Domenica 6 gennaio 2013 quando in Italia molti bambini festeggiavano il giorno della Befana o ancor meglio la venuta dei Re Magi con i doni per il Gesù bambino, noi festeggiavamo l'inaugurazione della sala parrocchiale dietro la chiesa di San Francesco.
La messa è stata seguita da uno “chá de casa” ovvero la comunità ha offerto un rinfresco e gli invitati hanno partecipato con un piccolo regalo per arredare la cucina.
L’inaugurazione della sala parrocchiale “Salão comunitário Santa Clara” ha ufficializzato questa nuova presenza e risorsa per il bairro di Ibirapitanga. Il desiderio fatto realtà porta con sé opportunità e responsabilità. Occorre farlo vivere e averne cura, per questo sono necessari i contributi di tante persone di questa comunità. La sfida ora è avere le idee, la forza e la continuità per portarle avanti, in modo che questo salone sia il luogo per incontri e per la crescita personale e comunitaria.
Così sono ricominciati gli incontri delle donne, catechismo per i bambini e ora che siamo in quaresima ogni mercoledì e venerdì c’è la via crucis in chiesa; la pastorale della criança si sta riorganizzando e speriamo che questo salone sia un buon incentivo per la partecipazione di nuove famiglie e volontari.
Cerchiamo in questo periodo di coinvolgere quanti più ragazzi e ragazze possibile, perché si responsabilizzino e acquisiscano la consapevolezza che questa è casa loro. L’intento è aprire gli orizzonti, per questo tentiamo di fare delle attività pomeridiane in cui disegniamo carte del mondo, portiamo libri di favole e libri religiosi, con linguaggio adatto ai bambini, per raccontare una storia e trasmettere così l'amore per la lettura aiutandoli a leggere e a rinforzare le loro conoscenze. Con il forno a legna ci diamo alla cucina e cerchiamo di fare scambio di ricette italiane - brasiliane. Oltre a fare la pizza, stiamo imparando a fare gli avoador, palline di farina di tapioca, uovo e sale cotte al forno. E poi naturalmente si gioca, per la felicità di Fabio e Michele e di tutti i bambini che corrono scalmanati dappertutto.
A volte ci sentiamo di avere obbiettivi troppo ambiziosi, perché questi bambini hanno bisogno uno ad uno di qualcuno che li guidi, li orienti e li sostenga, in qualunque attività essi si cimentino. In mancanza di sufficienti educatori a volte c’è la tendenza a sfociare tutto nel caos e nell’anarchia. Per questo gli obiettivi più grandi rimangono la comprensione del rispetto per gli altri, per la natura e per la città come bene comune; la comprensione dell’importanza del silenzio e dell’ascolto, in un luogo dove i decibel spadroneggiano in tutte le strade.
Infine, la cosa più difficile è accettare e prendere fra le mani la loro mancanza di regole, per provare a dare un senso e una direzione a creature cresciute lontane dalle nostre percezioni di ciò che si può e non si può fare. La povertà, la più dimenticata, rischia di rimanere dimenticata, volutamente, perché la più difficile da trattare ed accettare, perché a volte implica che nonostante i nostri sforzi il seme da noi gettato non trovi terreno fertile e muoia. La povertà che richiede grande pazienza, creatività, fermezza e gratuità.
Carissimi amici, Vi ringraziamo tutti con il cuore per la vostra presenza, per le vostre preghiere, per i tanti biglietti natalizi che ci hanno raggiunto con la posta tradizionale cartacea (ogni busta è stata una festa!) e per le donazioni che sempre ci sostengono e ci permettono di trasformare un vostro dono in una cosa reale, un'attività con i bambini, materiale per la costruzione del salone e per il suo completamento, oggetti e strumenti di arredo, giochi, ingredienti per i laboratori di cucina e tutto quello che ogni giorno usiamo per fare attività.
GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!(con una certa calma brasiliana arriviamo anche a ringraziarvi personalmente, ma in questi ultimi mesi la connessione internet e la tecnologia sembrano averci abbandonato....sarà che fa troppo caldo???
a risentirci a presto
Giacomo, Katia, Michele e Fabio
p.s.stiamo aggiornando flickr, ma ancora non siamo pronti, vi mandiamo una foto di inzio murales
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