Gianluca Guidetti
La Bahia possiede ancora alcuni tratti distintivi che lo identificano e lo
rendono oggetto di “attenzioni
missionarie”. Queste ‘piaghe
sociali’ rendono ancora più marcante la necessità di una presenza attiva e
attenta sul territorio. Ho chiamo queste piaghe “Segni particolari” pensando all’effetto che
hanno sulla gente.
Gli articoli che seguono racconteranno un po’ di queste piaghe perché ci si
possa fare un’immagine della Bahia che tenga conto non solo dei grandi fenomeni
di sfruttamento e miseria che i midia (anche quelli più seri e professionali)
ritraggono: sfruttamento dei bambini, prostituzione e turismo sessuale, fame e
povertà materiale, favelas e megalopoli, crisi delle strutture scolastiche
(nonostante alcune belle esperienze come le EFA) (1) e della sanità.
Vorrei cominciare dalle strade.
Come si sa le vie di comunicazione sono una delle cose più importanti di
una Nazione, di uno Stato, di una Città. Immaginiamo di dover arrivare a Roma,
a Milano, a Napoli, a Venezia senza strade o per sentieri di montagna. La
qualità di una strada condiziona senza dubbio lo sviluppo economico, sociale e
demografico di un popolo.
Se la maggior parte dei luoghi turistici fosse di difficle accesso non
sarebbero così frequentati e conosciuti e, forse, perderebbero d’interesse.
Le vie di comunicazione sono anche elementi strategici. La storia ce lo
insegna bene. Sono fonte di benessere o di malessere per le persone che, tutti
i giorni, devono percorrere chilometri e chilometri; con chi si vede costretto,
per lavoro o per altre necessità, a spostarsi dai luoghi paterni.
Le strade della Bahia, nonostante una riforma recente fatta durante il
governo di Jaques Wagner (2005-2012), sono tornate ad essere acora per buona
parte un disastro! Non ci vuole molto per accorgersene a proprie spese.
La famosa BR 324 (sopra) e la BA 131 di nuovo in condizioni impressionanti.
Arrivando in aereo o in nave a Salvador non si percepisce quello che offre
l’interno di questo Stato così depredato da politici e uomini d’affari.
È solo lasciando la fascia altlantica di bosco ciliare ed addentrandosi nel
“poligono della secca”(2) che si inizia a fare i conti con la realtà baiana,
una delle realtà più povere e sfruttate che offre questo paese-Brasile.
Strade federali, strade statali, strade comunali...non ci sono molte
differenze!
Tutte piene di buchi, grossi buchi che sembrano crateri.
Chi ha fatto ciò? La pioggia, il vento, il freddo, i molti, moltissimi
camion e autoarticolati che ogni giorno percorrono queste arterie del paese.
L’asfalto? Va bene parliamo pure di asfalto. Uno, due centimetri al massimo
e senza ghiaia sotto. Invece di tre o quattro strati di ghiaia che
assicurerebero una tenuta del manto stradale e una stabilità molto maggiori;
troviamo lunghissimi pezzi di strade con asfalto di pessima qualità e dalle
dimensioni ridicole.
La strada statale (BA 131) che congiunge i Comuni di Piritiba e Miguel
Calmon era una di quelle ancora in buono stato. Dalla foto si può notare
l’assenza quasi totale della ghiaia tra la terra e l’asfalto che renderebbe più
stabile il manto stradale.
Le strade, di sicuro quelle della Bahia, sono state la fonte principale di
arricchimento di molte persone. Imprese private del settore hanno fatto
migliardi con licitazioni pubbliche pilotate da politici corrotti e senza
scrupolo.
Il gioco è tanto semplice che perfino il campesino(3) più analfabeta è riuscito a decifrarlo e a capirlo.
Tutto inizia la nelle sale del potere: il Governo dello stato, le Assemblee
legislative, i Comuni(4). Spesso si parte dal livello federale (Senato o
Assemblea Legislativa) e si arriva fino alla porta del politico locale. Il progetto
di legge di costruzione, riforma, risitemazione di una strada viene presentato
e votato.
Si sceglie, via licitazione publica, l’impresa appaltatrice. Quella amica
del politico che ha proposto la legge e che si riserverà di chiedere una buona
tangente all’impresa costruttrice. Proposta, votazione, gara di appalto
terminate. Valore dell’opera........
L’impresa lucra sul materiale (qualità e quantità) perché deve pagare le
tangenti al politico federale (e annessi burocrati), al politico statale ( e annessi
burocrati) e al politico locale (e annessi burocrati). E chiaramente deve
guadagnarci e molto bene!
