Lajedinho, 8 de dezembro 2013
Sembra
una cosa assurda, ma quello che é succeso in Lajedinho, una delle nostre
parrocchie, qui nella Diocesi di Ruy Barbosa, ha davvero dell’irreale; si prega
per la pioggia, in questo tempo de secca prolungata, e quando arriva, arriva
con una forza distruttrice e mortale. É quello che é successo nella notte tra
sabato e domenica, 7-8 di dicembre in Lajedinho, piccolo município dell’interno
della Bahia. In poche ore é caduta
una quantitá di acqua incredibile che ha lasciato dietro de sé case distrutte
persone disperate e morti, 17 per l’esattezza, tra i quali tre bimbi. Quando
sono arrivato mi si é presentato davanti uno spettacolo direi apocalittico,
fango, alberi e di tutto per le strade, anche loro distrutte dalla corrente del
fiume che passó in mezzo al paese; persone in pianto e indaffarrate a pulire e
recuperare quello che potevano, ma che nello stesso tempo dicevano che solo Dio
puó dare la forza dopo questa tragédia. Gente provata dalle difficoltá e dalla
povertá che nonostante tutto continua a lottare e sperare.
Ascoltando
i racconti delle persone, ho tentato di immaginare quello che si puó provare in
questi momenti; nel buio della notte, senza energia, dovere trovare luighi per
non essere portati via dall’acqua e vedere di aiutare altri a non essere
trasportati via. Le urla di aiuto e riconoscere l’impossibilitá di aiutare chi
stava in situazioni di pericolo e che, infelicemente, non furono salvate.
L’aspettare il chiarore del mattino per potere vedere con chiarezza la
distruzione e i danni provocati dall’inondazione. Gente che ha passato la notte
intera sui tetti o sui muri di casa...e al mattino verificare quanto era
successo.
Entrata del paese |
La
solidarietá della gente degli altri municipi vicini, peró, é stata rápida e
grande; da tutte le parrocchie sono arrivati materassi, coperte, vestiti e
tanta, tanta roba da mangiare, segno di una attenzione e caritá che non manca.
Adesso si pensa al futuro, a come risolvere questo problema e come mettere in
sicurezza le famiglie e le persone; bisogna ripensare alla pianificazione del
paese e dislocare le case in alto e non nel letto del fiume.
Questo
con certezza non sará un natale de festa, mas un Natale marcato dalla
sofferenza; cio nonostante, chi nasce per noi é motivo de esperança e di vita.
Um Abraço e até logo, pe.Luis
Lajedinho, 10 de dezembro 2013
La
gravitá della tragédia é grande; la gente stá tentando di recuperare tutto
quello che é possibile, anche se si vede che nelle case invase dall’acqua e dal
fango c’é bem poco da recuperare. Si continua a scavare per vedere di
incontrare altri corpi che mancano alla lista dei dispersi che ha raggiunto il
numero di 17; tra i quali 2 bimbi e due adolescenti. Sentire il racconto della gente impressiona, perché si
avverte l’impotenza di fronte a questa calamitá, persone che hanno tentato di
aiutare altri a mettersi in salvo e altre che si disperano per non avere avuto
modo di trarre in salvo chi stava chiedendo aiuto.
L’acqua
e il fango hanno raggiunto l’altezza delle pareti e molti si sono salvati
perché sono riusciti a salire sui tetti o sui muri di casa, ma molte case sono
cadute e distrutte.
Quello che
stupisce é che molti, al di lá di avere perso tutto, ringraziano Dio per essere
in vita, e che la vita vale molto di piú di quanto hanno perso; ma c’é anche
chi sta piangendo per la perdita di perenti e amici. Dei 17 morti, 7 sono di
una sola famiglia, e questo marca profondamente questa tragédia. Ieri sono
arrivati i primi corpi e sono stati portati in chiesa e insieme con il Vescovo
André abbiamo celebrato e Benedetto le salme prima di trsportarle al cimitero;
il pianto e la commozione della gente é stata grande, e nel salire di chiesa la
gente ha applaudito i propri morti. Il Vescovo ha tentato di lanciare messaggi
di speranza e di fede, dove, al di lá della morte e della sofferenza, dobbiamo
intravedere la luce della vita piena in Cristo.
Al centro del paese... |
La
solidarietá della popolazione si sta manifestando molto grande, stanno
arrivando camion di alimenti e di vestiário e tante persone che si stanno
disponibilizzando per aiutare e cercare di rendersi utili in queste
circostanze; l’esercito e la polizia militare stanno tentando di dare ordine e
la Croce Rossa sta organizzando la distribuzione e la raccolta di tutto quello
che sta arrivando.
Politici
e ministri si sono presentati in questi giorni, il Governatore Wagner e il Vice
Governatore Otto Alencar sono arrivati per vedere l’immane tragédia e
cominciare a pensare come organizzare la ricostruzione; con certezza, é quello
che io spero, é che tutto questo possa servire per non ricostruire nel letto
del fiume, dove il pericolo di alluvione é sempre presente, e che si possa
ripensare ad una ricostruzione in um luogo alto e distante dal fiume.
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