lunedì 7 settembre 2015

LE STRADE DELLA BAHIA: UN RITORNO AL PASSATO





Gianluca Guidetti

La Bahia possiede ancora alcuni tratti distintivi che lo identificano e lo rendono oggetto di “attenzioni missionarie”. Queste ‘piaghe sociali’ rendono ancora più marcante la necessità di una presenza attiva e attenta sul territorio. Ho chiamo queste piaghe “Segni  particolari” pensando all’effetto che hanno sulla gente.
Gli articoli che seguono racconteranno un po’ di queste piaghe perché ci si possa fare un’immagine della Bahia che tenga conto non solo dei grandi fenomeni di sfruttamento e miseria che i midia (anche quelli più seri e professionali) ritraggono: sfruttamento dei bambini, prostituzione e turismo sessuale, fame e povertà materiale, favelas e megalopoli, crisi delle strutture scolastiche (nonostante alcune belle esperienze come le EFA) (1) e della sanità.
Vorrei cominciare dalle strade.
Come si sa le vie di comunicazione sono una delle cose più importanti di una Nazione, di uno Stato, di una Città. Immaginiamo di dover arrivare a Roma, a Milano, a Napoli, a Venezia senza strade o per sentieri di montagna. La qualità di una strada condiziona senza dubbio lo sviluppo economico, sociale e demografico di un popolo.
Se la maggior parte dei luoghi turistici fosse di difficle accesso non sarebbero così frequentati e conosciuti e, forse, perderebbero d’interesse.
Le vie di comunicazione sono anche elementi strategici. La storia ce lo insegna bene. Sono fonte di benessere o di malessere per le persone che, tutti i giorni, devono percorrere chilometri e chilometri; con chi si vede costretto, per lavoro o per altre necessità, a spostarsi dai luoghi paterni.
Le strade della Bahia, nonostante una riforma recente fatta durante il governo di Jaques Wagner (2005-2012), sono tornate ad essere acora per buona parte un disastro! Non ci vuole molto per accorgersene a proprie spese.


La famosa BR 324 (sopra) e la BA 131 di nuovo in condizioni impressionanti.


