domenica 19 maggio 2013

Tiago e Katia...e Michele e Fabio.

sim, viajar...
Eccoci arrivati a uno degli ultimi messaggi dal Brasile.
Se è vero che il tempo in certi giorni ci è sembrato non passare mai, è anche vero che sono passati quasi 2 anni e sembra ieri che vi abbiamo scritto per la prima volta! 

Vita che scorre in questa città, che si sveglia quando ci sono le feste e non va a dormire, la musica alta fino a mattina, i botti alle 4, che non sono le 16. Normalità. 
Purtroppo dobbiamo ammettere che non siamo riusciti a entrarci, nella vita di questa città, per lo meno non come avremmo voluto, e forse era scontato andasse a finire così. 

c’é chi scende e c’é chi sale...
Pensando a che...
L'equilibrio si è retto sulla nostra famiglia, sui nostri figli, lasciando poco tempo e spazio per infiltrarci anche in qualcosa che dopotutto ci era troppo distante. Abbiamo sofferto la fragilità dei rapporti, a volte l'interesse che stava dietro ai sorrisi di chi voleva qualcosa da noi, italiani che sono qui per dare, aiuti economici, materiali. Eravamo qui per dare noi stessi e forse ci è sembrato troppo difficile aiutare chi non ha saputo offrire il "proprio sudore" in ciò che si stava realizzando insieme. E non è stato facile dosare questo essere presenti e trovarsi a dire dei "no". A volte non si può aiutare incondizionatamente e purtroppo è possibile che si cancelli di colpo tutto quello che hai fatto per quella persona fino a quel momento. 
Eppure si può essere vicini alla gente, con l'umiltà, evitando la tentazione del giudicare di fretta, presi dalle nostre emozioni, e perseguendo sempre i punti che ci accomunino.

ma come é bella la vita
in Brasile...
La differenza culturale è grande e in definitiva non possiamo avere la pretesa di arrivare qui e capire. Il punto comune spettava a noi metterlo, ed è la costante ricerca della comprensione e della disponibilità, e la convinzione che una porta chiusa potrà sempre essere riaperta. E' dentro la bontà e autenticità delle nostre motivazioni che sta la capacità di raggiungere gli altri, a volte si ha, a volte no. A volte ci si scoraggia, a volte ci si apre il cuore per una cosa positiva. 

atè logo
Jack Katia e bimbi



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