mercoledì 4 marzo 2015

carta de fevereiro 2015

Wagner, 3 de março 2015.
Ciao a tutti,
Eccoci qua per aggiornarvi delle ultime dal Brasile; sono successe tante cose in questi due mesi e per questo tento di mettere il fila le cose; cominciamo con il novenario di S.Sebastiano em Nova Redenção. Come sempre é um momento molto participato e che coinvolge molte persone; il tema di questo anno é stato:“ S.Sebastiano, uomo e santo” e durante le notti del novenario si é cercato di riflettere sul Documento 100, che parla della nuova parrocchia, cioé: Comunidade de comunidades: uma nova paróquia, A conversão pastoral da paróquia, dove i vescovi brasiliani hanno tentato di dare un volto nuovo alla parrocchia riconoscendola come um insieme di comunitá. 
novenario de S.Sebastião...
Credo que questo argomento stá interessando anche la diocesi di Reggio Emilia, visto il grande sforza che si sta facendo per rimodellare la diocesi e del come si stanno tentando delle nuove forme di intendere la parrocchia stessa. Voglio mandarvi il documento, anche se in portoghese, perché possiate dargli una occhiatina, e magari prendere alcuni spunti. Poi c’é stato l’incontro in Aparecida dei missionari italiani dell’America Latina e Caribe in Aparecida e dei nostri sono andati: pe.Ricardo, pe.Lucas, pe.Gabriel, ir.Giovanna e Enzo Bertagni. Lá hanno poi incontrato pe.Fortunato e pe.Marco, arrivati dall’Italia e anche pe. Giancarlo Pacchin che abita in S.Paulo. Io sono riamsto a casa per la festa de S.Sebastiano e per il casamento di Jamaia, uma Giovane de Redenção che ho accompagnato nella preparazioni. Per questo csamento é arrivato anche Alex Bellorio, perché nel tempo che sono stati em Utinga, Jamaia pernottava da loro quando andava all’universitá. Anche questo é stato un bel momento, primo perché é stato ben preparato e poi perché di matrimoni non se ne vedono tanti dalle nostre parti.
incontro con don Fortunato al CTL de Ruy Barbosa
Rientrati da Aparecida, abbiamo avuto alcuni bei giorni con pe.Fortunato al CTL, dove lui ci ha raccontato del Convegno Nazionale missionário e noi ci siamo interrogati sul cammino della missione qui em Brasile; questi giorni ci hanno confermato del come la missione é uma necessitá per una diocesi, che non puó succedere che si debba chiudere, mas, come diceva Don Mario, la missione é il polmone della diocesi. Per questo abbiamo marcato alcuni punti che per noi sono indispensabili e che non possono essere alienati: 
a)    Gratitudine a Dio e alla Chiesa per questo cammino di 50 anni tra le due Chiese sorelle;
b) MISSIO AD GENTES: irrinunciabilità e necessità;
c) Qual’è il pensiero della Chiesa di Reggio Emilia e Guastalla sulla “Missio ad gentes”? Un invito a riflettere;
d) La presenza e l’impegno dei laici nelle nostre terre di missione;
e)  A partire dall’esperienza missionaria consolidata, nella riorganizzazione della Diocesi come è ripensata la missionarietà delle Comunità Parrocchiali?
Ricordando i 50 anni della missione Brasiliana abbiamo anche scritto una lettera al Vescovo Massimo, invitandolo a visitarci. Se Deus guise, pode ser que ele vai chegar neste ano…
Pe. Fortunato ha poi visitato alcune delle nostre comunità e una domenica è venuto com me a celebrare in Lajedinho e in una comunità della roça; mi ha impressionato come ha mantenuto viva la lingua portoghese….parabéns.
votos de ir.Lene….Aracaju.
vista del Pai Inacio….
La domenica 8 de febbraio, sono stato, con alcuni parrocchiani e ir.Zelia alla professione solenne di ir.Lene, una suora che aveva lavorato qui in Wagner e con la quale siamo sempre rimasti in contatto; mi ha impressionato la diversità della chiesa sergipana, il parroco è arrivato in talare e accompagnato all’altare da una schira de chierichetti tutti in talare….é un altro tipo di essere chiesa. É stata anche una occasione per visitare Aracaju, capitale della stato del Sergipe, confinante con la Bahia, mas distante da noi quasi 800 km.
Nel tempo del carnevale, con um gruppo di giovani de Redenção abbiamo fatto due giorni in Chapada, per non dimenticare le sane tradizioni delle camminate ligonchiesi, e quest’anno abbiamo affrontato un sentiero che avrebbe dovuto portarci ad una cascata che si chiama “delle acque chiare”, mas infelicemente abbiamo sbagliato sentiero e ci siamo ritrovati quasi a Lenções, un paese turistico della Chapada. Abbiamo risolto trovando un fiume dove potere godere dell’acqua ristoratrice prima de riprendere il cammino di ritorno. Il giorno dopo invece non abbiamo sbagliato, e siamo andati a visitare due belle cascate, l’Angelica e quella del Riachino.
Dilcis em fundo, l’arrivo di ir.Inês e ir.Madalena, il giorno 25 de febbraio; io e ir.Nicoletta siamo andate a prenderle a Salvador, una levataccia, perché sono arrivate alla 5,15 del mattino; poi colazione dall’Antonina e subito in macchina per avviarci verso casa; sosta dovuta a Ipirá per il pranzo e per incontrare Lucas e Gabriel e le suore che lavorano in Ipirá; molte le domande a Inês, sulla diocesi, sui preti (don Fabio) e del come stanno andando le nuove zone pastorali e le comunità sacerdotali. Poi di nuovo in strada per arrivare a Ruy barbosa, dove ci stavano aspettando con musiche, danze, gelato e caffè….Finalmente è arrivato anche il momento di andare a letto, dopo 24 ore di viaggio…
cartaz da CF 2015
È cominciata la CF 2015, e quest’anno il tema è Fraternitá: Igreja e sociedade, e come sottotitolo è um versetto de Marcos, 10,45 “Eu vim para servir”. È un tempo sempre molto ricco e provocante, perché richiede di riflettere sulla quresima mas anche su um tema muito de attualità, e quest’anno, alla luce del Concilio Vaticano II, e in particolare sul testo della Gaudium et Spes, la chiesa nel mondo contemporaneo.

Acho que seja tudo,  espero pra vocês um bom caminho de Quaresma, que seja um tempo de conversão e de misericordia, esperimentando a ternura de Deus e dos irmãs e irmãs. Que cada um de nós possa se assumir a responsabilidade de construir um mundo justo e solidario, onde todos possam ter a mesma dignidade e oportunidades, e que sempre mais podemos reconhecer em Deus aquilo que nos ama e nos acolhe como somos. Um abraço e até logo, pe.Luis, irmão da caridade e vosso irmão.

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