Arrivando in aereo o in nave a Salvador non si percepisce quello che offre l’interno di questo Stato così depredato da politici e uomini d’affari.
È solo lasciando la fascia altlantica di bosco ciliare ed addentrandosi nel “poligono della secca”(2) che si inizia a fare i conti con la realtà baiana, una delle realtà più povere e sfruttate che offre questo paese-Brasile.
Strade federali, strade statali, strade comunali...non ci sono molte differenze!
Tutte piene di buchi, grossi buchi che sembrano crateri.
Chi ha fatto ciò? La pioggia, il vento, il freddo, i molti, moltissimi camion e autoarticolati che ogni giorno percorrono queste arterie del paese.
L’asfalto? Va bene parliamo pure di asfalto. Uno, due centimetri al massimo e senza ghiaia sotto. Invece di tre o quattro strati di ghiaia che assicurerebero una tenuta del manto stradale e una stabilità molto maggiori; troviamo lunghissimi pezzi di strade con asfalto di pessima qualità e dalle dimensioni ridicole. 
La strada statale (BA 131) che congiunge i Comuni di Piritiba e Miguel Calmon era una di quelle ancora in buono stato. Dalla foto si può notare l’assenza quasi totale della ghiaia tra la terra e l’asfalto che renderebbe più stabile il manto stradale.
Le strade, di sicuro quelle della Bahia, sono state la fonte principale di arricchimento di molte persone. Imprese private del settore hanno fatto migliardi con licitazioni pubbliche pilotate da politici corrotti e senza scrupolo.
Il gioco è tanto semplice che perfino il campesino(3) più analfabeta è riuscito a decifrarlo e a capirlo. Tutto inizia la nelle sale del potere: il Governo dello stato, le Assemblee legislative, i Comuni(4). Spesso si parte dal livello federale (Senato o Assemblea Legislativa) e si arriva fino alla porta del politico locale. Il progetto di legge di costruzione, riforma, risitemazione di una strada viene presentato e votato.
Si sceglie, via licitazione publica, l’impresa appaltatrice. Quella amica del politico che ha proposto la legge e che si riserverà di chiedere una buona tangente all’impresa costruttrice. Proposta, votazione, gara di appalto terminate. Valore dell’opera........
L’impresa lucra sul materiale (qualità e quantità) perché deve pagare le tangenti al politico federale (e annessi burocrati), al politico statale ( e annessi burocrati) e al politico locale (e annessi burocrati). E chiaramente deve guadagnarci e molto bene!
Quello che resta da questa sottrazione senza fine è quello che si trasforma in strada. La manutenzione e conservazione successiva non fanno parte del contratto e, perciò, restano a discrezione del politico che le userà come materia per ottenere voti nell’ora delle prossime elezioni. Solitamente, infatti, le strade sono riassettate in epoca elettorale.
Ad ogni due anni in questo paese Brasile ci sono elezioni. Si alternano tra Governatori, Senatori, Deputati e Presidente della Repubblica da un lato e Sindaci e Consiglieri Comunali dall’altro. Potremmo fermarci qui senza farci la fatidica domanda sul perché tutto è così. Una piccola spiegazione, però, io la voglio lasciare e perciò la duplice domanda la propongo: perchè le strade sono degli enormi groviera svizzeri e perché non c’è la ferrovia in questo stato(5)? Tento due spiegazioni per entrambe le domande. Le strade. In primo luogo dobbiamo pensare ad una relazione molto stretta, stretissima tra potere politico ed economico. Insomma capita quello che siamo abituati a vedere in Italia ed in molte altre parti del mondo. L’Economia Politica  ha ceduto il posto, da tempo, alla Politica Economica. La relazione, infelicemente, nasce già viziata e col passare del tempo si deteriora sempre di più fino a diventare cronica e generazionale. Chi entra in certi centri di potere o si lascia corrompere o se ne va.
La Bahia si è prestata molto al gioco di politici corrotti e senza scrupoli come il senatore Antonio Carlos Magalhães, conosciuto da tutti con la sigla del suo nome che ancora oggi mette una certa paura: ACM. Del resto per chi viene in Bahia non è difficile rendersi conto del potere che esercitava e esercita quest’uomo, già defunto. Basta solo prestare attenzione a quante città hanno strade, monumenti, biblioteche, opere pubbliche che portano il suo nome o quello del figlio (morto per cocaina mentre faceva footing). Una città vicino allo stato del Tocantins ha deciso di cambiare nome passando da Mimoso a Luis Eduardo Magalhães (il figlio di ACM). I fortissimi legami tra politici e impresari continuano a generare un sistema di potere che produce esclusione e aumenta il divario tra classe ricca e classe povera. La classe media è costretta a lottare per entrare a far parte dei ricchi o cadere in basso andando ad ingrossare le file dei poveri. Così le imprese asfaltatrici hanno fatto i soldi, costruendo strade di pessima qualità a scapito dei cittadini che pagano le tasse. La strada statale che conguinge Piritiba a Mundo Novo, usata spesso per andare a Ruy Barbosa era molto pericolosa per la vita delle persone......... ed anche quella delle automobili! Oggi la situazione è ben migliore. Altro aspetto è quello politico. In campagna elettorale le promesse di risistemare le strade, migliorare le vie di comunicazione e di accesso alle città diventano quasi un passaporto per la conquista di voti e la vittoria sull’avversario. Immaginiamo poi se le promesse, vicino alle elezioni, si trasformano in azioni concrete visibili dalla povera gente attraverso spot televisivi e giornali locali. Il successo di elezione o rielezione è assicurato. La ferrovia. La Bahia potrebbe risolvere molti dei suoi problemi con una buona rete di trasporto ferroviario. Il problema è che se la ferrovia riesce a svilupparsi all’interno dello stato e diventare un significativo mezzo di trasporto di merci e persone potrà pregiudicare fortemente interessi economici di molti soggetti. Basti pensare solo alle case costruttrici di automobili(6), alle case costruttrici di pneumatici, alle grandi multinazionali del petrolio (Petrobras, Esso, Shell, Ipiranga, Texaco per citarne alcune presenti nella Bahia). Loro non vogliono la ferrovia!
Se poi ci mettiamo il fatto che politici come i nostri ACM nonno e nipote, attualmente sindaco di Salvador con intenzionoe di rieleggersi nel 2016, sono amici di quest’ impresari(7) il gioco è fatto. Insomma la ferrovia non interessa ai politici, non attira voti e rischia a lungo termine di riavvicinare le classi sociali. Altro fattore che determina la scarsa rete ferroviaria baiana è la mancanza d’investimenti nel settore energetico capaci di sostenere alti consumi come quello ferroviario. La Bahia, nonostante abbia fonti interne come le centrali idroelettriche di Paolo Alfonso e Sobradinho (che sfruttano il fiume San Francisco) deve importare energia dall’esterno. Un potenziamento e miglioramento della rete energetica per fini di trasporto non rientra ancora nemmeno nei piani dei politici attuali. Chissà se nel futuro le cose potranno cambiare. Qui ci speriamo sempre!

