mercoledì 11 dicembre 2013

Notizie da Lajedinho


Lajedinho, 8 de dezembro 2013

Sembra una cosa assurda, ma quello che é succeso in Lajedinho, una delle nostre parrocchie, qui nella Diocesi di Ruy Barbosa, ha davvero dell’irreale; si prega per la pioggia, in questo tempo de secca prolungata, e quando arriva, arriva con una forza distruttrice e mortale. É quello che é successo nella notte tra sabato e domenica, 7-8 di dicembre in Lajedinho, piccolo município dell’interno della Bahia.  In poche ore é caduta una quantitá di acqua incredibile che ha lasciato dietro de sé case distrutte persone disperate e morti, 17 per l’esattezza, tra i quali tre bimbi. Quando sono arrivato mi si é presentato davanti uno spettacolo direi apocalittico, fango, alberi e di tutto per le strade, anche loro distrutte dalla corrente del fiume che passó in mezzo al paese; persone in pianto e indaffarrate a pulire e recuperare quello che potevano, ma che nello stesso tempo dicevano che solo Dio puó dare la forza dopo questa tragédia. Gente provata dalle difficoltá e dalla povertá che nonostante tutto continua a lottare e sperare.
Ascoltando i racconti delle persone, ho tentato di immaginare quello che si puó provare in questi momenti; nel buio della notte, senza energia, dovere trovare luighi per non essere portati via dall’acqua e vedere di aiutare altri a non essere trasportati via. Le urla di aiuto e riconoscere l’impossibilitá di aiutare chi stava in situazioni di pericolo e che, infelicemente, non furono salvate. L’aspettare il chiarore del mattino per potere vedere con chiarezza la distruzione e i danni provocati dall’inondazione. Gente che ha passato la notte intera sui tetti o sui muri di casa...e al mattino verificare quanto era successo.
Entrata del paese
La solidarietá della gente degli altri municipi vicini, peró, é stata rápida e grande; da tutte le parrocchie sono arrivati materassi, coperte, vestiti e tanta, tanta roba da mangiare, segno di una attenzione e caritá che non manca. Adesso si pensa al futuro, a come risolvere questo problema e come mettere in sicurezza le famiglie e le persone; bisogna ripensare alla pianificazione del paese e dislocare le case in alto e non nel letto del fiume.
Questo con certezza non sará un natale de festa, mas un Natale marcato dalla sofferenza; cio nonostante, chi nasce per noi é motivo de esperança e di vita. Um Abraço e até logo, pe.Luis 


Lajedinho, 10 de dezembro 2013

La gravitá della tragédia é grande; la gente stá tentando di recuperare tutto quello che é possibile, anche se si vede che nelle case invase dall’acqua e dal fango c’é bem poco da recuperare. Si continua a scavare per vedere di incontrare altri corpi che mancano alla lista dei dispersi che ha raggiunto il numero di 17; tra i quali 2 bimbi e due adolescenti.  Sentire il racconto della gente impressiona, perché si avverte l’impotenza di fronte a questa calamitá, persone che hanno tentato di aiutare altri a mettersi in salvo e altre che si disperano per non avere avuto modo di trarre in salvo chi stava chiedendo aiuto.
L’acqua e il fango hanno raggiunto l’altezza delle pareti e molti si sono salvati perché sono riusciti a salire sui tetti o sui muri di casa, ma molte case sono cadute e distrutte.
Quello che stupisce é che molti, al di lá di avere perso tutto, ringraziano Dio per essere in vita, e che la vita vale molto di piú di quanto hanno perso; ma c’é anche chi sta piangendo per la perdita di perenti e amici. Dei 17 morti, 7 sono di una sola famiglia, e questo marca profondamente questa tragédia. Ieri sono arrivati i primi corpi e sono stati portati in chiesa e insieme con il Vescovo André abbiamo celebrato e Benedetto le salme prima di trsportarle al cimitero; il pianto e la commozione della gente é stata grande, e nel salire di chiesa la gente ha applaudito i propri morti. Il Vescovo ha tentato di lanciare messaggi di speranza e di fede, dove, al di lá della morte e della sofferenza, dobbiamo intravedere la luce della vita piena in Cristo.
Al centro del paese...
La solidarietá della popolazione si sta manifestando molto grande, stanno arrivando camion di alimenti e di vestiário e tante persone che si stanno disponibilizzando per aiutare e cercare di rendersi utili in queste circostanze; l’esercito e la polizia militare stanno tentando di dare ordine e la Croce Rossa sta organizzando la distribuzione e la raccolta di tutto quello che sta arrivando.
Politici e ministri si sono presentati in questi giorni, il Governatore Wagner e il Vice Governatore Otto Alencar sono arrivati per vedere l’immane tragédia e cominciare a pensare come organizzare la ricostruzione; con certezza, é quello che io spero, é che tutto questo possa servire per non ricostruire nel letto del fiume, dove il pericolo di alluvione é sempre presente, e che si possa ripensare ad una ricostruzione in um luogo alto e distante dal fiume.

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