martedì 16 aprile 2013

incontro italiani, 12-03-2013 Ruy Barbosa


Ruy Barbosa, 12-03-2013

Ci siamo incontrati in Ruy Barbosa, alla Casa della Caritá, per cominciare gli incontri dei missionari, il primo dopo la visita di Don Gabriele in gennaio, e anche per salutare la Sara che rientrava in Itália dopo 3 mesi di permanenza in Brasile. Erano presenti le famiglie de Tiago e Alex, con i genitori di Laura in visita fino alla domenica delle Palme, Gianluca, Antonina, Enzo, le suore di casa, pe. Paolo, pe. Fernando, pe. Marco, pe. Ricardo, pe. Luigi. 
Relazione de Padre Paolo 
momento de lanche....piccoli missionari crescono....
Mancava solo Firmino che era in Salvador e non poteva venire. Dall’ultimo incontro, avevamo espresso il desiderio di fare qualcosa suoi 50 anni del Concilio e dare tempo per approfondire qualcosa sui documenti e su come il Concilio é stato vissuto e realizzato in questi 50 anni. Per questo abbiamo approfittato della disponibilitá di pe.Paolo perché potesse fare una riflessione a partire da come la chiesa ha interpretato e vissuto la ricchezza del Concilio. 
Paolo ci ha presentato questo partendo da due articoli; uno che é stato pubblicato sul Regno e l’altro de Boff, sulla realtá latino-americana. Nell’articolo del Regno sono stati presentati 10 punti per dimostrare quanto il Concilio non sia stato capito o interpretato male; nell’articcolo di Boff, lui tenta di analizzare come le novitá del concilio sono state adottate nella chiesa latino-americana, soprattutto come nelle prime conferenze, Medellín e Puebla, tutta la novitá conciliare ha trovato terreno fertile perché si potesse realizzare un nuovo modo de essere chiesa e che tipo di attenzione avere per le comunitá e la Parola di Dio. 
Il fermento conciliare trova nell’america-latina il luogo giusto per potere svilupparsi, il luogo dove il popolo di Dio si sente chiamato in causa per la sua realitá, dove le comunitá se assumono la responsabilitá di vivere della Parola di Dio letta e messa in pratica, dove i poveri si riconoscono come una necessitá per la chiesa, e dove la lotta per le giustizia e per la dignitá umana é assunta come prioritá per la costruzione di un mondo piú fraterno e Cristiano.
e indicano il cammino
Poi abbiamo ascoltato la Sara che ci ha detto di come ha vissuto questi mesi, positivo il tempo passato in casa, ma anche belle le esperienze fatte nei momenti che ha trascorso fuori, come la visita in Irecé e l’esperienza in Andaraí con Tiago e Kátia. Si aspettava di potere visitare anche altre realtá, come le parrocchie dove sono i missionari italiani, ma questo non é avvenuto; su queste cose poi si é aperta la discussione, sul aspettative che uno si fa venendo e la realtá che incontra; sulla chiarezza che bisogna avere in Itália quando si mandano i giovani a fare periodi in missione e che tipo di accoglienza fare qui. Le idee tra di noi sono molto differenti, sia sul tipo di idea che abbiamo della missionarietá e sul cosa possono vivere le persone che vivono un tempo di missione. C’é chi pensa che comunque vale la pena qualsiasi tipo di esperienza e che bisogna aiutare i giovani a vivere momenti forti; altri riconoscono quanto é stato importante una esperienza anche breve per poi fare una scelta piú forte e duratura; altri ancora riconoscono come sia fondamentale che ci sia chiarezza nei progetti e sia chiaro che cosa si viene a fare e come deve essere fatta l’esperienza, per non creare aspettative o disillusioni.  É chiaro che ognuno si porta dietro il suo bagaglio di vita e de esperienza, e quindi bisogna sapere rispettare chiunque, sapendo che la diversitá non é un limite, ma aiuta a vivere meglio la própria vita, anche quando queste diversitá sono grandi; ma nel sapersi ascoltare e confrontare si cresce e si matura.
Antonina, la veterana del gruppo....
Tiago e Kátia, ci hanno poi informato che in questi ultimi mesi cambieranno casa, hanno trovato una casa nel bairro di Ipirapitanga, vicino al progetto S.Clara; era un desiderio che coltivavano da tempo che si realizza in questi ultimi tempi; possa questo aiutare a stare piú vicino alle persone che lavorano nel bairro e nel progetto.
Il pranzo ha concluso l’incontro, e poi ognuno é partito per le proprie destinazioni. Sara con Antonina e la famiglia di Tiago e Kátia sono partiti per Salvador. É stato marcato il prossimo incontro, quando rientrano Marco e Fernando dalle ferie.



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