in Brasile per riconoscere mamma e papà
naturali. In questa prima settimana ho partecipato della festa in una
nostra parrocchia Bonito, NS do Perpetuo Socorro, ben partecipata; ho visitato
con Giairo ammalati e anziani della città. Il sabato in Utinga c’è stato
un incontro pubblico con autorità, agricoltori e popolazione; si è parlato del
fiume Utinga che, come successo all’inizio di quest’anno per la seca, ad un
certo punto del suo percorso rimane senz’acqua.
A soffrire per questo sono le comunità e
gli assestamenti di riforma agraria che sono ad una trentina di km dalla
sorgente. Per questo il governo dello stato della Bahia ha costretto i piccoli
produttori che usano l’acqua del fiume a sospendere di irrigare; la maggioranza
sono orti e in particolare le piantagioni di banane. Una pianta di banana per
produrre molto ha bisogno di 30 litri di acqua al giorno, e le aree irrigate
per questa piantagione sono cresciute moltissimo, così il fiume che ha anche
una bella portata non riesce più ad avere acqua sufficiente. Nel dibattito
pubblico però non si è arrivati a mettere il dito sulla piaga, ma si sono solo
sentite le voci dei produttori che vogliono usare l’acqua per produrre.
Domenica scorsa c’é stata anche la giornata dedicata ai giovani di tutta la
diocesi ad Ipirà, una camminata fino ad uno spazio grande preparato per la
celebrazione della messa, poi musica, danze e drammatizzazioni.
Il tema del DNJ è stato: “Giovani
in difesa della vita dei popoli e della madre terra”, uno degli aspetti
che sono stati sottolineati è la violenza che subiscono i giovani, tanti
sono assassinato, in particolare negri e poveri. Bella la
partecipazione e l’animazione anche se la giornata è stata veramente molto
calda.
In questi giorni dalla Casa di Ruy
Barbosa ci sono molti cambiamenti: sono partite due sorelle ir. Maddalena, che
dopo tre anni, è andata in congé, tre mesi in Madagascar; in Italia Ir. Pamela,
che si è un po’ brasilianizzata in questo tempo passato qui, ed è stata anche
eletta consigliera. Gleide ha lasciato il lavoro e ricomincia in casa, un
periodo di discernimento vocazionale; poi è arrivata a dar man forte
dall’Italia Alessandra di Modena, ausiliare di Vitriola. Vi affido nella
preghiera una ragazza giovane, si chiama Vanessa, é di una piccola comunità
Catuabinha, ha fatto una promessa a Santa Lucia, dopo aver perduto la vista per
un distacco della retina, malcurato anche dai medici; ha 20 anni e un bimbo di
un anno e mezzo.
Utinga 2/11/2017
pe. Luis
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