Padre Luigi Ferrari
Ruy Barbosa (Bahia-Brasile) 25/09/2021
Ottobre è il mese missionario, leggo il messaggio
delle POM, dice: Gesù è la nostra Missione, con la sottolineatura “Non possiamo
tacere sulle cose viste e udite”. Qui in Brasile è chiaro viviamo e vediamo
aspetti contradditori, disuguaglianze a tutti i livelli; che la pandemia ha
acuito. Io assieme a Suor Maddalena e due ospiti più anziani della Casa abbiamo
ricevuto la terza dose del vaccino, una cosa straordinaria. La pandemia sembra
adesso un po’ più controllata; il 40% della gente è vaccinata completamente.
C’è da ricordare che i morti dall’inizio sono vicini a 600 mila. La situazione
economica sociale complessa con una inflazione che ha portato ad un rialzo dei
prezzi esagerato: vedi benzina e generi alimentari basici. La fame purtroppo è
tornata, e le politiche di aiuto socio assistenziali sono molto scarse. Come
chiesa, ricevendo aiuti da entità straniere, abbiamo fatto ceste basiche per
portare un po’ di sollievo. Nelle comunità abbiamo ricominciato a fare i
sacramenti, in particolare battezzare quei gruppi di adolescenti che già si
stavano preparando prima della pandemia.
Il
vescovo Dom Estevam mi ha chiesto di iniziare una nuova parrocchia, sarà
dedicata a san Giuseppe Operaio e Aparecida. Ci sarà una celebrazione ufficiale
il giorno della Madonna Aparecida, il 12 di ottobre, la patrona del Brasile.
Lui vorrebbe costruire una chiesa ma per il momento usiamo un tendone, per dare
una idea di chiesa fatta meno di mattoni e più di è pietre vive che devono
essere i cristiani. Il desiderio è quello di vivere una conversione pastorale
animata dalla missione, farsi prossimi della gente e cercare in questo forme
creative per annunciare il Vangelo.
In
Casa di Carità viviamo un tempo particolare, le sorelle sono tutte in congedo,
in Italia e Madagascar; è rimasta solo ir. Alessandra, ci dà una bella mano
Marinella, volontaria missionaria arrivata in Bahia ln maggio; sta facendo un
po’ di tutto ma con quella leggerezza che la contraddistingue. Poi abbiamo
alcune ragazze, in cammino vocazionale, che sono una presenza importante. In
questi giorni anche i tre novizi gesuiti che fanno una esperienza di servizio
per tre settimane.. La mancanze delle sorelle è occasione per i volontari
vedere di fare un passo in più, una chiamata ad assumere più responsabilità. Il
vescovo ci ha chiesto se non valeva la pena prendere due persone stipendiate per
occuparsi della cucina e della lavanderia. Stiamo guardando di mettere in
pratica questa proposta. Io continuo a fare due giorni dal mercoledì al venerdì
al progetto Levanta-te: comunità terapeutica di recupero di tossici e
alcolisti. Accompagnarli nel cammino è importante per esercitare in particolare
il ministero della riconciliazione e avvicinarli anche all’Eucaristia celebrata
e Adorata. Piccoli passi per un cammino
di conversione che comincia in questi 9 mesi di comunità, ma che poi deve
continuare quando tornano nelle loro famiglie e comunità. Mi sono incontrato
con Vanessa e famiglia in Nova Redenção; è stato bello celebrare in questa
comunità dove per 10 anni sono stato parroco, ritrovare persone che avevo
seguito in quegli anni.
Bene
vi saluto con piccola scoperta, in Evangeli Gaudium, il Papa mi ha stupito, con
questa affermazione: “ che come comunità cristiana dovremmo inquietarci e
dispiacerci che ancora molta gente non conosce l’amicizia con Gesù, la
consolazione e speranza che viene da Lui.”
Um Abraço Fraterno
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