mercoledì 31 maggio 2017

PARADIGMA CHE VA, PARADIGMA CHE VIENE

                                         



Con la salita al potere del presidente Michel Temer abbiamo assistito, qui in Brasile, all’inizio di un nouvo scenario. Non solo è avventuo uno spostamento sull’asse politico-economico verso destra con conseguenti misure per impedire il ritorno del Partiro dei Lavoratori (PT), o meglio dell’intero Sistema Politico che si appoggia sui partiti di sinistra e estrema sinistra, ma anche dal punto di vista sociale incominciano a farsi strada importanti cambiamenti che dovranno essere valutati per l’effetto che produrrrano nel prossimo futuro.
In quattordici anni (mese più mese meno) di politica socialista con sfumature comuniste (senza voler fare un’analise accurata di quale socialismo o comunismo si tratta) i lavoratori, le classi sociali medio-basse e un sostegno accettabile al welfar-state erano al centro dei programmi politici e sociali dei Governi Lula-Dilma. Con l’arrivo del signor Temer Lulia, dei partiti di destra assistiamo ad uno spostamento di paradigma verso una poltica capitalista, liberale e a sostegno del grande capitale.
Tramitazione della Riforma del Lavoro, proposta di aumento dell’età pensionistica, annuncio di riduzione drastica del Programma Sociale “Bolsa família”¹, proposta di emenda costituzionale sull’immunità fiscale e sulla filantropia², avranno sicuramente, se aprrovate, un fortissimo impatto sul tessuto sociale.
La gente è stanca di politici corrotti, è stanca di pagare imposte³ che non vengono “restituite” atraverso interventi di spesa pubblica, infrastrutture, benefici alle classi più bisognose; anzi stanno tagliando la Spesa Púbblica!.
La Chiesa cattolica ha manifestato più volte la sua contrarietà verso misure economiche e antisociali così pesanti, ma senza molti risultati.
La sinistra è stanca, il centro non ha idee e alternative e la destra non possiede le persone giuste per farsi strada. E poi quale Paese del calibro del Brasile potrebbe sopportare un impeachment del Presidente della Repubblica, un arresto del Presidente della Camera dei Deputati e un tentativo di rimozione del Presidente del Senato: tutto in un anno!!!  

È di poche settimane fa la richiesta, fatta dal Pubblico Ministero Federal, di impeachment di Temer. Cadono sotto i colpi della Corte Costituzional Brasiliana (STF – Supremo Tribunal Federal) anche nomi di alto livello tra i possibili canidati alla presidenza del 2018: Aécio Neves è uno di questi. In questo modo, in mezzo alla confusione e all’instabilità politica, avanzano le riforme liberali di Temer. Come dire: il cambio del Paradigma Marxista/Socialista con quello Liberal/Capitalista continua a farsi strada in questo Paese-continente, ma non mi sembra che possa risolvere la crisi del Brasile. Il popolo brasiliano non è capace di opporsi, o almeno non lo dimostra. Timide rivendicazioni fatte di scioperi, marce, proteste via stampa, radio, televisione, ma niente capace di smuovere davvero le acque delle rifome liberali del presidente “non eletto”. Il neoliberalismo vive una nuova fase che intacca i diritti conquistati dai lavoratori, riduce il benessere sociale, favorisce le classi alte e riporta sul palcoscenico gli spettri della Dittatura e delle dipendenze estere (FMI in particolare).   
Si minaccia la Costituzione del 1988, simbolo di democrazia e libertà. Si spinge sull’acceleratore della ripresa economica con scarpe troppo grosse che nello stesso tempo che fanno forza sull’acceleratore azionano anche il freno del motore: la macchina si arresta e quasi si spegne!

Insomma, ci troviamo di fronte ad una fase politica molto delicata, lo sappiamo questo. Quello però che non riesco a intravvedere all’orizzonte è una “biforacazione assitita” cioè un punto di svolta che permetterà al Brasile di uscire da questa crisi con il minor danno possibile e il maggior risultato ottenibile. I brasiliani, queli autentici, non smettono mai di sperare...Lo faccio anch’io.


 

 

Miguel Calmon, 02 giugno 2017
Gianluca Guidetti     
¹ Il Governo del presidente Temer punta a ridurre di 40 millioni di reais il Bolsa Família già a partire da quest’anno.
² Il Governo vuole abrogare una parte dell’articolo 150 della Costituzione Federal che concede immunità fiscale a Partiti Politici, Chiese di tutte le confessioni, Sindacati, Hospedali... In questo modo il carico contributivo della previdenza non sarà più (come accadeva fino adesso) assunto dal Governo ma ricadrebbe sugli stessi enti con conseguenze disastrose per la loro sopravvivenza. Un hospedale non riuscirebbe più ad onorare i pagamenti dei salari dei propri dipendenti. Una’associazione che lavora con i bambini di strada non riuscirebbe più a pagare i propri educatori.....
³ Mi pare che il sistema tributario del brasile sia il terzo nel mondo in termini di pressione fiscale e numero di imposte.


O questa

STF – Corte Costituzionale Brasiliana

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