Con
la salita al potere del presidente Michel Temer abbiamo assistito, qui in
Brasile, all’inizio di un nouvo scenario. Non solo è avventuo uno spostamento
sull’asse politico-economico verso destra con conseguenti misure per impedire
il ritorno del Partiro dei Lavoratori (PT), o meglio dell’intero Sistema
Politico che si appoggia sui partiti di sinistra e estrema sinistra, ma anche
dal punto di vista sociale incominciano a farsi strada importanti cambiamenti
che dovranno essere valutati per l’effetto che produrrrano nel prossimo futuro.
In
quattordici anni (mese più mese meno) di politica socialista con sfumature
comuniste (senza voler fare un’analise accurata di quale socialismo o comunismo
si tratta) i lavoratori, le classi sociali medio-basse e un sostegno
accettabile al welfar-state erano al centro dei programmi politici e sociali
dei Governi Lula-Dilma. Con l’arrivo del signor Temer Lulia, dei partiti di
destra assistiamo ad uno spostamento di paradigma verso una poltica
capitalista, liberale e a sostegno del grande capitale.
Tramitazione
della Riforma del Lavoro, proposta di aumento dell’età pensionistica, annuncio
di riduzione drastica del Programma Sociale “Bolsa família”¹, proposta di
emenda costituzionale sull’immunità fiscale e sulla filantropia², avranno sicuramente,
se aprrovate, un fortissimo impatto sul tessuto sociale.
La
gente è stanca di politici corrotti, è stanca di pagare imposte³ che non
vengono “restituite” atraverso interventi di spesa pubblica, infrastrutture,
benefici alle classi più bisognose; anzi stanno tagliando la Spesa Púbblica!.
La
Chiesa cattolica ha manifestato più volte la sua contrarietà verso misure
economiche e antisociali così pesanti, ma senza molti risultati.
La
sinistra è stanca, il centro non ha idee e alternative e la destra non possiede
le persone giuste per farsi strada. E poi quale Paese del calibro del Brasile
potrebbe sopportare un impeachment del Presidente della Repubblica, un arresto
del Presidente della Camera dei Deputati e un tentativo di rimozione del
Presidente del Senato: tutto in un anno!!!
È
di poche settimane fa la richiesta, fatta dal Pubblico Ministero Federal, di
impeachment di Temer. Cadono sotto i colpi della Corte Costituzional Brasiliana
(STF – Supremo Tribunal Federal) anche nomi di alto livello tra i possibili
canidati alla presidenza del 2018: Aécio Neves è uno di questi. In questo modo,
in mezzo alla confusione e all’instabilità politica, avanzano le riforme
liberali di Temer. Come dire: il cambio del Paradigma Marxista/Socialista con
quello Liberal/Capitalista continua a farsi strada in questo Paese-continente, ma
non mi sembra che possa risolvere la crisi del Brasile. Il popolo
brasiliano non è capace di opporsi, o almeno non lo dimostra. Timide
rivendicazioni fatte di scioperi, marce, proteste via stampa, radio, televisione,
ma niente capace di smuovere davvero le acque delle rifome liberali del
presidente “non eletto”. Il neoliberalismo vive una nuova fase che intacca i
diritti conquistati dai lavoratori, riduce il benessere sociale, favorisce le
classi alte e riporta sul palcoscenico gli spettri della Dittatura e delle
dipendenze estere (FMI in particolare).
Si
minaccia la Costituzione del 1988, simbolo di democrazia e libertà. Si spinge
sull’acceleratore della ripresa economica con scarpe troppo grosse che nello
stesso tempo che fanno forza sull’acceleratore azionano anche il freno del
motore: la macchina si arresta e quasi si spegne!
Insomma,
ci troviamo di fronte ad una fase politica molto delicata, lo sappiamo questo.
Quello però che non riesco a intravvedere all’orizzonte è una “biforacazione
assitita” cioè un punto di svolta che permetterà al Brasile di uscire da questa
crisi con il minor danno possibile e il maggior risultato ottenibile. I
brasiliani, queli autentici, non smettono mai di sperare...Lo faccio anch’io.
Miguel Calmon, 02 giugno 2017
Gianluca Guidetti
¹ Il Governo del presidente Temer punta a ridurre di 40 millioni di reais il
Bolsa Família già a partire da quest’anno.
² Il Governo vuole abrogare una parte dell’articolo 150 della Costituzione
Federal che concede immunità fiscale a Partiti Politici, Chiese di tutte le
confessioni, Sindacati, Hospedali... In questo modo il carico contributivo
della previdenza non sarà più (come accadeva fino adesso) assunto dal Governo
ma ricadrebbe sugli stessi enti con conseguenze disastrose per la loro
sopravvivenza. Un hospedale non riuscirebbe più ad onorare i pagamenti dei
salari dei propri dipendenti. Una’associazione che lavora con i bambini di
strada non riuscirebbe più a pagare i propri educatori.....
³ Mi pare che il sistema tributario del brasile sia il terzo nel mondo in termini
di pressione fiscale e numero di imposte.
O questa
STF – Corte Costituzionale Brasiliana
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