Rio de Janeiro, 24 de julho 2013.
Dopo
un viaggio durato 28 ore, siamo arrivati in Rio de Janeiro, e qui sono
cominciate le difficoltá, visto che il gruppo piú grande non aveva ricevuto il
voucher del Pellegrino, cioé dove doveva essere alloggiato e dove doveva andare
a prendere il kit del Pellegrino; allora ci hanno inviato tutti alla parrocchia
dove era alloggiato il gruppo piú piccolo e che aveva ricevuto il posto
dell’alloggiamento. Qui peró sono subentrati altri imprevisiti, cioé dopo una
fila di quasi 4 ore, ci siamo sentiti dire che non potevamo ritirare il kit
perché eravamo accadastrati al sambódromo, dove avremmo dovuto ritirare il kit.
in fila per ricevere il Kit Pellegrino, 6 ore di fila... |
Dopo un tempo di dialogo con una ragazza della distribuzione, spagnola, siamo
riusciti a ritirare i 49 kit con tutto quello che sarebbe stato necessário per
il tempo che saremmo stati qui in Rio. Siamo ritornati al posto dove siamo
stati ospitati alle 24,00 con una certa allegria ma con molta stanchezza. Da
quando siamo arrivati, peró, la pioggia non ci ha abbandonati, e sembra che
continuerá di questo passo fino alla fine della settimana, il che vuol dire una
prospettiva di difficoltá e di freddo decisamente grande. la temperatura é
decisamente bassa e tutti stanno soffrendo di questo, visto la abitudine ad
altre temperature; e poi il dovere viaggiare continuamente sotto la pioggia é
decisamente faticoso. Anche i
luoghi dove dobbiamo ritirare alimentazione e altre cose, fanno perdere un buon
spazio di tempo, senza contare i percorsi che si debbono fare per arrivare ai
luoghi di incontri e di celebrazioni.
momento prima della catequese...si canta e si balla. |
Il giorno di oggi, 24 de julho, é
cominciato con la catequese del mattino, tenuta dal vescovo Celso, del Pará, e
accompagnato da un gruppo di giovani che hanno animato, con musiche e canti, il
momento iniziale e la liturgia della messa, che é stata presieduta dal vescovo
e da alcuni sacerdoti che avevano aiutato per le confessioni che si sono tenute
durante il tempo della catequese; dopo ci siamo incamminati per prendere il
treno per andare alla Fiera Vocazionale, dove, com molta pazienza abbiamo fatto
una fila grande per potere accedere al pranzo; questo tutto sotto la pioggia e
ad un certo freddo, e dopo di tutto questo ci siamo incamminati per potere
riprendere il trenó per tornare a casa, cioé nella periferia della cittá, quasi
nell’ultima fermata del trenó. Anche questo é un buon allenamento, anche se i
lamenti e le difficoltá sono evidenti. Domani vedremo come potere fare per
snellire le cose e scegliere delle soluzioni differenti. Stó vedendo come
l’organizzare queste cose si complichino molto perché tutti hanno da dire la
loro senza a volte riflettere e mettersi in una disponibilitá che sembra non
esserci molto; ma questo puó essere solo una mia opinione e molto limitata.
Vedremo nei prossimi giorni.
Quinta Feira, 25 de julho:
La pioggia
continua battente e anche il freddo si fá sentire con tutte le sue
caratteristiche, cioé il doversi riparare e coprire. Ho comprato un ombrello
per potere proteggermi dalla pioggia e per essere un poco piú tranquillo nei vari
spostamenti, che sono veramente tanti. Come solito si fá fática a incontrarsi
tutti nello stesso orario, quindi tanti tempi persi e tanta fática nel potere
programmare bene la giornata; oggi si decide di non restare alla catequese e di
andare in centro per visitare un pó Rio e le sue cose turistiche, con la
prioritá di incontrarsi tutti in Copacabana per l’arrivo del Papa Francisco.
in attese dell’arrivo del Papa in Copacabana... |
Io
aspetto gli ultimi ritardatari che si sono equipaggiati per la giornata piovosa
e quindi rimaniamo indietro rispetto al gruppone. Arrivati nella Central
Brasil, abbiamo la fortuna di incontrare ir.Marisa e ir.Beatrice con un gruppo
di suore e giovani; la gioia é tanta, soprattutto per Karine che non riesce a
trattenere le lacrime e la grande allegria; ir.Marisa ci accompagna
praticamente per tutto il giorno, e con grande insistenza ci fa arrivare bem
perto dal palco dove sarebbe arrivato Papa Francisco. In questi momenti tutto
si fá per arrivare all’obiettivo, e questo ir.Marisa l’ha capito molto bene,
tanto che a poco a poco siamo giunti ben vicini. É sempre una bella emozione
vedere l’entusiasmo che trasmette questo Papa, la sua relazione semplice ma bem
concreta con il popolo, e i gesti de attenzione che dichiarano quale é la sua
scelta de episcopato; il baciare i bimbi e il bere i cimarão, sono segnali belli e che parlano da soli. Ma
la paura nel tornare indietro, nella confusione e nello spingersi
continuamente, mi ha fatto capire quanto é importante non perdere la ragione e
il non avvilirsi di fronte alle difficoltá. Il rientro é sempre pesante e
lungo.
