Ciao a tutti,
il mese di Luglio è stato un mese molto molto intenso: c’è
stata la Missione Diocesana in Ruy Barbosa, è arrivata Letizia per un periodo a
trovarci, siamo stati in Salvador (per rinnovare il visto e anche per fare un
bagnetto nell’oceano) e abbiamo visitato con Letizia un paio di realtà della
nostra diocesi (Ipirà e Nova Redençao).
Non ci vogliamo dilungare sul descrivere ognuna di queste
cose fatte, ma su un aspetto che qui in Brasile non MANCA MAI di essere
vissuto: l’INCONTRO.
INCONTRO vuol dire essere accolto dall’altro, in tutto e per
tutto: gente che nemmeno ti conosce e ti apre le porte di casa, offrendoti una
bibita, un pezzo di torta, oppure niente, ma SOLO (e non è poco) la voglia di
ascoltarti e la voglia, perché no, di raccontarti un po’ della sua vita, delle
sue difficoltà …
INCONTRO vuol dire aprirsi all’altro: qui in Brasile una
cosa che si nota fin da subito è che se vuoi “fare amicizia” con le persone
devi STARE con loro; nel vero senso della parola: se ti invitano in casa, DEVI
entrare, parlare, prendere un caffè, tutti i dolcetti immaginabili, tè,
insomma, di tutto e di più; ma devi STARE. Per la nostra cultura italiana la
cosa “stona” un pochino: siamo via solo da un anno, ma se ben ricordiamo, in
Italia la maggior parte delle persone viene accolta “su appuntamento” (“ ah, ci
vediamo allora venerdì sera alle 8”) e poi non per più di un tempo stabilito
(“ah, adesso è meglio che andiamo, non vorremmo disturbare troppo”) … beh, in
Brasile non è così. E questo deve insegnarci a non essere attaccati a quel
“maledetto” orologio, o a quei “maledetti” tempi prestabiliti (appuntamenti,
casomai con la paura sempre di disturbare); qui se una persona ha voglia di
andare a trovare qualcun altro CI VA, e chi ospita ACCOGLIE A BRACCIA APERTE. E
se non c’è nulla da offrire ? E’ lo stesso, non si va a trovare per fare
merenda, o solo perché ho bisogno di qualcosa o qualcuno ha bisogno di qualcosa
da me: si va per STARE, CONDIVIDERE, qui si direbbe PARTILHAR. Partilhamo di
più in ITALIA !!!
INCONTRO è quando un padre, un diacono, una suora passano da
casa tua per salutarti, sapere come stai, condividere il cammino insieme.
Quanto è bello poter raccontare cose belle che mi sono accadute con altre
persone, come lo è anche condividere momenti difficili, tristi, con qualcuno
che magari ci è passato oppure sa come rincuorarti …
INCONTRO significa “lasciare qualcosa, per trovare un
qualcosa d’altro”; queste parole le aveva pronunciate Laura in una piccola
intervista rilasciata al CUM, dove proprio un anno fa avevamo fatto il corso
pre-partenza; lo si può fare anche restando a Reggio Emilia, a Verona, a Parma,
a Milano, in Europa … nel proprio condominio, nel proprio quartiere, nella
propria parrocchia … lasciare quel IO per andare verso il NOI. Comunità,
questa è una parola che qui in Bahia, nella diocesi di Ruy Barbosa è alla BASE
dell’essere Chiesa: COMUNITA’ ECCLESIALI DI BASE. Ma la prima parola è
COMUNITA’, e se non usciamo dal nostro egoismo, dal nostro protagonismo diventa
difficile INCONTRARE le tante belle, bellissime cose che ci circondano.
Mi raccomando allora: USCITE E PARTITE, vedrete che vi
aspettano molti momenti interessanti e sui quali poter riflettere.
Um abraço dalla “fresca” (ora è inverno) Utinga
ALEX, LAURA , MATTEO, BENEDETTA E …temporaneamente, LETIZIA
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