Ci siamo ritrovati alla Casa della Caritá il giorno 22 de novembre, per fare um momento di condivisione e vedere le varie cose che stanno per succedere nei prossimi mesi. É stata anche l’occasione de festeggiare il compleanno de pe.Marcos, con i suoi 48 anni de vita e i 10 de missione...al canto del parabens si é um poco emozionato, kkkkkk...Eravamo presenti tutti, mancava solo Antonina che ha dovuto cambiare i programmi perché c’era una importante riunione della Caritas de Salvador. Il primo punto che é stato la venuta de don Matteo Mioni nel mese de gennaio e gli esercizi spirituali che andrá a predicare alla fine del mese; si é discusso se le date erano le piú appropriate e dove fare i giorni di ritiro. Sono uscite diverse opinioni e indicazioni, poi si é scelto de confermare le date e di fare il ritiro nel monastero di Jequitibá. Anche sull’argomento del ritiro si é discusso e si é pensato di chiedere qualcosa legato alla Dei Verbum, visto i 50 anni del VAT.II e sulla conoscenza della Parola di Dio che ha don Matteo. Abbiamo anche letto la lettera che ha scritto don Gabriele dove ci avvisa che verrebbe in Brasile nel mese de gennaio, per participare dell’inaugurazione del Progetto in Andaraí, la struttura che é stata costruita dietro la chiesa di S.Francisco e che servirá per le attivitá de quella comunitá e poi per incontrare i missionari verso la fine della sua visita, in Salvador dove ci sará l’incontro dei missionari italiani presenti in Brasile, organizzato dal CUM di Verona.
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il festeggiato... |
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Benedita, la piú piccola della missione... |
Si é parlato anche della GMG e della presenza degli italiani e stranieri che arriverranno nella nostra diocesi e si é verificato quanto sia complicato sapere il numero e se alla fine ci saranno giovani de Reggio che arriveranno; quello che é certo é che qualcuno arriverá e quindi bisogna prepararci per questa accoglienza. Certamente c’é um grosso movimento qui in Brasile e adesso non si fa altro che parlare de GMG, sfornando materiale e sussidi per prepararsi a questo evento; speriamo che non si limiti solo a questo, mas che possa essere una occasione per animare le comunitá e in special modo la gioventú. Legato all’Anno della Fede si é anche pensato de potere fare alcune cose studiando un documento conciliare, dandoci il tempo per approfondire e vedere quanto il Concilio ha marcato la storia della chiesa e quanto stá marcandola anche adesso.Durante l’assemblea diocesana é venuto a parlarci un prete de Feira de Santana, che insegna allo studio Teologico de Feira, e ci ha fatto una relazione sul come il Concilio ci ha aperto a delle nuove prospettive e quanto peró, alcune cose sono rimaste ferme o addirittura hanno riportato indietro il cammino; lui ha sviluppato in modo particolare l’aspetto dell’Ecclesiologia, del nostro essere chiesa e di quanto questo ha inciso nella chiesa attuale; é stato interessante e desafiador...Noi abbiamo deciso di darci un tempo per fermarci sul Concilio durante questo anno.
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Enzo, suor Cristiana e Laura... |
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Gianluca e Firmino, il veterano della missione... |
La presenza de suor Cristiana ci ha anche permesso di avere informazioni su quello che é il cammino che si sta facendo a livello di formazione missionaria, in concreto quello che si fa a Villa Borettini, come momenti importanti dove si incontrano varie persone con diversitá di etá e di storie, ma che vogliono darsi un tempo per la missione; ci sono giovani che chiedono di pertire per una esperienza missionaria, dopo la maturitá, quindi molto giovani, e altri che dopo esperienze differenti senti=ono il desiderio di giocarsi per un tempo. A livello diocesano si é anche costituito il Consiglio Diocesana Missionario che ha il compito di mettere insieme le varie realtá dei vicariati e di proporre delle attivitá legate alle Missioni o momenti che richiamano aspetti missionari, come il mese missionario, l’infanzia missionaria, ecc. É un luogo di pensiero e di proposte. Poi ha chiesto come la missione Brasiliana puó aiutare Reggio Emilia-Guastalla a sentirsi sempre piú missionaria o come i giovani che stannomfacendo formazione possono entrare dentro questa realtá; qui sono emerse le difficoltá di avere laici che siano strutturati e solidi. Le due famiglie hanno detto la bellezza dell’essere qui ma anche la tante difficoltá che hanno incontrato, a partire da un progetto molto bello ma che forse era un poco slegato da una realtá concreta dove la quotidianitá ha evidenziato la pesantezza di sentirsi soli o dovere affrontare cose che sembrano banali ma che non sempre lo sono. Le scelte anche dei luoghi forse hanno condizionato il cammino, mas quello che mi é sembrato molto positivo é stato il fatto che, con coraggio abbiano manifestato e presentato il loro vissuto. Sempre si puó migliorare, e quindi continuiamo a camminare, ma con certezza il dire le cose aiuta a trovare cammini sempre piú possibili e belli. Un saluto a tutti e até logo.
ciao a tutti,
RispondiEliminasiamo Alex e Laura, di Utinga ... volevamo solo aggiungere che per la nostra per ora breve esperienza qui, questi incontri tra gli italiani sono un qualcosa di più che due semplici chiacchiere o riflessioni su argomenti buttati lì. Crediamo fermamente nell'importanza di questi incontri come momenti di condivisione,di partilha di confronto rispetto ai diversi cammini che ognuno di noi fa.
PARABENS ITALIANI IN BAHIA...
Avevo chiesto a don Luigi di spostare la data per permettermi di partecipare: purtroppo non sono stato atteso (per la seconda volta di fila)
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