Ipirá, settembre 2018
don Gabriele Burani
Cari amici, continuo a condividere qualche aspetto della
esperienza missionaria in Brasile. Un
dato interessante, comune a tutte le parrocchie e comunitá della diocesi, é la
grande importanza della Festa del Patrono. Si organizzano tridui o novene in
preparazione alla festa del Patrono, e sono i giorni piú importanti della vita
della comunitá cattolica.
La parrocchia di Ipirá é dedicata a Santa Anna, mamma di Maria, e nella chiesa centrale ( matriz) celebriamo la festa e la novena. Ho proposto per questo anno una riflessione sulla identitá e ruolo dei cristiani laici nella chiesa, a partire dal documento dei vescovi del Brasile per l’anno del Laicato: sale della terra e luce del mondo. Ho proposto di non celebrare messe tutte le sere ma di preparare celebrazioni animate e presiedute dai laici stessi, con una meditazione sui temi principali della vita dei laici: famiglia, scuola, lavoro, associazioni ecclesiali, mondo giovanile, catechesi, vita politica......e la mia GIOIA é stata quella di vedere i vari gruppi di laici impegnati a preparare con cura le celebrazioni e le attivitá di ogni serata ( musica e vari stands); e ogni serata con una grande partecipazione di fedeli, in notevole aumento rispetto lo scorso anno.
In questa direzione la mia gioia anche per la nostra piccola Scuola teologica che sta continuado con i 40 parrocchiani molto fedeli: una volta al mese, dal venerdí sera alla domenica pomeriggio. Dopo una introduzione generale stiamo presentando una introduzione ai gruppi di libri biblici dell’Antico testamento: Pentateuco, Sapienziali, Profetici, Storici. Sono molto contento nel vedere la perseveranza di questi laici ( considerando i problemi di trasporto che abbiamo) e la passione che hanno di fronte a un nuovo metodo di affrontare i contenuti della fede; si ritrovano anche a gruppetti, settimanalmente per studiare insieme. Molti non hanno una grande formazione scolastica e mi commuove l’impegno che hanno nel cercare di imparare.
- In parallelo abbiamo anche iniziato una formazione per il canto liturgico, con un tenore professionista che é anche cattolico attivo nella sua diocesi ( Feira di Santana); unisce la competenza tecnica sul canto alla competenza liturgica e ci sta aiutando molto. Un gruppetto ha iniziato a frequentare le lezioni, molto serie e tecniche, e questo aiuta a migliorare la mentalitá di molti che é:’ fare quel che si sente e piace’, senza uno serio impegno per imparare. É un professionista che deve essere pagato, e sono soldi ben spesi se sono per una formazione seria e esigente! Mia soddisfazione e che oltre il gruppo iniziale, ora anche altri hanno chiesto questa formazione, quindi apriremo uno nuovo gruppo.
- Una gioia sará la Ordinazione Presbiterale del diacono Valmir, decisa per il 15 di dicembre, il primo prete diocesano proveniente dalla parrocchia di Ipirá.
Oltre le gioie, le
preoccupazioni. Sono molte, ma vorrei condividere solo un aspetto, legato alle costruzioni delle
cappelle delle comunitá. É una preoccupazione comune a molti parroci della
diocesi di Reggio; qui abbiamo costi minori, anche se alti per lo stipendio
medio delle persone ( che spesso non hanno stipendio!). Con una parrocchia di
piú di 90 comunitá, il tema delle costruzioni é costante.
- La scorsa settimana vado in una comunitá dell’interno, ( Cobó) zona di campagna, arrivo alla chiesa per celebrare la messa; stranamente non vedo persone, ma anche non vedo la chiesa.... solo uno spazio vuoto. Era una piccola chiesetta con molte crepe, quindi hanno deciso di radere al suolo e costruire una nuova cappella, e per il momento una famiglia ospita la comunità per le liturgie.
- La scorsa settimana vado in una comunitá dell’interno, ( Cobó) zona di campagna, arrivo alla chiesa per celebrare la messa; stranamente non vedo persone, ma anche non vedo la chiesa.... solo uno spazio vuoto. Era una piccola chiesetta con molte crepe, quindi hanno deciso di radere al suolo e costruire una nuova cappella, e per il momento una famiglia ospita la comunità per le liturgie.
- nella zona di Assentamento dom Mathias ( terre di latifondo date a famiglie con poche risorse), si usa il grande salone comunitario per le messe, ma le famiglie protestanti si lamentano, e allora per evitare conflitti, stiamo costruendo una cappella per la comunitá cattolica ( con tempi molto lenti, in veritá).
-
A Jurema, altra
comunitá dell’interno, con poche decine di persone, ci riunivamo in una piccola
aula scolastica, e si é deciso di costruire una chiesetta lí accanto; ora
abbiamo concluso il grezzo, cemento e mattoni e manca tutto il resto ( porte,
pavimento...).
-
A Canto do Rumo 1, eravamo
in una scuola, ma ora la nuova direttrice, protestante, non accoglie molto bene
il gruppo cattolico, quindi siamo andati in una casa abbandonata, e ora una
signora é disposta a donare il terreno per la costruzione di una cappella. Ma é
una zona con pochissima partecipazione di cattolici, e la comunitá non ha mezzi
economici; comunque dovremo decidere qualcosa.
-
A Trapiá, dove stiamo
formando una nuova comunitá, per ora ci raduniamo nella scuola, ma dovremmo
costruire una chiesetta per riunire il gruppo di fedeli daranno inizio alla
nuova comunitá di base. Una giovane signora che frequenta le catechesi é
disposta a donare una parte di terreno vicino alla sua casa, e potremmo
costruire la cappella.
- E cosí in tante comunitá della campagna dobbiamo ristrutturare la cappella o costruire un bagno o costruire una sala per la catechesi.....
- In cittá le esigenze sono molte. Abbiamo appena ristrutturato la chiesa centrale e la chiesa di Jaguarão che stavano crollando; dobbiamo ristrutturare e ampliare la chiesa del bairro di Casas Populares; ora stiamo costruendo chiesa e sala di catechesi nel bairro di Agnaldo Lima; abbiamo in cittá diverse comunitá senza cappella, che si radunano nelle famiglie, ma lo spazio é inssuficiente: la comunitá di San Luca, di Flores da Chapada, di Monsenhor, di Vila Jesus.... il terreno é molto caro in cittá e senza donazioni é difficile per una comunitá costruire cappella e spazi di incontro, ma stiamo tentando dove sia possibile.
- Oltre alla costruzione di chiese, dovremmo ampliare la casa parrocchiale, perché ci sono serate con molte riunioni in contemporanea e manca lo spazio. E anche il Centro di formazione, dove facciamo incontri e ritiri, avrebbe bisogno di stanze per dormire, un refettorio grande...... insomma l’incubo del mattone continua anche qui! Prendiamo comunque le cose con calma: ció che non é possibile realizzare oggi, si realizzerá quando sará possibile, e per ora ci si arrangia.
-
Si avvicinano i
giorni della elezione del presidente, deputati,
governatori ecc.. e la grande
preoccupazione é la situazione politica del Brasile: la corruzione é quasi
totale, é difficile trovare candidati che manifestino valori cristiani senza
contraddizioni.
La sensazione diffusa é di sfiducia, con il pericolo, da
parte delle comunitá cattoliche, di abbandonare l’impegno politico e ritirarsi
dai grandi temi sociali, lasciando sempre piú spazio a persone senza scrupoli.
Ma Dio é sempre capace di
sorprenderci, per questo la nostra speranza non muore.