venerdì 16 maggio 2014

Lettera dall´Italia ...


Ciao a tutti,

Questa é una condivisione un po´ particolare, nel senso che non siamo più in Brasile, ma questo non ci esclude dal fatto di poter condividere il nostro cammino, le nostre sensazioni, la nostra vita cristiana in terra italiana.

Siamo oramai rientrati da quasi 10 mesi, ma il reinserimento non è stato per nulla semplice: Laura ha ripreso a lavorare (quasi subito), i bimbi sono andati alla scuola materna , io sto terminando gli studi lasciati in sospeso prima di partire per Utinga.

Al rientro abbiamo incontrato qualche persona amica e conoscenti e diciamo è stato come ci avevano già detto alcune persone già rientrate: bella accoglienza, molte domande, serie di cene e di visite … e poi ? Poi diciamo è iniziato un percorso, che sta tuttora proseguendo alla ricerca di un equilibrio tra la realtà bahiana e quella reggiana: volete una mia opinione su questo? Credo che non riusciremo MAI a trovarla, troppo distanti le due realtà …. Non so, questo  è un mio parere.

A livello di chiesa qui a Reggio le cose sono ben diverse dalla Bahia, e più precisamente da Ruy Barbosa: niente CEBs, niente leaders di comunitá, tanto tanto clericalismo …. Anche dove il sacerdote è in gamba, non si scappa dal fatto che senza il prete non funziona nulla, la Chiesa non procede. Sentiamo i bellissimi discorsi che fa Papa Francesco, ma credo che chi li voglia davvero ascoltare e recepire mettendoli in pratica siano davvero un numero molto esiguo di persone (parlo di sacerdoti). Noi nel nostro piccolo di famiglia, stiamo cercando di reinserirci in parrocchia da noi, ma vediamo che qui la gente è presa da altre cose, un saluto è una cosa che spaventa, l´Altro è un qualcosa da cui guardarsi bene (non si sa mai voglia sparlare di te oppure chissà pensare cosa ….mah !!!!).

Quello che ci manca tantissimo è il rapporto umano con le persone: a Reggio ci sono tanti stranieri e questo credo un po´aiuti chi ha voglia di instaurare relazioni nuove, perché se lo provi a fare con una famiglia italiana la cosa è assai complicata …


Spesso vado al Centro Missionario perché mi dico: visto che sono un po´matti come noi , ci capiranno di piú … scherzi a parte, trovo/troviamo sempre una parola amica, un dialogo trasparente, vero, sincero , quando invece per la strada nelle relazioni con gli altri tutto è nascosto, tutto è tenuto dentro …. Forse sono io che ho qualche problema ???

Per il resto che le cose procedono: qui oramai è Giugno, aspettiamo con ansia anche noi il mondiale; aspettiamo anche visite che arriveranno da Ruy Barbosa: Gianluca e famiglia, Enzo e anche un´amica che sarà nostra ospite per 3 settimane tra giugno e luglio.

Voi come state? Vi state preparando per il Mondiale ? Com´è il clima ? e São João ?quest´anno sará un po´nascosto da questo grandissimo evento ….. ma credo che la tradizione popolare prevarrà come sempre.

Vi auguriamo un buon cammino, fatto di persone che unite “lavorano” per raggiunger il regno di Dio; preghiamo per tutti voi, tutte le CEBs, tutti i lideres , tutte le suore …. Ci mancate tanto …

Um abraço ,

 