Quello che resta da questa sottrazione senza fine è quello che si trasforma
in strada. La manutenzione e conservazione successiva non fanno parte del
contratto e, perciò, restano a discrezione del politico che le userà come
materia per ottenere voti nell’ora delle prossime elezioni. Solitamente,
infatti, le strade sono riassettate in epoca elettorale.
Ad ogni due anni in questo paese Brasile ci sono elezioni. Si alternano tra
Governatori, Senatori, Deputati e Presidente della Repubblica da un lato e Sindaci
e Consiglieri Comunali dall’altro. Potremmo fermarci qui senza farci la
fatidica domanda sul perché tutto è così. Una piccola spiegazione, però, io la
voglio lasciare e perciò la duplice domanda la propongo: perchè le strade sono
degli enormi groviera svizzeri e perché non c’è la ferrovia in questo stato(5)?
Tento due spiegazioni per entrambe le domande. Le strade. In primo luogo dobbiamo pensare ad una relazione molto
stretta, stretissima tra potere politico ed economico. Insomma capita quello
che siamo abituati a vedere in Italia ed in molte altre parti del mondo.
L’Economia Politica ha ceduto il posto,
da tempo, alla Politica Economica. La relazione, infelicemente, nasce già
viziata e col passare del tempo si deteriora sempre di più fino a diventare
cronica e generazionale. Chi entra in certi centri di potere o si lascia
corrompere o se ne va.
La Bahia si è prestata molto al gioco di politici corrotti e senza scrupoli
come il senatore Antonio Carlos Magalhães, conosciuto da tutti con la sigla del
suo nome che ancora oggi mette una certa paura: ACM. Del resto per chi viene in
Bahia non è difficile rendersi conto del potere che esercitava e esercita
quest’uomo, già defunto. Basta solo prestare attenzione a quante città hanno
strade, monumenti, biblioteche, opere pubbliche che portano il suo nome o
quello del figlio (morto per cocaina mentre faceva footing). Una città vicino
allo stato del Tocantins ha deciso di cambiare nome passando da Mimoso a Luis
Eduardo Magalhães (il figlio di ACM). I fortissimi legami tra politici e
impresari continuano a generare un sistema di potere che produce esclusione e aumenta
il divario tra classe ricca e classe povera. La classe media è costretta a
lottare per entrare a far parte dei ricchi o cadere in basso andando ad
ingrossare le file dei poveri. Così le imprese asfaltatrici hanno fatto i
soldi, costruendo strade di pessima qualità a scapito dei cittadini che pagano
le tasse. La strada statale che conguinge Piritiba a Mundo Novo, usata spesso
per andare a Ruy Barbosa era molto pericolosa per la vita delle
persone......... ed anche quella delle automobili! Oggi la situazione è ben
migliore. Altro aspetto è quello politico. In campagna elettorale le promesse
di risistemare le strade, migliorare le vie di comunicazione e di accesso alle
città diventano quasi un passaporto per la conquista di voti e la vittoria
sull’avversario. Immaginiamo poi se le promesse, vicino alle elezioni, si
trasformano in azioni concrete visibili dalla povera gente attraverso spot
televisivi e giornali locali. Il successo di elezione o rielezione è
assicurato. La ferrovia. La Bahia
potrebbe risolvere molti dei suoi problemi con una buona rete di trasporto
ferroviario. Il problema è che se la ferrovia riesce a svilupparsi all’interno
dello stato e diventare un significativo mezzo di trasporto di merci e persone
potrà pregiudicare fortemente interessi economici di molti soggetti. Basti
pensare solo alle case costruttrici di automobili(6), alle case costruttrici di
pneumatici, alle grandi multinazionali del petrolio (Petrobras, Esso, Shell,
Ipiranga, Texaco per citarne alcune presenti nella Bahia). Loro non vogliono la
ferrovia!
Se poi ci mettiamo il fatto che politici come i nostri ACM nonno e nipote,
attualmente sindaco di Salvador con intenzionoe di rieleggersi nel 2016, sono
amici di quest’ impresari(7) il gioco è fatto. Insomma la ferrovia non interessa
ai politici, non attira voti e rischia a lungo termine di riavvicinare le
classi sociali. Altro fattore che determina la scarsa rete ferroviaria baiana è
la mancanza d’investimenti nel settore energetico capaci di sostenere alti
consumi come quello ferroviario. La Bahia, nonostante abbia fonti interne come
le centrali idroelettriche di Paolo Alfonso e Sobradinho (che sfruttano il
fiume San Francisco) deve importare energia dall’esterno. Un potenziamento e
miglioramento della rete energetica per fini di trasporto non rientra ancora
nemmeno nei piani dei politici attuali. Chissà se nel futuro le cose potranno
cambiare. Qui ci speriamo sempre!
