Siamo giunti al terzo giorno,
tentando di fare sintesi di quello che era emerso nelle giornate precedenti e
evidenziando i “frammenti” di evangelizzazione che sono emersi attraverso le
esperienze che avevamo sentito delle varie realtá, di rua, di salute, della
chiesa locale e del cárcere. Maria Soave, ci ha aiutato scegliendo un testo
bibblico e riflettendo sulle varie persone che appaiono nel testo; il brano che
ha scelto é stato Mc, 15, 40-47, testo della sepoltura di Jesus e della
presenza delle donne e di Giuseppe di Arimatea ai piedi della Croce. Soave ci
ha chiesto di rilggere il testo con la memória, guardando chi era vicino a
Jesus in quel momento, cosa voleva dire questo e che tipo di atteggiamento ci
dice di vivere; sono emerse queste riflessioni, cioé la prima cosa é che
bisogna esserci nelle situazioni,
come le donne, che sebbene lontane, erano presenti fin dall’inizio al cammino
di Jesus. Esserci vuol dire rimanere fermi nell’impegno assunto, anche quando
questo é sofferto, anche se questo sembra
a volte essere inutile perché Jesus é morto; altro atteggiamento
sottolineato é stato il silenzio
delle donne; sono rimaste vicino alla Croce senza dire assolutamente niente, ma
osservando tutto quello che accadeva. Lo stare in silenzio non vuol dire che
non avessero niente da dire, ma é una delle cose che dobbiamo assumere nelle
nostre realtá, dove lo stare é anche sinônimo di farlo nel silenzio, senza
pensare di risolvere tutto o senza avere la pretesa di sapere sempre dare una
risposta di fronte alle situazioni che stanno accadendo. Bisogna educarsi al
silenzio, e questo é una delle cose piú difficili che si vivono in certe
realtá. Ma poi c’é anche la presenza di Giuseppe di Arimatea che chiede il
corpo di Jesus, e allora appare anche la parte del dovere parlare, del avere il coraggio di dire che quel corpo
é loro, non é del potere o dei sacerdoti che hanno condannato Jesus. La
mattinata si é conclusa con la celebrazione della Messa presieduta da padre
Lucas, Fiorentino, che lavora in Salvador e dopo il pranzo la partenza della
maggior parte della gente. Mi sembra che questi incontri aiutino a sentirci un
poco di piú chiesa, che lavora in varie situazioni e realtá, ma che ha come
obbiettivo lo stesso desiderio di annunciare e recevere il Vangelo di Jesus
Cristo. É un poco triste vedere che molti non sono presenti, ma nello stesso
tempo non possiamo giudicare nessuno, anzi dobbiamo ancora una volta,
ringraziare quelli che hanno fatto lo sforzo d’esserci, di riconoscere che
questo tempo é un tempo speso bene e che ne vale la pena. Un abraço a todos e
todas, e até a próxima, pe Luis.
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