ALEX , LAURA, MATTEO E BENEDETTA

giovedì 15 maggio 2014

carta de abril 2014


Nova Redenção, 15 de maio ’14

Come sempre sono in ritardo sui tempi, mas, come se dice quá:“atrasei, mas cheguei...” que vuole dire:“ritardei, ma sono arrivato...”, per continuare a raccontare um poco della nostra vita e dei fatti piú importanti della nostra missione.
Vorrei cominciare con il cammino che abbiamo fatto nel mese de aprile per prepararci alla Pasqua e alla settimana santa; le comunitá hanno cercato de sviluppare il tema della CF 2014, sul traffico Humano, e me sembra que siano uscite delle cose interessanti, cioé come ci si rende conto che queste situazioni de schiavitú e de sfruttamento delle persone non é pio cosi lontano dalle nostre realtá cotidiane, e que se conoscono fatti e episodi bem vicino a noi. Come sempre all’inizio de ogni mese abbiamo fatto um incontro de formazione e de verifica del cammino fatto nel tempo quaresimale e sono uscite queste considerazioni, cioé come tante persone continuano a lavorare senza libretto di lavoro e senza la sicurezza assicurativa e pensionistica, quante persone lavorano bem di piú delle ore stipulate dai sindicati, quante sono picchiate e abusate nelle case dove prestano servizio, e cosi via...Siamo arrivati alla Settimana Santa e la Domenica delle Palme abbiamo fatto uma camminata prima de arrivare alla chiesa, passando in vari punti della cittá (Wagner), e fermandoci per evidenziare una delle varie realtá de traffico humano: davanti alla Câmera de Vereadores abbiamo parlato del traffico di persone, em modo particolare della prostituzione,  e davanti alla Prefettura del Lavoro schiavo, riconoscendo que anche a livello di Municipi si adottano forme de schiavitú legate al voto e alla scelta de sindaco. Il tríduo Pasquale é stato molto partecipato, sia em Wagner che in Lajedinho; una cosa che marcou il venerdí santo em Lajedinho é stato il fatto de fare la processione con il Cristo morto in mezzo alle case distrutte dall’alluvione, segno de morte e di sofferenza, ancora ben visibile sulla faccia della gente; e un’altra é stata la presenza di diverse persone nel giorno delle confessioni, molti dei quali riceveranno il sacramento della Cresima il giorno della S.S.Trinitá.
Dopo la Pasqua, come é ormai tradizione, abbiamo fatto alcuni giorni de vacanza con le religiose/i della diocesi; eravamo um gruppo de 20 persone e siamo stati in Lençoes, luogo molto conosciuto turisticamente nella Chapada Diamantina; sono stati giorni di relax e de condivisione, molti apprezzati da tutti. Potrebbe essere uma suggestione anche per i religiose/i della diocesi di Reggio Emilia....sarebbe um scambio de Chiese, non solo su aspetti pastorali e ecclesiali, mas anche em aspetti piú semplici, de amicizia e de divertimento....
Abbiamo cominciato anche la formazione di nuovi ministri dell’Eucarisitia, della Parola e della Visita, um gruppo abbastanza nomeroso, persone que já sono punti de riferimento nella comunitá  e che continuerebbero il loro servizio supportati dal ministero conferitogli dal Vescovo. É bello vedere come si animano e si confrontano raccontandosi le situazioni delle comunitá, e nello stesso tempo sperimentare quanto é necessário investire sulla formazione e sulle persone, e non sulle strutture e le costruzioni.
momento de concentrazione....dopo l’incontro
Grande é stata la festa per l’ordinazione sacerdotale del diácono Islan, della parrocchia de Miguel Calmon; domenica 11 de maggio alle 10,00 del mattino ci siamo ritrovati davanti alla casa parrocchiale dove nella piazza antistante, era stato collocato il palco della celebrazione; il cammino di questa chiesa stá si concretizando con la presenza di nuovi preti locali, che poco a poco stanno dando un volto baiano alla diocesi. Questo credo che deve aprirci il cuore ad una immensa gioia, e nello stesso tempo, vedere come noi preti italiani possiamo incontrare nuovi cammini per continuare a essere polmone e punta avanzata della missionarietá della diocesi de Reggio Emilia; abbiamo gioito anche per la presenza de padre Vittorio e padre Lucas (spagnolo) entrambi veterani della diocesi de Ruy Barbosa. Islan era molto emozionato, e durante il discorso finale, dove ha ringraziato il Signore per il dono della vocazione sacerdotale, in certi momenti si é fermato per non piangere....succede. Dopo la messa, pranzo per tutti i partecipanti.
Dobbiamo ringraziare il Signore anche per il dono della pioggia, caduta abbondantemente durante tutta la celebrazione e anche nella notte precedente, segno bello della benedizione de Dio sulla madre terra....ce n’era bisogno, anche se in alcuni posti ha fatti dei disastri....pazienza.
si mangia....
Ultima cosa importante é stato l’incontro degli italiani, approfittando della presenza di Vittorio e della possibilitá de sapere le ultime notizie dalla diocese de Reggio Emilia; ci sono fermenti, programmi e tentativi de progetti pastorali nuovi, e questo é sempre molto bello; ma nello stesso tempo se percebe quante resistenze ci sono e quante difficoltá se incontrano quando si tentano cammini nuovi. I cambiamenti sono sempre complicati, mas necessari per riconoscere che siamo in continuo cammino...poi ci siamo detti che anche per noi é tempo di cambiamenti, di rientri e di cambi, e anche tempo di riprendere la riflessione di che tipo de missione vogliamo costruire ou come vogliamo orientarci nel futuro. Domande que da tempo sono state poste e que ancora non hanno trovato risposta ou sulle quali non si sono fatte riflessioni sufficenti per arrivare a delle scelte concrete. Aspettando l’arrivo di don Romano, a ognuno é chiesto di fare una riflessione e di presentare il tutto quando ci incontreremo con lui, nel mese de julho.
Um buon mese de maggio, que Maria possa acompanhar as nossas comunidades e possa nos entusiasmar para ser sempre mais discípulos de Jesus Cristo. Que a alegria possa ser sinal do nosso encontro com o Senhor ressuscitado e que nunca a tristeza possa tirar em nós a força de anunciar esta verdade. Um abraço e até breve, pe.Luis