Quest’anno non abbiamo avuto il campo estivo organizzato dal CMD e allora abbiamo avuto la fortuna de ricevere un gruppo di giovani de Firenze, accompagnati da pe.Paolo, fidei donum fiorentino che lavora nella parrocchia de Maçaranduba em Salvador. Abbiamo conosciuto pe.Paolo e pe.Lucas negli incontri degli italiani in Salvador e allora é nata l’idea di potere fare alcuni giorni all’interno della Bahia con un piccolo gruppo di giovani che sarebbero arrivati nel mese de agosto; detto, fatto, il 10 de agosto sono arrivati a Ipirá dove si sono fermati quattro giorni, visitando i progetti e le varie comunitá nelle quali sono andati con pe.Marco a celebrare; poi il 14 di agosto sono arrivati a Ruy Barbosa, alla notte, dove sono stati accolti al CTL. All’indomani, con pe.Luigi, sono partiti per le parrocchie della loro zona pastorale; prima tappa la Grotta de S.Rita, dove tutti gli anni, il 15 de agosto si celebra la festa della santa. Una moltitudine de persone, e in questo anno politico, ancora di piú, i vari candidati consiglieri e i candidati sindaci, tutti a caccia di voti... io riconosco che sono momenti belli ma com certezza anche di molta confusione. nel pomeriggio abbiamo visitato il Progetto Nova Vida em Wagner, e conosciuto gli operatori che vi lavorano, e anche i ragazzi che nel pomeriggio stavano presenti. Alla sera siamo stati a celebrare nella Ceb.S.Benedito, qui in cittá, con la presenza di ir.Helena, una suora que ha lavorato qui in Wagner diversi anni e che ora stá in una comunitá in Valenca, nella Bahia. Dopo la messa siamo stati a cena a casa dell’Antonia, una lider di comunitá che ci aveva preparato, nella sua semplicitá, una ottima comida. Durante la cena,Antonia ha mostrato le foto di quando é stata in Italia, delle persone che ha incontrato e delle cittá che ha visitato; é sempre impressionante come si entusiasma a parlare di quei momenti.
In giorno dopo abbiamo fatto un poco di turismo, siamo andati al Poço Azul em Redenção e all’Olho d’Água; due posti stupendi, dove la natura dá il meglio di sé e dove il creatore non si é risparmiato, per stupire chi arriva lá. Dopo di che siamo stati alla Casa Mãe da Esperança, per visitare i bimbi lá ospitati e conoscere dona Dulce, que é la mamma adottiva dei piccoli ospiti. Durante il panzo Dulce ha raccontato come é nata la casa, chi ne era stato l’ideatore e quanti bimbi erano passati da lí, alcuni ritornati nelle proprie famiglie e altri arrivati in cielo. Voltando per Wagner ci siamo fermati in um assentamento, luogo di lotta per la terra, uno dei primi nella nostra parrocchia, e lí abbiamo incontrato alcune persone che ci hanno fatto la storia dell’assentamento, della lotta per la conquista della terra, delle sofferenze e degli abusi subiti dai fazendeiros; le volte che sono stati espulsi dalle case e quando hanno incendiato le baracche dove stavano. Momenti duri ma che hanno prodotto una speranza che ancora adesso alimenta le persone di quel luogo. Una cosa che hanno sottolineato é stata la presenza della chiesa al fianco dei Sem Terra, una presenza solidale e chiara. Abbiamo concluso la giornata celebrando in una comunitá della roça.
L’ultimo giorno é stato caratterizzato dalla visita ad Utinga, prima nella casa de Alex e Laura, volontari italiani che stanno dando due anni alla missione brasiliana e poi al progetto “Não sei, mas quero” dove abbiamo incontrato Enzo, italiano sposato qui e punto di forza del progetto, e i ragazzi. Alex e Laura hanno raccontato della loro esperienza e della loro scelta di spendersi per qualcosa di importante e vivere da famiglia, questa esperienza in missione. Hanno due figli, Matteo e Benedetta, e sono arrivati qui un anno fa; sono inseriti nella comunitá e si sono resi disponibili ad alcuni servizi nella comunitá, come il catechismo e la Pastorale della Criança. La loro testimonianza é l’essere famiglia in mezzo alle famiglie.
Come ultima cosa abbiamo fatto un momento di verifica sul cosa hanno visto, esperimentato, capito e quali dubbi e perplessitá; é uscito bene quanto sia differente la vita e le situazioni, di chiesa e de societá, ma anche la bellezza di tentare cose nuove, con tutti i limiti che ci sono, ma con l’entusiasmo che la missione genera. Un grazie a tuti. Dimenticavo di dire i nomi dei nostri visitanti: Nazzareno, 26 anni pasticcere, rebecca, 19 anni, morosa de Nazzareno, rebecca, 25 anni, impiegata in uno studio di Commercialista, Andrea, ingegnere edile, diacono permanente, Alessio, 31 anni, vigile urbano, Chiara, segretaria del CM francescano, e padre Paolo che li ha accompagnati.
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