Martedì, 11 di marzo 2014.
Ci
siamo incontrati alla Casa della Caritá di Ruy Barbosa e eravamo presenti quasi
tutti, tranne i salvadoreni, cioè Firmino e Antonina. Dopo un cafezinho e alcune chiacchiere, abbiamo cominciato
l’incontro con la lettura del testo di Isaia 55, “come la pioggia e la neve...” e dato il tempo di
condividere che cosa questa Parola sta dicendo a noi in questo tempo di
queresima e di Campagna della Fraternità. Sono uscite cose interessanti, tipo
che la Parola realizza tutto quello che dice, che riesce a fecondare la terra e
dare frutto, che non torna senza dare alimento a chi pianta, cose molto vicine
alle nostre realtà e alle nostre comunità, e che la Parola deve essere acolta e
assimilata com um cuore semplice.
In seguito abbiamo cominciato con il primo punto dell’OdG, che era
vedere se era possibile fare una cosa durante la quaresima che possa unirci
tutti, anche se distanti e in diverse situazioni; una proposta uscita e accolta
è stata la lettura della Esortazione Apostolica di Papa Francisco “Evangelii
Gaudium” e dopo Pasqua, nell’incontro prossimo, condividere quello che ci
sembra più importante e attuale per la nostra missione e per la nostra gente.
il vecchio coordinatore.... |
e il nuovo Coordinatore.... |
Si è passati poi a riflettere sull’articolo che è apparso su “La
Libertá” del 1 de marzo, dove si parla dell’incontro al Circolo Maritain con il
giornalista Stefano Fontana che analizza le “false risposte della teologia
della Liberazione” affermando, citando Ratzinger, che questa Teologia ha desacralizzato la Chiesa Latino-Americana
(in particolare ha
desacralizzato la società latino-americana, favorendo il relativismo come
filosofia dominante). La discussione è stata interessante, e si sono
toccati diversi aspetti di come è stata concepita e vista la Teologia della
Liberazioni in Europa, dal Vaticano e dal Prefetto della Congregazione della
Fede attuale (Card. Muller) che, grazie a Dio, riconosce in questa Teologia lo
sforzo della Chiesa Latino-Americana e Caribe, di attuare e rendere visibile lo
sforzo dei Padri Conciliari, che nei documenti Lumem Gentium e Gaudium et
Spes, riconoscono nell’uomo il
modo di riconoscere la presenza di um Dio che si incarna e di lottare perché
tutte le forme di ingiustizia e di povertá possano essere rimosse dalla terra.
Vedere nella Chiesa una realtà che non sta fuori dalla realtà e che parla solo
del cielo, ma che mette le mani nella massa e tenta di trasformare le realtá
terrene con perché crede nell’uomo e difende la sua dignità. Si è detto però
che non vale la pena rispondere all’articolo, perché il rischio sarebbe quello
di non intendere quello che si dice, riconoscendo la distanza della situazioni
e della realtà che si vive qui, um paradigma teológico diferente e che risente
dei condizionamenti storici molto diversi tra loro; allora si è pensato che sia
meglio scrivere il nostro punto di vista senza volere rispondere a nessuno, ma
dire la nostra opinione sulla Telogia della Liberazione, partendo da quello che
ha detto il Card. Muller nell’intervista che ha fatto in Vaticano nel giorno
della presentazione del suo libro:“Poveri per i poveri; la missione della
Chiesa”. Pe. Luis scriverà l’articolo che poi farà circolare perché tutti
possono leggere, aggiungere o correggere perché sia il contributo di tutti e si
possa trovare il consenso di chi era presente quel giorno.
incice di vulnerabilitá del lavoro schiavo.... |
Si è parlato dell’arivo di Gabriele Burani e di Campisti; Gabriele
arriverà il 26 de junho e si fermerà fino al 2 de settembre, quando com pe.
Gabriel Carlotti e pe. Fernando torneranno in Italia. Questo tempo servirà a
Burani per imparare um poco di portoghese e di cominciare a vedere la realtà
delle parrocchie di Ipirá e Pintadas, e di rendersi conto del tipo di lavoro
che lo attenderà al suo rientro em ottobre; la speranza è anche que nel mese di
agosto possa arrivare anche pe. Luca per non arrivare a conoscere le parrocchie
solo quando metterà piede in suolo brasiliano; mas questa è solo un idea e un
Piccolo sogno. Ir. Giovanna ha fatto la proposta che pe. Burani possa passare
alcuni giorni alla Casa nel tempo del suo periodo in Ipirá; non tutti erano
d’accordo, si vedrà al momento.
Padre Marco vorrebbe partire alla fine di ottobre, per potere
participare al corso del CUM rientrati, nei primi di novembre, ma qui tutto è
ancora molto incerto. Per i campisti sappiamo che arriveranno alla fine de
luglio e che anche pe. Gabriele Carlotti arriverà in Luglio; andranno in Utinga
e si fermeranno una quindicina di giorni.
Abbiamo eletto anche il nuovo coordinatore dell’equipe, che sarà
GianLuca Guidetti. In una Chiesa fatta de Cebs, ci è sembrato significativo che
un laico possa si assumere questo incarico e che possa dare impulso al lavoro
dei laici, per essere sempre più “una chiesa tutta ministeriale....”
Pe.Marco ci ha poi aggiornato sull’incontro che ci sarà nel gennaio
del prossimo anno per i missionari italiani del Continente Latino-Americano e
Caraibi; sarà in Aparecida Nei giorni 25-30 di gennaio 2014. Si è pensato la
perché chi viene di fuori dal Brasile è piú facile e perché una struttura che
possa ricevere piú di 200 persone non è facile da trovare. Mancano ancora
alcuni dettagli, ma la maggioranza pensa di potere partecipare; bisogna fare
l’iscrizione rapidamente perché il numero dei brasiliani non puó superare le
100 persone. Padre Marco andráàin Aparecida per vedere i prezzi dell’alloggio e
tentare di trovare soluzioni buone ed economiche. Gli toccherà venire di nuovo
in Brasile in quell’occasione, e com certezza gli dispiacerà....SHIG! kkkkkkkkk
L’incontro si è concluso recitando la preghiera dalla CF 2014 e poi
pranzo per tutti e dolce per festeggiare il compleanno di pe.Luis Gibellini.
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