Sexta feira, 26 de julho:
Prima di
partire per il centro, recitiamo insieme le lodi, era presente quasi tutto il
gruppo, poi si parte per il centro, alcuni restano per partecipare alla
catequese e alla messa; la distanza dal centro determina molto il cammino di
avvicinamento, ma dopo alcuni giorni giá ci si acostuma e la distanza sembra
miinore. Oggi la grande novitá é il sole, che appare e scompare, mas é giá un
altro camminare e vedere le cose; io com un buon gruppo cominciamo a visitare
alcune cose turistiche, la chiesa della candelária, ântica e ben nel centro,
poi si danza un poco con un gruppo de australiani e di seguito andiamo a
mangiare, in un ristorante dove c’erano tutti i tipi di pasta e pesce a
volontá; direi che é stato il pranzo migliore. Poi ci si incammina per
Copacabana, fermandosi nella fiera francescana, dove una banda di giovani
suonava e animava quelli che entravano nella pista; la visita continuó entrando
nella chiesa degli schiavi e poi nalla chiesa di S.Francisco, molto símile a
quella di Salvador; arrivati in Copacabana ci siamo sistemati per assistere ad
alcune delle stazioni della via Crucis; il momento sempre piú emozionante é
l’arrivo del Papa, che passa de elicottero e poi di papamobile percorre una bel
pezzo di strada; ieri molta gente salí anche sui gabinetti, per potere vedere
Francisco passare; rientriamo sempre verso le 24,00, dopo um bel viaggio in
piedi con molta gente che insieme con noi stá andando Nei propri luighi di
ospedaggio.
come si presentava Copacabana la domenica mattina.... |
Sábado, 27 de julho:
La
sera prima abbiamo ricevuto la notizia che la Vigília e la Messa de ínvio
saranno in Copacabana perché nel Campo Fidei non é possibile causa la pioggia
persisitente che é caduta nei giorni precedenti; dopo la preghiera nella chiesa
della parrocchia e dopo gli avvisi e alcune precisazioni, ci siamo messi in
cammino, tutti insieme per raggiungere la Centrale do Brasil da dove cominciava
la camminata per arrivare alla spiaggia di Copacabana. All’arrivo nella
Centrale, dava giá di percepire la quantitá di gente e di giovani che erano
presenti; comincia il cammino di circa 9 kilometri e durante il percorso ci
fermiamo per mangiare e continuare il cammino per vedere di prendere il kit per
i due giorni. Quando arriviamo al punto stabilito la fila era enorme, e si
decide di continuare; solo alcuni si fermano e aspettano per ricevere il kit.
Dopo un paio di ore arriviamo in Copacabana e cerchiamo un posto per pernottare
la notte, vicino ad un mega schermo per potere assistere alla vigília, ma non
dentro la spiaggia, perché ci sono le transenne che non permettono di entrare;
arriva il Papa e di nuovo si ripete la manifestazione di allegria e di
entusiasmo della gente e dei giovani che cantano:“ Esta é a juventude do Papa”.
comincia la messa.... |
Momento di adorazione e discorso del Papa, ma anche manifestazione di un gruppo
di persone che gridano contro lo spreco de denaro e contro la posizione della
chiesa sull’aborto, e urlando che i giovani che stavano lá erano tutti
alienati. Durante la notte cori e balli qusi fino all’imbrunire del nuovo
giorno, domenica, momento centrale della JMJ. Noi abbiamo dormito in un
incrocio, dove molte persone passavano e tentavano di schivarci, tanto che a un
certo punto ci siamo alzati e abbiamo fatto un cerchio per non fare passare piú
nessuno.
Domenica, 28 de julho:
La
notte é stata fredda, ma la mattina si presenta calda e con il sole; cerchiamo
súbito di trovare nella spiaggia un posto buono per potere assisitere alla
Messa, mas sembra quasi impossibile, e allora si decide de andare vicino al maré, nell’ultima super tela
della spiaggia.
il Cristo redentore che ci ha sempre accompagnato.. |
Di lá dava di vedere tutta la spiaggia di Copacabana, gremita
di giovani, di colori e bandiere di tutte le nazioni, sembra piú di 3 milioni
di giovani. Arriva il Papa in elicottero e giá é motivo di agitazione e di festa, poi di papamobile si dirige
al Palco della celebrazione. Anche pe.Carlos e pe.Jeoval stanno nel palco per
concelebrare con il Papa, una bella soddisfazione. Il papa sollecita i giovani
a rendersi conto che la Chiesa
conta su di loro e che la chiesa deve sempre mais avere un volto
Giovane; i preti cantori e la Comunitá Shalom hanno animato la liturgia, non
certamente con uno stile di chiesa di comunitá, ma di una chiesa di movimenti e
carismática...
rientro in metró.... |
Terminata la messa ci siamo messi in cammino per rientrare
pensando alla moltitudine di persone che avremmo incontrato Nei vari punti di
entrata del metro e del trenó, ma questo non é avvenuto, abbiamo fatto
decisamente presto ad arrivare in casa. C’é stato solo un ritardo nella
partenza causa qualche ritardatario. Adesso siamo in viaggio di ritorno, manca
solo una avaliazione che faremo per verificare come sono andati questi giorni.
la prossima JMJ é in Polônia, Cracovia, e chissá se alcuni di questi giovani
andranno a questo evento, magari passando per l’Italia e visitando la nostra
chiesa, visto che in questa occasione la chiesa reggiano-guastallese non si é
presentata quá.....