martedì 12 marzo 2013

LETTERA MARZO 2013

Invitiamo 



Ipirá (BA), 01 de março de 2013

Carissimi, eccoci al primo di marzo. In Italia senza governo e la Chiesa senza Papa. Un po’ come battuta mi chiedo: sará piú
facile fare il Papa o fare il Governo? La differenza fondamentale sta nelle intenzioni. Credo che i Cardinali che si riuniranno “sotto chiave” per un tempo, lavoreranno e onestamente penseranno quale scelta fare per il bene della Chiesa, illuminati dallo Spirito. I nostri politici, mi chiedo, tentando di formare un governo pensano nel bene della gente o a propri interessi di partito, gruppo o spartizioni di incarichi vari? Un Papa sará certamente eletto, un governo “stabile”, di cui l’Italia avrebbe veramente bisogno, mi sembra ben piú complicato.
Qui tutto procede nella norma, siccitá e violenza come sempre i problemi maggiori. In questi giorni siamo stati presi da un incidente stradale che ha un po’ sconvolto tutta la cittá e la nostra comunitá. Una signora con sua figlia di 26 anni e il nipote, tutti e tre morti sul colpo per uno scontro frontale (un camion in sorpasso... il camionista é fuggito). Questo nipote, Ariel, é un ragazzino di 14 anni un nostro chierichetto, amava servire, disponibilissimo. Erano andati in una cittá vicina, a 100 km, dove la mamma di Ariel in quello stesso giorno aveva partorito, pensate un po’... e nel ritorno l’incidente. Quella coppia di amici, i genitori di Ariel, nello stesso giorno vedono il nascere della figlioletta e muore il figlio tornando a casa dopo la visita alla sorellina. Per caso (o provvidenza), mi trovavo anch’io in quella cittá, Feira de Santana, quando ho ricevuto la telefonata dell’incidente e, incredibile coincidenza, ero vicino all’ospedale dove i genitori di Ariel si trovavano. Corro all’ospedale e il papá aveva appena saputo dell’incidente (letteralmente sotto shock), la mamma era al piano di sopra ed é stata tenuta allo scuro, almeno per la notte, per prepararla alla tragica notizia, fra l’altro soffrendo per il parto cesareo. Che situazione! Nello stesso giorno la gioia per la bimba che nasce e la disperazione per il figlio che muore insieme agli altri componenti della famiglia. Queste tragedie fanno sempre riflettere, pregare e pensare alla grandezza e fragilitá della vita. Cominciamo ad esempio con l’essere prudenti! Non prendiamocela con Dio e non diciamo che é “destino” se non rispettiamo limiti, se corriamo a velocitá assurde. Carissimi amici, buona Quaresima e fin d’ora Buona Pasqua a tutti! 
Um abraço 

Pe. Marco

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