(1) EFA: Scuola Famiglia Agricola. È una realté molto bella importata dalla Francia. Opera di un prete
gesuita che ha dato vita ad un insegnamento fatto di teoria e pratica dentro
all’ambiente agricolo. Nella Bahia è stata introdatto da un gesuita italiano
nella seconda metà del novecento. Si basa sul principio pedagogico
dell’alternanza. Gli alunni passano un periodo (solitamente quindici giorni)
nella scuola (che è anche dormitorio, luogo di sport, di ricreazione e di vita
quotidiana) e un periodo a casa dove cercano di mettere in pratica quello che
hanno appreso a scuola. Le EFA sono un aiuto contro lo spopolamento delle
campagne, un fenomeno che anche in Brasile ha raggiunto, nei decenni passati,
proporzioni preoccupanti (per avere una idea migliore si veda la tabella 3).
Gonfiando le grandi città di persone in cerca di un lavoro l’esodo rurale si è
rivelato, nella maggioranza dei casi, una trappola mortale per giovani e adulti
costretti a durissime condizioni di lavoro per poter solo sopravvivere. Oggi il
mercato del lavoro è saturo anche nelle grandi città o, almeno, non è più come
una volta quando riusciva a soddisfare la domanda di lavoro. Per questo si
stanno cercando soluzioni che aiutino a non abbandonare il proprio paese di
origine. Nella nostra Diocesi di Ruy Barbosa sono presenti EFA a Ruy Barbosa,
ad Andarai, a Colônia (vicino a Itaetê) a Pintadas.
(2) Poligono della secca : è un’area che comprende gli
stati della Bahia, del Sergipe, del Pernambuco, del Cearà e una parte del Minas
Gerais. Si caratterizza per l’enorme percentuale di siccità unita ad una
vegetazione povera. Predomina il mandacarù che è una pianta appartenente
alla specie dei cactus (Cereus Jamacaru) e la più caratteristica della caatinga
nordestina. Viene usata molto nell’alimentazione del bestiame in tempo di secca.
Per questo è diventato il simbolo nazionale della Bahia.
(3) Campesino: fa parte di tutte quelle
parole come campesinho, camponês, campestre che indicano appartenenza alla
campagna, al rurale.
(4) Non mi sembra il caso qui di spiegare la
struttura costituzionale dei tre poteri: Legislativo, Esecutivo e Giudiziario.
Può essere utile solo sapere che in Brasile la forma repubblicana federativa è
costituita da 26 Stati ed un Distetto Federale. Nell’Esecutivo in ogni
Stato c’è un Governatore con i suoi Segretari (tipo ministri). Ci sono poi le
Prefetture (che sono come i nostri Comuni o Municipi). Nella Bahia ci sono 417
Prefetture con rispettivo Prefetto (Sindaco). Nel Legislativo in ogni
Stato c’é un’Assemblea legislativa (Parlamento) di deputati e in ogni Municipio
c’è una Camera di Vereadores (Consiglio Comunale). Il Prefetto possiede ampi
poteri dentro alla sua giurisdizione. Mi fermo qui.
(5) Il sitema ferroviario, in verità, esiste anche
nella Bahia. È limitato alle zone costiere o di prossimità con la costa. Non ho
dati attuali per dire come funziona e se riesce ad essere competitivo con
quello stradale (per esempio nel trasporto merci); in ogni caso dubito che lo
sia.
(6) Le auto costano molto più di una casa! Una
FIAT modello base costa circa 25.000,00 reais (6.250 euro) e un GOLF normale
costa 35.000,00 reais (8.750,00 euro). Con 15.000,00/20.000,00 reais ti
costruisci una casa dignitosa. Chi possiede un auto è una persona di buone
condizioni economiche anche perché dopo averla comprata bisogna mantenerla.
L’IPVA (Imposta annuale sul possesso dell’auto) è del 2,50% sul valore di
mercato dell’auto. Pensiamo che un
salario minimo lordo è di 788,00 reais !!! Un pneumatico nuovo costa 285,00
reias, più di un terzo di salario minimo! E potrei portare esempi a non
finire...
(7) È risaputo che se il senatore ACM non fosse
stato rieletto senatore nel 2000 sarebbe andato ad occupare il posto di presidente
della FORD-Bahia.