(1) EFA: Scuola Famiglia Agricola. È una realté molto bella importata dalla Francia. Opera di un prete gesuita che ha dato vita ad un insegnamento fatto di teoria e pratica dentro all’ambiente agricolo. Nella Bahia è stata introdatto da un gesuita italiano nella seconda metà del novecento. Si basa sul principio pedagogico dell’alternanza. Gli alunni passano un periodo (solitamente quindici giorni) nella scuola (che è anche dormitorio, luogo di sport, di ricreazione e di vita quotidiana) e un periodo a casa dove cercano di mettere in pratica quello che hanno appreso a scuola. Le EFA sono un aiuto contro lo spopolamento delle campagne, un fenomeno che anche in Brasile ha raggiunto, nei decenni passati, proporzioni preoccupanti (per avere una idea migliore si veda la tabella 3). Gonfiando le grandi città di persone in cerca di un lavoro l’esodo rurale si è rivelato, nella maggioranza dei casi, una trappola mortale per giovani e adulti costretti a durissime condizioni di lavoro per poter solo sopravvivere. Oggi il mercato del lavoro è saturo anche nelle grandi città o, almeno, non è più come una volta quando riusciva a soddisfare la domanda di lavoro. Per questo si stanno cercando soluzioni che aiutino a non abbandonare il proprio paese di origine. Nella nostra Diocesi di Ruy Barbosa sono presenti EFA a Ruy Barbosa, ad Andarai, a Colônia (vicino a Itaetê) a Pintadas.
(2) Poligono della secca : è un’area che comprende gli stati della Bahia, del Sergipe, del Pernambuco, del Cearà e una parte del Minas Gerais. Si caratterizza per l’enorme percentuale di siccità unita ad una vegetazione povera. Predomina il mandacarù che è una pianta appartenente alla specie dei cactus (Cereus Jamacaru) e la più caratteristica della caatinga nordestina. Viene usata molto nell’alimentazione del bestiame in tempo di secca. Per questo è diventato il simbolo nazionale della Bahia. 
(3) Campesino: fa parte di tutte quelle parole come campesinho, camponês, campestre che indicano appartenenza alla campagna, al rurale.
(4) Non mi sembra il caso qui di spiegare la struttura costituzionale dei tre poteri: Legislativo, Esecutivo e Giudiziario. Può essere utile solo sapere che in Brasile la forma repubblicana federativa è costituita da 26 Stati ed un Distetto Federale. Nell’Esecutivo in ogni Stato c’è un Governatore con i suoi Segretari (tipo ministri). Ci sono poi le Prefetture (che sono come i nostri Comuni o Municipi). Nella Bahia ci sono 417 Prefetture con rispettivo Prefetto (Sindaco). Nel Legislativo in ogni Stato c’é un’Assemblea legislativa (Parlamento) di deputati e in ogni Municipio c’è una Camera di Vereadores (Consiglio Comunale). Il Prefetto possiede ampi poteri dentro alla sua giurisdizione. Mi fermo qui.
(5) Il sitema ferroviario, in verità, esiste anche nella Bahia. È limitato alle zone costiere o di prossimità con la costa. Non ho dati attuali per dire come funziona e se riesce ad essere competitivo con quello stradale (per esempio nel trasporto merci); in ogni caso dubito che lo sia.
(6) Le auto costano molto più di una casa! Una FIAT modello base costa circa 25.000,00 reais (6.250 euro) e un GOLF normale costa 35.000,00 reais (8.750,00 euro). Con 15.000,00/20.000,00 reais ti costruisci una casa dignitosa. Chi possiede un auto è una persona di buone condizioni economiche anche perché dopo averla comprata bisogna mantenerla. L’IPVA (Imposta annuale sul possesso dell’auto) è del 2,50% sul valore di mercato dell’auto.  Pensiamo che un salario minimo lordo è di 788,00 reais !!! Un pneumatico nuovo costa 285,00 reias, più di un terzo di salario minimo! E potrei portare esempi a non finire...
(7) È risaputo che se il senatore ACM non fosse stato rieletto senatore nel 2000 sarebbe andato ad occupare il posto di presidente della FORD-Bahia.